Mercoledì 24 Aprile 2024

L'esercito indiano: "Ecco le orme dello Yeti". Foto virale, ma il web non ci crede

I militari di Nuova Delhi postano su Twitter le immagini delle impronte sulla neve: "Siamo certi che siano dell'abominevole uomo delle nevi, ora il verdetto degli esperti". Boom di commenti ironici e meme in Rete

Una delle quattro immagini postate su Twitter dall'esercito indiano (Twitter)

Una delle quattro immagini postate su Twitter dall'esercito indiano (Twitter)

Nuova Delhi, 30 aprile 2019 - L'esercito indiano è sicuro: ha avvistato le "misteriose impronte" dello Yeti, la creatura immaginaria che secondo la leggenda sulle cime dell'Himalaya. La certezza ha spinto i vertici militari a dare la notizia ai suoi sei milioni di follower su Twitter, accompagnandola con le foto. "Per la prima volta un team di spedizione di montagna dell'esercito indiano ha trovato le misteriose tracce del mitico Yeti, che misurano 81 per 38 centimetri, il 9 aprile vicino al campo base de Makalu", sull'Himalaya.

Le tre fotografie, scattate sul monte Makalu, secondo l'esercito di Nuova Delhi rappresentano i passi dell'"abominevole uomo delle nevi", lasciati su una zona innevata, una lunga linea di grandi impronte separate l'una dall'altra. Una quarta immagine raffigura una ventina di soldati, in posa davanti alla macchina fotografica, con un cartello sul retro che specifica l'altezza della montagna, 8.485 metri, la quinta più alta del mondo. Il messaggio aggiunge: "Lo sfuggente uomo delle nevi era stato visto in quella zona solo nel passato".

La Rete subito si è scatenata e le foto sono diventate immediatamente virali: alcuni si sono complimentati per la scoperta; ma altri - la maggior parte - hanno fatto commenti ironici, pubblicato meme, evocato altre interpretazioni ("Ma non saranno le tracce delle racchette per la neve?"). Il web si è sbizzarrito con l'hastag #Yeti: spopolano le immagini del gigante Wun Wun del 'Trono di spade': "Gli manca solo il sorriso". Altri hanno definito il tweet "imbarazzante", altri ancora si sono risentiti perché l'esercito ha definito lo Yeti un animale: "Siamo sempre orgogliosi di voi", ha twittato Tarun Vijay "ma per favore, abbiate rispetto, e chiamatelo uomo delle nevi".

Nel 2007, un gruppo di esploratori di Nepal e Stati Uniti sostenne di aver individuato le tracce del leggendario uomo-scimmia in una spedizione sull'Everest. Il mito dello Yeti dura da decenni e non morirà mai: i primi a raggiungere la vetta dell'Everest nel 1953, Edmund Hillary e Tenzing Norgay Sherpa, sostennero proprio di aver visto le orme ai piedi della montagna più alta del mondo. Ritenuto un essere leggendario dalla mitologia tibetana e nepalese, lo Yeti è collegato da alcuni esperti a una specie di orangutan che abitava l'Himalaya milioni di anni fa. In risposta alle critiche sui social, l'esercito ha affermato che le "prove sullo yeti sono state fotografate e consegnate agli esperti in materia".

Non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino l'esistenza dell'uomo delle nevi, ma storie di persone che avrebbero visto la creatura o le sue impronte sono comuni in alcune parti dell'India, del Nepal e del Bhutan. Nel 2013, la ricerca di uno scienziato britannico ha concluso che il leggendario yeti himalayano potrebbe essere in realtà una sottospecie di orso bruno. La spiegazione più plausibile per il mito è che l'animale sia un incrocio tra orsi polari e orsi bruni.