Giovedì 18 Aprile 2024

Elezioni Spagna, l'ascesa di Vox. Chi sono e cosa vogliono fare

Il gruppo di estrema destra è diventato il terzo partito nazionale. I sovranisti di Abascal incassano il plauso di Meloni e Salvini

Santiago Abascal (Ansa)

Santiago Abascal (Ansa)

Madrid, 11 novembre 2019 - Per la quarta volta in quattro anni (dal dicembre 2015) la Spagna è andata al voto per rinnovare il Parlamento. E per la quarta volta si è ripetuto il copione: nessun partito è riuscito ad ottenere la maggioranza. I socialisti sono arrivati primi, ma gli occhi sono puntati sul partito rivelazione di queste votazioni: Vox, l'estrema destra. Se il premier Sanchez - con il suo Psoe - ha sostanzialmente replicato il risultato di aprile ma non ha centrato il suo obiettivo (perdendo seggi e trovandosi ancora in una situazione di stallo sotto il fronte alleanze). Vox ha soppiantato i Ciudadanos nel ruolo obbligato di primo interlocutore per i Popolari, e con il PSOE.

Elezioni Spagna, boom di Vox

In undici mesi Vox è passato da essere una minoranza poco considerata a diventare la terza forza politica del Paese che può contare su 52 seggi nel Parlamento di Madrid. Si tratta del primo partito di estrema destra ad entrarvi dopo la fine della dittatura di Francisco Franco. L'ultimo rappresentante dell'estrema destra nel Parlamento nazionale era stato infatti Blas Pinar Lopez, gerarca franchista che aveva poi fondato il partito Fuerza Nueva, per il quale era stato deputato dal 1979 al 1982. Alle elezioni comunali nel 2015 in centinaia di città, e in tutta la Spagna era riuscito a eleggere solo 22 consiglieri e due sindaci, nei piccoli centri di Cardenuela Riopico (Burgos) e Barruelo del Valle (Valladolid). Ma negli ultimi mesi Vox è sembrato esercitare una maggior forza attrattiva e ha conquistato due città di media importanza, grazie all'adesione di sindaci che erano stati eletti con i popolari a Navares de las Cuevas (Segovia) e a Guadiana del Caudillo (Badajoz). Alle elezioni generali del 28 aprile scorso Vox è entrato per la prima volta in parlamento, ottenendo il 10,26% e 24 seggi. Alle europee, il mese dopo, ha ottenuto il 6,20% dei voti e ha eletto 4 europarlamentari.

Vox: ideologia e capisaldi

Vox nacque nel 2014 per iniziativa di membri del Partito popolare che a quest'ultimo rimproveravano un approccio troppo morbido verso le istanze separatiste basche e catalane. Successivamente guidato da Santiago Abascal, Vox ha nel suo programma una riscrittura della Costituzione spagnola volta ad azzerare l'autonomia dei Parlamenti regionali. Qualche mese fa il partito si è costituito parte civile nel processo ai dirigenti catalani che tentarono pacificamente la strada indipendentista attraverso il Referendum. Al suo esordio alle elezioni europee del 2014 ottenne 246.833 voti (1,57%), che non bastarono per raggiungere Strasburgo ma fecero esultare i sovranisti, entusiasti del successo di parole d'ordine che facevano riferimento alla difesa dei confini di migranti e dell'identità cristiana. Vox sostiene la famiglia tradizionale, è contrario all'aborto, punta a riportare Gibilterra sotto il controllo spagnolo, vorrebbe abrogare la legge che vieta i simboli dell'era di Franco e prevede il risarcimento alle vittime della dittatura. Facendo leva sui valori patriottici e di identità nazionale punta a proteggere la Corrida. Grantica la linea anti-immigrazione.

SUPPORTO DI MELONI E SALVINI - "Alle elezioni spagnole grande affermazione di VOX alleato di Fratelli d'Italia nel gruppo dei Conservatori europei. Sull'unità e sulla sovranità nazionale non si fanno compromessi... in Spagna come in Italia la coerenza paga". Lo scrive su Twitter il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.

"Complimenti a Vox, che ha ottenuto un risultato incredibile". Lo ha detto Matteo Salvini nel corso de La7 commentando i primi exit poll sul voto iberico. Salvini ha aggiunto che "non è questione di estrema destra, ma di persone che vogliono controllare i confini di Spagna, far entrare chi ha diritto a farlo".