Zelensky: "A Berlusconi non hanno mai bombardato casa". Meloni traduttrice dopo blackout

L'affondo del presidente ucraino al leader di Forza Italia: "I carri armati non sono mai arrivati nel giardino di casa sua, nessuno ha mai ammazzato i suoi parenti". La premier: "Maggioranza compatta a sostegno dell'Ucraina"

Kiev, 21 febbraio 2023 - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky risponde alle parole di Silvio Berlusconi sulla guerra in Ucraina e Vladimir Putin nel corso della conferenza stampa congiunta con la premier Giorgia Meloni: "Credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata dai missili, i carri armati non sono mai arrivati nel giardino di casa sua, nessuno abbia mai ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare e tutto questo grazie all'amore fraterno della Russia". Zelensky, a una domanda sulla recente uscita del leader di Forza Italia, ha puntualizzato: "I diversi leader hanno diritto di pensiero, il vero problema è l'approccio della società italiana che a quel leader ha dato un mandato. Io auguro pace a tutte le famiglie italiane, anche a chi non ci sostiene, ma la nostra è una grande tragedia che va capita. Voglio che vengano qui a vedere con i propri occhi la scia di sangue che hanno lasciato".

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Giorgia Meloni e Volodymir Zelensky (Ansa)
Giorgia Meloni e Volodymir Zelensky (Ansa)

Acccanto a Zelensky, la presidente del Consiglio Meloni ha risposto così sul tema dell'appoggio del governo alla difesa dell'Ucraina nella guerra contro la Russia: "Per la maggiorannza che sostiene il Governo ci sono stati sempre tutti e confido che continui ad essere così. Per me valgono i fatti e i fatti dicono - ha continuato Meloni - che qualsiasi cosa si dovesse votare in questi mesi per difendere l'Ucraina i partiti di maggioranza che sostengono il Governo l'hanno votata. Nei fatti la coalizione è stata compatta, c'è un programma sottoscritto da tutti che sostiene l'Ucraina. I partiti nei fatti hanno sempre sostenuto l'Ucraina". Meloni ha poi risposto alle parole di Putin sugli aiuti forniti nel momento più difficile della pandemia da Covid: "Non so se quello di Putin era un avvertimento ma il tempo del Covid era un altro mondo. Il mondo è cambiato dopo il 24 febbraio e non è una scelta che abbiamo fatto noi".

Nel corso della conferenza stampa si è verificato anche un improvviso blackout che ha generato un simpatico siparietto. "Russia", ha scherzato il leader ucraino. Al ritorno della luce, in mancanza della tradizione simultanea delle parole del presidente ucraino, Meloni si è improvvisata traduttrice, traducendo in inglese una domanda di una giornalista italiana, aggiungendo poi con tono scherzoso: "Presidente operaio".