Giovedì 18 Aprile 2024

Sospensione dei visti ai turisti russi in Europa: di cosa si tratta e perché se ne parla

Kiev e altri paesi Ue sono favorevoli al blocco degli ingressi. Altri, tra cui Francia e Germania, reputano la mossa controproducente

Il Cremlino (foto d'archivio)

Il Cremlino (foto d'archivio)

Roma, 30 agosto 2022 - Negli ultimi giorni è in corso una disputa sui visti russi, cioè sulla possibilità di sospendere i visti ai cittadini russi che intendono viaggiare in Europa. Oggi, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha scritto su Twitter che "I viaggi nell'Ue non hanno avuto alcun effetto di trasformazione sulla Russia. Da quando è stata introdotta la facilitazione dei visti nel 2007, Mosca ha attaccato la Georgia, ha lanciato una guerra contro l'Ucraina, ha commesso molteplici crimini - il tutto con un sostegno popolare schiacciante. Per trasformare la Russia, bisogna chiudere la porta ai turisti russi".

Ma è chiaro che qualora l'Ue davvero intendesse optare per una decisione così dura, intesa come misura ritorsiva in seguito all'invasione di Mosca in Ucraina, la Russia sarebbe pronta a rispondere. L'ha assicurato oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, definendo la proposta "irrazionale".

Le opzioni per fermare i turisti russi

Il punto è che alcuni Paesi Ue vorrebbero impedire l'ingresso di turisti russi in Europa, mentre altri sono più propensi a una misura più morbida, come la sospensione dell'accordo che assicura facilitazioni per la concessione di visti ad alcune categorie di persone. Lo scopo della sospensione è duplice: per primo limitare il numero di ingressi ai cittadini russi e, secondo, accontentare le richieste dei Paesi del nord-est, che vogliono un bando totale.

Josep Borrell, Alto rappresentante per gli Affari esteri per l'Ue, trova molto difficile che in Europa si trovi l'unanimità sullo stop ai visti russi: "Ho già detto che un divieto totale di ingresso per tutti i russi per qualsiasi motivo non è una buona idea. Non credo che tagliare i legami con la popolazione civile russa aiuterà e non credo che questa idea riceverà un supporto unanime" all'interno dell'Ue.

Germania e Francia hanno diffuso una nota alla vigilia dell'informale Esteri di Praga - che si terrà quindi domani - in cui si dicono contrari alla misura della sospensione poiché "controproducente". "Pur limitando i contatti con i rappresentanti e le autorità del regime alle aree di interesse vitale per l'Ue, dobbiamo lottare strategicamente per i 'cuori e le menti' della popolazione russa, almeno per i segmenti non ancora completamente estraniati dall'Occidente", hanno scritto Parigi e Berlino nella nota, pubblicata da Politico.

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Se ne discuterà all'informale Esteri di Praga

La restrizione della concessione dei visti per l'Europa ai cittadini russi è il provvedimento più clamoroso su cui si discuterà durante l'incontro tra i ministri degli Esteri dell'Ue a Praga, domani. "Sappiamo che ci sono opinioni diverse tra gli europei, seguiamo la vicenda da vicino. Si tratta di una decisione molto grave, che potrebbe essere presa contro i nostri cittadini e una misura di questo genere non può rimanere senza risposta", ha detto Peskov, spiegando che "nel rispondere, la Russia deve garantire che gli interessi del Paese e dei cittadini siano tutelati".

Ma Francia e Germania hanno dichiarato di voler "mantenere un quadro giuridico che consenta in particolare a studenti, artisti, studiosi, professionisti - indipendentemente dal rischio di essere perseguiti per motivi politici - di recarsi nell'Ue". Berlino e Parigi hanno anche messo in guardia "da restrizioni di vasta portata sulla nostra politica dei visti, per evitare di alimentare la narrativa russa e di innescare effetti involontari di raccolta intorno alla bandiera e/o di allontanare le generazioni future". Le due capitali hanno comunque sottolineato che l'Ue deve "sostenere e ampliare le nostre sanzioni contro le élite politiche, militari ed economiche russe" e hanno definito il sostegno finanziario e militare all'Ucraina «un elemento centrale" della politica di guerra dell'Ue. 

Dalle parole del portavoce Peskov, si evince non sia soddisfatto della questione. "Poco a poco, Bruxelles e i Paesi europei stanno mostrando una mancanza totale di giudizio. Questa irrazionalità, che rasenta la follia, fa sì che misure di questo genere siano anche solo discusse", ha detto. I Paesi europei hanno già imposto vari round di sanzioni economiche alla Russia per punire Mosca per la sua offensiva contro l'Ucraina, ma un blocco totale sui visti ai russi sembra improbabile, poiché non c'è consenso sulla misura, che è stata richiesta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.