Martedì 16 Aprile 2024

Gli 007: Wagner ha messo una taglia sul ministro Crosetto

Secondo indiscrezioni di intelligence comunicate allo stesso titolare della Difesa, i mercenari russi vorrebbero la sua testa e come ricompensa sarebbero disposti a pagare 15 milioni di dollari

Il ministro della Difesa Guido Crosetto (Ansa)

Il ministro della Difesa Guido Crosetto (Ansa)

Roma, 15 marzo 2023 - Il gruppo armato Wagner avrebbe messo una taglia su Guido Crosetto. La notizia, diffusa da Il Foglio, trova conferma in fonti di agenzia secondo cui il titolare della Difesa è stato messo a parte della cosa 10 giorni fa, dopo una segnalazione dei servizi segreti italiani. A fronte della minaccia al ministro non sarebbe stata aumentata la scorta

Il numero due di Fratelli d'Italia, partito della premier Meloni, sarebbe un target sensibile, dunque: i mercenari di Putin, incaricati di compiere le azioni più cruente in Ucraina vorrebbero la sua testa  e come ricompensa sarebbero disposti a pagare 15 milioni di dollari. Dietro le minacce al titolare della Difesa secondo Il Foglio, si celerebbe l'ex presidente russo Medvedev. 

"Ogni giorno girano informazioni, più o meno verosimili, più o meno piacevoli, che spetta a chi di dovere, chi si occupa della sicurezza della Repubblica, verificare, approfondire e, se necessario, contrastare - twitta Crosetto, che evita di commentare l'indiscrezione - Bastano loro. Parlarne pubblicamente non serve e non aiuta nessuno". 

Due giorni fa, Crosetto aveva accusato la brigata Wagner e i russi di essere responsabili dell'"aumento esponenziale" del fenomeno migratorio, che parte dalle coste africane". Alimentare le tratte farebbe parte della "strategia di guerra ibrida", attuata in alcuni Paesi africani dalla divisione al soldo di Putin. Alle parole del ministro avevano fatto seguito quelle del capo del gruppo militare, l'oligarca russo Yevgeny Prigozhin. "Crosetto dovrebbe guardare meno in altre direzioni e occuparsi dei suoi problemi, che probabilmente non è riuscito a risolvere. Noi non siamo al corrente di ciò che sta succedendo con la crisi migratoria, non ce ne occupiamo, abbiamo un sacco di problemi nostri di cui occuparci", Una dichiarazione tutt'altro che soft perché condita con l'aggettivo attribuito a Crosetto:  'mudak', che corrisponde a un pesante insulto