Mercoledì 24 Aprile 2024

Ucraina in Europa, Von der Leyen: "Parere Commissione a giugno"

Nuova videochiamata fra la presidente della Commissione europea e Zelensky. La leader: "Cambiare i trattati per riformare Ue". Ma 13 Paesi sono già contrari: "Sconsiderato e prematuro"

La videochiamata fra Von der Leyen e Zelensky (foto Twitter Von der Leyen)

La videochiamata fra Von der Leyen e Zelensky (foto Twitter Von der Leyen)

Roma, 9 maggio 2022 - Nella giornata dedicata al futuro dell'Europa, la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen spinge l'Ucraina dentro l'Ue. In un messaggio su Twitter, Von der Leyen ha reso pubblici la notizia di un nuova videochiamata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e aggiornamenti sulla candidatura dell'Ucraina a paese membro dell'Ue. "Nella giornata dell'Europa abbiamo parlato del supporto dell'Ue al percorso europeo dell'Ucraina - ha scritto su Twitter il leader della Commissione Ue -. Non vediamo l'ora di ricevere le risposte al questionario per la candidatura a membro dell'Ue. La Commissione punta a dare il suo parere a giugno".

L'Ucraina ha completato la seconda parte del questionario per ottenere lo status di candidato Ue. Zelensky, secondo quarto riportato dall'Unian, ha ringraziato la Von der Leyen "per i chiari segnali di sostegno" all'Ucraina in questo importante percorso. 

Von der Leyen: "Cambiare i trattati per riformare Ue"

Con la Conferenza sul futuro dell'Europa i cittadini europei "ci hanno detto che vogliono costruire un futuro migliore rispettando le promesse più
 durature del passato. Promesse di pace e prosperità, equità e progresso. Di un'Europa sociale e sostenibile" ha detto Von der Leyen nel corso della sessione finale della Conferenza sul futuro (Cofoe) dell'Europa a Strasburgo.

I cittadini, con le loro 49 proposte, hanno detto all'Ue dove vogliono che "questa Europa vada" e "ora sta a noi prendere la via più diretta. Utilizzando tutti i limiti di ciò che possiamo fare all'interno dei Trattati 
e, sì, modificando i Trattati dove è necessario. Sarò sempre dalla parte di coloro che vogliono riformare l'Ue per farla funzionare meglio" ha sottolineato la leader.

"Ho sempre sostenuto che il voto all'unanimità in alcune aree chiave" della politica europea "semplicemente non ha più senso se vogliamo essere in grado di muoverci più velocemente. Annuncerò le prime nostre nuove proposte nel discorso sullo Stato dell'Unione che terrò a settembre".

Poi la citazione di un discorso di David Sassoli: "'La democrazia non è passata di moda, ma deve aggiornarsi per continuare a migliorare la vita
delle persone'. Queste sono le parole di David Sassoli, un grande europeo che un anno fa è stato qui per lanciare questa Conferenza. Manca moltissimo a tutti e oggi c'è un posto speciale per lui nel mio cuore".

In risposta alla parata di Mosca, von der Leyen ha lanciato un messaggio a Putin: "L'immagine di questo 9 maggio è molto più potente di qualsiasi parata militare nelle strade di Mosca, è un'immagine che ci ricorda di non dare mai per scontato cosa sia l'Europa e cosa significhi. L'Europa è un sogno. Un sogno nato dalla tragedia". Sulle prospettive di crescita e miglioramento dell'Ue, la presidente ha chiuso il discorso parlando di salute e difesa: " L'Europa dovrebbe svolgere un ruolo più importante ad esempio nella salute o nella difesa".

Modifica Trattati Ue: 13 Paesi contrari

Un gruppo di tredici Paesi europei - Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Lituania, Lettonia, Malta, Polonia, Romania, Svezia e Slovenia - si oppone alla modifica dei Trattati europei. Si legge in un documento informale diffuso dopo la chiusura dei lavori della Conferenza sul futuro dell'Europa. Avviare un processo per cambiare i Trattati sarebbe "sconsiderato e prematuro" e rischierebbe "di togliere energia politica all'importante compito di trovare soluzioni alle domande dei cittadini" e "alle sfide geopolitiche urgenti che l'Europa deve affrontare", scrivono le capitali.