Giovedì 25 Aprile 2024

Ylenia Carrisi, ecco chi è il serial killer Keith Hunter Jesperson

Il camionista che potrebbe essere collegato all'omicidio di Ylenia sta scontando tre ergastoli in Oregon GIALLO YLENIA CARRISI: DNA DI ALBANO SPEDITO NEGLI USA

Ylenia assieme ai genitori e al fratello Yuri (Fotogramma archivio Schicchi)

Ylenia assieme ai genitori e al fratello Yuri (Fotogramma archivio Schicchi)

Roma, 17 novembre 2015 - Keith Hunter Jesperson, il camionista sedicente assassino di una donna in una stazione di servizio di Tampa (Florida) nel 1993 che potrebbe essere collegato all'omicidio di Ylenia Carrisi, non è una persona come le altre. E' un noto serial killer, al quale diversi siti e Wikipedia dedicano una dettagliata biografia. Canadese, nato il 6 aprile 1955 a Chilliwack, British Columbia, Jesperson è anche conosciuto come il "Killer Happy Face" per gli smile che disegnava quando mandava lettere ai media. Keith Hunter Jesperson fu arrestato nel 1995 per l'omicidio della sua fidanzata, Julie Ann Winningham, 41 anni, di Camas, Washington. In aggiunta alla sua condanna per l'omicidio della Winningham, Jesperson fu anche accusato di aver ucciso quattro donne in Oregon, California e Wyoming. Nel complesso, Jesperson uccise 8 persone nel Nebraska, California, Florida, Washington, Oregon e Wyoming. Sta scontando tre ergastoli consecutivi presso la Oregon State Penitentiary a Salem. In prigione ha iniziato a dipingere come hobby per poi vendere le sue opere su Internet.

All'epoca era un uomo corpulento, alto 180 cm e pesava 120 Kg. Sognava di lavorare per la Royal Canadian Mounted Police. Durante la sua formazione come poliziotto, cadde durante una esercitazione; fu respinto e non potè più farne parte. Poi lavorò come driver di camion da uno stato all'altro fino a Cheney, Washington. Durante l'indagine di omicidio della Winningham, alcuni testimoni, descrissero Jesperson. La sua prima vittima fu Taunja Bennett il 23 gennaio 1990 vicino a Portland, Oregon. Keith era il figlio di mezzo di 5 fratelli, due fratelli, Bruce e Brad, e due sorelle, Sharon e Jill. Secondo le ricostruzioni degli investigatori, fu segregato e trattato in modo diverso dal resto della sua famiglia. Suo padre, Leslie (Les) Jesperson, obbligava Keith a pagarsi il vitto e l'alloggio, a 30 dollari la settimana, mentre ai fratelli e sorelle non feceva pagare nulla. I suoi fratelli lo hanno soprannominarono "Igor" o "Ig" e il nome gli rimase per tutta la sua gioventù.