Mercoledì 24 Aprile 2024

Soon Yi: Woody non è un molestatore. "Bugie di Mia Farrow, cattiva madre"

La moglie di Allen rompe il silenzio, nega le accuse e contrattacca

Woody Allen con Soon Yi (Ansa)

Woody Allen con Soon Yi (Ansa)

Roma, 18 settembre 2018 - Probabilmente nessuno sentiva la mancanza di nuove bordate dall’ex casa Allen-Farrow (mai fine convivenza fu più azzeccata). Ma con la piazzata di Soon-Yi Previn, la figlia adottiva di Mia Farrow e del musicista Andrè Previn, accolta nella famiglia allargata dell’attrice e di Woody Allen, e infine diventata moglie del regista, i tempi scivolosi del #MeToo restituiscono la ribalta al più nevrotico covo di vendette familiari mai apparso sui media americani. I ceffoni stavolta vanno da Soon-Yi a mamma Mia, la donna che ventisei anni fa accusò l’ex compagno di abusi sull’altra figlia adottiva Dylan. "Non ho mai detto né scritto niente su questa storia, ma quello che è successo a Woody è così triste, così ingiusto – lamenta Soon-Yi al New York Magazine –. Mia si è approfittata del movimento #MeToo per presentare nuovamente Dylan come una vittima. E ora una nuova generazione di persone conosce una storia che non dovrebbe conoscere". "Ad aver abusato di me – sostiene la 47enne moglie dell’82enne regista all’intervistatrice Daphne Merkin (amica di Allen) – è stata Mia, che non ha mai avuto istinto materno nei miei confronti". 

E qui Soon-Yi apre il suo album più intimo: "Quando ero piccola, avevo qualche difficoltà nell’apprendimento ortografico, e Mia allora mi scriveva le lettere sulle braccia per farmele ricordare e mi teneva a testa in giù perché pensava che il sangue, andandomi alla testa, mi avrebbe reso più intelligente... Mi picchiava con una spazzola e mi chiamava ‘stupida’...". La ‘stupida’, figlia di una prostituta, era stata adottata all’età (presunta) di sei anni e da un orfanotrofio coreano era precipitata in casa Farrow-Previn. Destinazione da fiaba. Sei marmocchi in casa, inclusi i figli biologici della coppia: Matthew, Sascha e Fletcher. Una famiglia gonfia di amore e senza pregiudizi? Macché. "C’era una gerarchia – denuncia So-Yi e – e mia madre adottiva non ha mai cercato di nasconderlo". Privilegiati erano "occhi azzurri e capelli biondi". Dominante era "Fletcher: la stella, la bambina d’oro". Poi venivano Matthew e Sasha. Buoni ultimi "io e i miei fratelli adottivi" (i vietnamiti Lark e Summer), "trattati sempre come domestici", è l’accusa. 

La relazione Farrow-Allen, cominciata nel 1980 e terminata nel 1992, apre a Soon-Yi un nuovo nido, dove trova i nuovi figli adottivi dell’attrice, Moses e Dylan, poi riconosciuti anche da Allen. Il regista e l’attrice hanno anche un figlio naturale, Satchel Ronan, il 30enne premio Pulitzer oggi famoso per aver scoperchiato il caso Weinstein (ma, secondo insistenti gossip, figlio di Frank Sinatra e non di Allen). Tra Woody e Soon-Yi, già maggiorenne e mai adottata dal regista, scocca la scintilla. Lui la fa posare nuda. E dopo ripensamenti e baruffe con la Farrow, se ne va con la giovane fiamma "consenziente". Lei oggi, quasi a sollevare il marito dalla nomea di vecchio sporcaccione mai confermata dai tribunali, sbatte il libro dei ricordi in faccia all’attrice. E subito l’altro pezzo di famiglia avvampa di rabbia. La smentita della Farrow, via portavoce, è condivisa su twitter da Ronan (sempre tagliente col padre) e da Dylan, che conferma gli abusi sessuali, e si schiera con mamma "premurosa e generosa", firmando a nome di tutti i fratelli tranne Moses.

A chi si chiede perché questa nuova puntata della saga, gli osservatori più attenti citano due fatti. Negli ultimi mesi diverse star del cinema hanno espresso rammarico per aver recitato con Allen o promesso che non lo faranno più. Poi Amazon ha deciso di rinviare sine die l’uscita di A Rainy Day in New York girato nel 2017. Woody, innocente nelle aule di giustizia, ormai non può più lavorare. A meno che l’America non lo riabiliti. Con la forza dei media.