Sabato 20 Aprile 2024

Potente esplosione a Zaporizhzhia, Aiea: "Danni vicino al reattore". Appello Onu

Il sindaco di Energodar: ci stanno nuovamente bombardando. L'Agenzia per l'energia nucleare chiede una zona di sicurezza. Guterres: rischio catastrofe, demilitarizzare l'area

Kiev, 6 settembre 2022 - Nella città ucraina di Energodar, che ospita la centrale nucleare di Zaporizhzhia, è stata sentita una potente esplosione. Forte a tal punto da lasciare la città senza elettricità e senza acqua. "Alle 12.20 di oggi i residenti di Energodar hanno riferito che una potente esplosione si è sentita in città. Subito dopo la corrente elettrica e l'acqua sono state interrotte contemporaneamente", ha affermato il sindaco Dmytro Orlov, sui social. Non è stata l'unica deflagrazione: i russi "stanno nuovamente bombardando la città", fa sapere in serata il primo cittadino. 

Dall'altra parte il Ministero della Difesa di Mosca accusa l'esercito ucraino di aver sparato usando l'artiglieria per 15 volte nelle ultime 24 ore sulla città, nella zona vicino alla centrale, mentre l'agenzia statale russa Tass riferisce di una ripresa di raid su Enerdogar da parte delle forze di Kiev: "Sono state udite diverse esplosioni".

Intanto  oggi è uscito un primo rapporto di 52 pagine sulla centrale realizzato dall'Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica) che la settimana scorsa ha potuto ispezionare il sito. Senza mezzi termini, parla di "situazione insostenibile".  Monito del segretario Onu Guterres che chiede a entrambe le fazioni in guerra una tregua su Zaporizhzhia: si rischia la catastrofe.  

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Un momento della visita di Aiea alla centrale nucleare (Ansa)
Un momento della visita di Aiea alla centrale nucleare (Ansa)

Il rapporto di Aiea

"È la prima volta che un conflitto militare si è svolto tra le strutture" di una centrale nucleare di queste dimensioni, scrive Aiea nel suo rapporto. "Un incidente nucleare può avere un serio impatto nel Paese e oltre i suoi confini", affermano gli esperti dell'Onu e sottolineano che nell'area dell'impianto sono stati registrati diversi episodi che "hanno violato i principi di sicurezza nucleare". Ci sarebbero "danni in diverse zone causati dagli eventi segnalati" in relazione al conflitto, "con alcuni dei danni vicino agli edifici del reattore" e danni "a un'unità speciale per lo stoccaggio di rifiuti radioattivi e dei combustibili nucleari 'freschi'". Gli esperti, prosegue il testo, "hanno osservato che alcuni lavori di riparazione erano già stati effettuati o erano in corso per alcuni dei danni e hanno notato che ulteriori lavori sarebbero necessari per riparare tutti i danni causati".

Di conseguenza, "in attesa della fine del conflitto e del ristabilimento di condizioni stabili, c'è bisogno urgente di misure temporanee per evitare che un incidente nucleare sia provocato dai danni fisici causati da strumenti militari".

L'Aiea chiede quindi di "l'immediata creazione di una condizione di sicurezza nucleare e di una zona di protezione di sicurezza". 

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Energoatom: missione Aiea frenata dai limiti di mandato

La missione dell'Aiea a Zaporizhzhia ha un mandato limitato per cui non può pretendere che la Russia ponga fine alla sua "occupazione" dell'impianto, che costituisce "la radice del problema". Per questo, occorrerebbe invece avviare una missione di pace con la partecipazione dei 'caschi blu' dell'Onu. Lo ha dichiarato Petro Kotin, presidente di Energoatom, l'ente statale di Kiev per l'energia nucleare, in un'intervista a Reuters ripresa dall'Ukrainska Pravda. Kotin ha definito la situazione della centrale "molto pericolosa" e senza precedenti a causa dei danni alle linee elettriche che la collegano alla rete elettrica ucraina. Inoltre, ha aggiunto, le autorità di Kiev si aspettano di ascoltare dall'Aiea qualcosa di più di "semplici espressioni di preoccupazione". 

Onu: rischio catastrofe, demilitarizzare l'area

"Gli sforzi per ristabilire la centrale nucleare di Zaporizhzhia come infrastruttura puramente civile sono vitali. Come primo passo le forze russe e ucraine devono impegnarsi a non intraprendere alcuna attività militare verso o dal sito". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, alla riunione del Consiglio di Sicurezza. "Come secondo passo - ha aggiunto - dovrebbe essere garantito un accordo su un perimetro smilitarizzato, che includa l'impegno delle forze russe a ritirare tutto il personale e l'equipaggiamento militare e di quelle ucraine a non entrarvi. Qualsiasi danno, intenzionale o meno, alla centrale nucleare di Zaporizhzhia potrebbe significare una catastrofe, non solo per le immediate vicinanze, ma per la regione e oltre".