Giovedì 19 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

L’escalation di Trump contro gli stranieri: bloccati i viaggi da 12 Paesi. Vietati i visti ad Harvard

Giro di vite in nome di una presunta lotta a terrorismo e antisemitismo. Lungo elenco di Stati nella ‘black list’, limitazioni a cubani e venezuelani. Atenei nel mirino: anche la Columbia. E il tycoon ordina un’indagine sull’ “insabbiamento” delle condizioni di salute di Biden

L’escalation di Trump contro gli stranieri: bloccati i viaggi da 12 Paesi. Vietati i visti ad Harvard

Washington, 5 giugno 2025 – Nuova stretta contro l’immigrazione legale negli Stati Uniti. In nome di una presunta lotta a terrorismo e antisemitismo, il presidente Donald Trump vieta  l’accesso ai cittadini di 12 Paesi: Afghanistan, Birmania, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen. Limitato l’ingresso da Cuba, Venezuela, Burundi, Laos, Sierra Leone, Togo e Turkmenistan. Cuba  – per fare un esempio – è uno "sponsor del terrorismo" e il governo castrista "non collabora né condivide informazioni sufficienti" con gli Usa mentre il Venezuela "non dispone di un'autorità centrale competente o collaborativa per il rilascio di passaporti o documenti civili”. 

La misura è stata presa dopo un attacco a manifestanti che chiedevano il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza in Colorado. L’autore è un immigrato 45enne egiziano, ma l’Egitto non figura tra le nazioni colpite dal nuovo travel ban. Trump ha spiegato che "l'Egitto è un Paese che affronta queste cose molto attentamente" e che, a differenza di quelli inclusi nella black list, ha “le cose sotto controllo”.

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump (Ansa)

Negati i visti agli stranieri che studiano ad Harvard 

“Il recente attacco terroristico a Boulder, in Colorado, ha sottolineato gli estremi pericoli posti dall'ingresso di cittadini stranieri che non sono nel Paese illegalmente. "Non li vogliamo", ha detto Trump, che ieri ha anche annunciato il divieto di visto per gli studenti stranieri iscritti all’università di Harvard, un ulteriore gradino nell’escalation del conflitto che l’amministrazione Usa ha avviato contro le istituzioni accademiche americane accusate di promuovere politiche progressiste e pro Palestina. 

“Ho concluso che è necessario limitare l'ingresso ai cittadini stranieri che desiderano venire negli Stati Uniti per partecipare, esclusivamente o sostanzialmente, a un programma di studio presso l'Università di Harvard (...)", ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti in una nota che spiega l’ordine esecutivo. Questa misura, con la quale il governo aveva già minacciato l’ateneo, si applica immediatamente ai "cittadini stranieri che entrano o tentano di entrare negli Stati Uniti per iniziare a partecipare" ai programmi dell'università. Gli studenti stranieri attualmente iscritti ad Harvard, la più antica università degli Stati Uniti e una delle più prestigiose al mondo, saranno soggetti a revisione e potrebbero vedersi "revocare il visto", secondo la dichiarazione presidenziale.

"Si tratta dell'ennesima azione di ritorsione illegale da parte dell'amministrazione, in violazione dei diritti di Harvard sanciti dal Primo Emendamento”, la reazione dell’Università di Harvard che “continuerà a proteggere i suoi studenti internazionali”, tramite una battaglia legale.

Anche la Columbia nel mirino

Nel mirino di Trump c’è anche la Columbia: ieri la Casa Bianca ha avviato il processo per revocare l'accreditamento al prestigioso ateneo di New York. Un ulteriore step dopo il blocco di 400 milioni di dollari in finanziamenti federali mai ripristinati, fatto nonostante che l'università abbia ceduto alle richieste di Washington in materia di ammissioni e curriculum che includono punizioni severe per studenti ed ex studenti coinvolti nelle proteste pro-Palestina. L'accreditamento negli Stati Uniti è un processo fondamentale attraverso il quale un'università o un'istituzione scolastica viene riconosciuta ufficialmente come conforme a determinati standard di qualità. Senza accreditamento, un'università non può ricevere fondi federali (come i prestiti agli studenti), rischia di perdere prestigio accademico e riconoscimento dei titoli e può vedere compromessa la validità dei diplomi emessi. Non è direttamente il governo centrale ad accreditare gli atenei ma una serie di ‘accrediting agencies’, che tuttavia sono soggette al controllo della Casa Bianca. 

L’indagine sulla salute di Biden

Trump vede complotti, l’ultimo sarebbe stato ordito per insabbiare lo stato di salute di Joe Biden. E l’inquilino della Casa Bianca ha ordinato un’indagine per “fare chiarezza”. Recentemente l’ex presidente Usa ha annunciato di avere un tumore ma ad essere occultate, ai tempi della prima fase della campagna elettorale per le presidenziali, sarebbero state le condizioni cognitive “deteriorate” dell’ex candidato dem.

Si tratta di “insinuazione ridicole e false”, ha ribattuto il diretto interessato. L’inchiesta voluta da Trump è un mera distrazione "per far passare una legislazione disastrosa", afferma Biden. “Siamo chiari – recplica  – ho preso le decisioni durante la mia presidenza. Ho preso le decisioni sugli indulti, sugli ordini esecutivi, sulla legislazione e sui proclami. Qualsiasi insinuazione che non l'abbia fatto è ridicola e falsa”.