La guerra non è un pranzo di gala. Zelensky sempre in felpa militare

Il leader-combattente non rinuncia all’abbigliamento che lo caratterizza neanche al vertice con Biden

New York, 22 dicembre 2022 - È arrivato arrivato alla Casa Bianca col maglione verde mimetico i pantaloni militari e gli scarponi da trincea. Ha abbracciato Biden come un presidente guerriero che torna dal fronte per ricevere munizioni e continuare a combattere. Vladimir Zelensky si è presentato così ieri pomeriggio nello studio ovale ricevuto da Biden e dalla moglie Jill ai quali ha consegnato una medaglia al valore a nome di tutta l’Ucraina. In una Kiev sotto le bombe senza elettricità e senza acqua, quelle immagini sono rimbalzate in tutto il mondo e avevano l’effetto di un emozionato invito a non mollare dopo quasi un anno di aggressione russa.

Teso quasi con un nodo alla gola, sempre con la mano sinistra sul petto per ringraziare Biden e l’America, Zelensky è arrivato a sopresa a Washington per parlare dal vivo al Congresso e per rilanciare lo scopo della sua missione: non mollare fino a quando le truppe russe non si saranno ritirate dai territori occupati illegalmente dopo essere state condannate dal mondo intero.

Aggiornamento: Ucraina news, Mosca: "Le armi dell'Occidente non aiutano a risolvere il conflitto"

Zelensky con la moglie Olena
Zelensky con la moglie Olena

Zelensky sapeva bene andando a Washington di aver rifiutato quasi un anno fa quando Kiev era sotto attacco, la protezione offerta dal Pentagono per continuare a fare il presidente in esilio. Rifiutò orgogliosamente allora per stare con la sua gente e ha rifiutato ieri. Tornera a Kiev tra poche ore a combattere nuovamente mentre si sta scatenando l’inverno e i generali russi annunciano di voler piazzare due basi navali a Mariupol e un’altra città sul mare nei territori occupoati.

Il presidente guerriero parla in ucraino con la traduttrice per fare arrivare un messaggio chiaro alle sue truppe al fronte che si preparano ad una grande offensiva d’inverno non appena arriveranno i nuovi armamenti americani già promessi da Biden che comprendono questa volta anche i sistemi missilistici Patriot su unità mobili.

Nessuno si aspettava la visita lampo di Zelensky che in nottata si è rivolto al Congresso per evitare che si perdesse il collante con la componente repubblicana che da gennaio controllerà la Camera e che di fatto ha già detto di non essere più disposta a consegnare a Zelensky un permanente e costoso assegno in bianco, ma piuttosto di essere più incline a trovare un compromesso più rapido per arrivare ad un cessate il fuoco.

E’ evidente che il leader soldato si confronterà in Usa con visioni non sempre collimanti con le sue, e da Washington riceverà pressioni per cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno anche se l’America ha già messo in budget ulteriori aiuti per altri 45 miliardi di dollari consapevole così come il segretario generale dell’Onu Guterres che la guerra non finirà col disgelo della primavera e nemmeno con l’estate.

Il piccolo Zelensky che ha concesso solo un maglione a maniche lunghe al rigido e formale protocollo della Casa Bianca ha ripetuto con tono fermo che non accetterà mai di cedere a negoziati che tocchino l’inviolabilità territoriale e sui confini, ma è questo il nodo sul quale a Washington oltre alla mimetica si attendono una valutazione più pragmatica e razionale, perchè la guerra non potrà continuare all’infinito e gli Americani e i paesi della Nato potrebbero trovarsi in difficoltà crescenti nel finanziarla in maniera permanente.