Coronavirus, altra nave in quarantena. Quasi 500 morti e 1000 guariti

Segnalati due casi sospetti, a Verona e Sassari, ma si tratterebbe di comune influenza. Zaia insiste col Miur: "Indichi isolamento volontario"

Coronavirus, precauzioni in un hotel di Wuhan (Ansa)

Coronavirus, precauzioni in un hotel di Wuhan (Ansa)

Pechino, 5 febbraio 2020 - Allarme contagio - poi rientrato - in Italia per il Coronavirus. Due casi segnalati quasi in contemporanea: il primo a Verona riguarda un'addetta alle pulizie dell'albergo dove aveva soggiornato la coppia cinese in cura allo Spallanzani, ora ricoverata al Policlinico; il secondo nel Nord della Sardegna, dove un bimbo di origini cinesi con sintomi influenzali è stato isolato in casa con la famiglia. Erano appena tornati da Pechino.

Riguardo ai possibili contagi in Italia, il governatore veneto Luca Zaia insiste col Miur, chiedendo almeno l'indicazione dell'isolamento volontario.Intanto dalla Cina arriva la bella notizia: sarebbe stato individuato un modo per combattere il coronavirus con un mix di due farmaci, ma anche l'Oms prende le distanze. QUando alle vittime del coronavirus, sono ormai quasi 500, con un balzo dei contagi nelle ultime ore ma anche un notevole numero di guarigioni (circa mille). E dopo la nave giapponese in quarantena è stata isolata anche un'altra nave a Hong Kong.

Test negativi per i due casi in Italia

La donna ricoverata a Verona sarebbe affetta da una normale sindrome influenzale: il primo test effettuato al Dipartimento malattie infettive del Policlinico di Verona è risultato negativo., ma per maggiore sicurezza si attende ora il test dello Spallanzani e quello dell'ospedale di Padova, centro di riferimento regionale per il coronavirus. Anche per il bimbo di due anni la situazione non è preoccupante: i primi risultati delle analisi su un tampone faringeo sono negativi ma i medici aspettano gli esiti di ulteriori approfondimenti per scongiurare definitivamente che si tratti di  coronavirus. Il sindaco di Castelsardo, Antonio Capula, spiega: "La situazione è tenuta sotto controllo. Per quanto ci è dato sapere la famiglia e il bambino stanno bene". Il piccolo è rientrato in Sardegna da Pechino nei giorni scorsi, con la famiglia di origine cinese, e presentava i sintomi dell'influenza, come febbre e tosse. Anche il fratello maggiore ha avuto la febbre ma ora è in fase di guarigione. 

 

image

Coronavirus, speranze da due farmaci

Test preliminari condotti vitro in un laboratorio dell'Università di Zhejiang, in Cina, hanno mostrato che due farmaci, l'Abidol e il Darunavir, potrebbero inibire il modo efficace il nuovo coronavirus. La scoperta è stata condotta da un team di ricercatori di Li Lanjuan, una delle principali ricercatrici nella lotta contro il nuovo coronavirus in Cina, come riporta il quotidiano cinese Changjiang.  Li, che è anche docente alla Zhejiang University, ha spiegato di aver portato personale medico nella provincia di Hubei, epicentro dell'epidemia, per fornire cure di emergenza ai pazienti infetti. La ricercatrice ha quindi spiegato di non ritenere che il farmaco Kelizhi, un anti Hiv attualmente usato per curare le persone contagiate, sia realmente efficace, mentre presenta una serie di effetti collaterali.  Li ha quindi chiesto che i due medicinali siano inseriti nel programma di cure elaborato dalla Commissione sanitaria nazionale per far fronte al nuovo coronavirus.

image

Nuova nave in quarantena

Il morbo che fa paura al mondo viaggia anche per nave: dopo la nave da crociera in quarantena in Giappone (con a bordo 10 passeggeri contagiati), a Hong Kong è stata isolata anche un'altra nave, la la World Dream, perché tre suoi passeggeri, sbarcati in Cina il 24 gennaio, sono poi risultati positivi al coronavirus. Risultato: 1.800 passeggeri e tutto il personale bloccati a bordo. Sulla terraferma, continua per il terzo giorno lo sciopero dei medici di Hong Kong: cinquemila persone fanno pressioni sul governo perché chiuda tutti i suoi confini con la Cina per limitare la diffusione. Finora si contano 18 casi confermati.  La chief executive di Hong Kong, Carrie Lam, ha finora chiuso alcuni punti di frontiera, ma ne ha lasciati aperti tre.

La società armatrice aveva detto nei giorni scorsi che tre passeggeri su una recente crociera della World Dream avevano i sintomi tra il 19 e il 24 gennaio. Alla nave era stata negata l'autorizzazione all'attracco in un porto di Taiwan, vedendosi costretta a tornare a Hong Kong. Le autorità sanitarie dell'ex colonia hanno raccolto i campioni di circa una trentina di componenti dell'equipaggio che hanno mostrato sintomi sospetti come tosse e febbre, mentre tre, febbricitanti, sono stati trasferiti in ospedale per un periodo di isolamento e di quarantena.

false

Virus cinese, gli ultimi dati Oms

L'Organizzazione mondiale della sanità cerca di contenere gli allarmismi con i numeri: "Mentre il 99% dei casi si trova in Cina, nel resto del mondo abbiamo solo 176 casi - sottolinea il capo dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus - Ciò non significa che non peggiorerà. Ma di sicuro abbiamo una finestra di opportunità per agire". Ancora, secondo l'ultimo bilancio, i pazienti guariti e dimessi con successo in Cina sono 898 (+268), mentre la provincia dell'Hubei resta il primo e principale focolaio dell'epidemia.

Secondo il quadro aggiornato dell'epidemia della Johns Hopkins University, i morti nel mondo sfiorano quota 500 mentre i contagi a livello globale ammontano a 24.597 casi e le persone guarite sono circa mille.  In particolare i decessi ammontano a 494 di cui 492 in Cina e due casi all'estero (uno nelle Filippine ed un altro a Hong Kong). I guariti invece sono 956.

Intanto le autorità della Corea del sud hanno confermato due nuovi casi di coronavirus nel Paese. Uno di loro è un uomo di 38 anni che dal 18 al 24 gennaio si è recato a Singapore per una conferenza, come riporta il Korea Centers for Disease Control and Prevention. All'evento c'era un cittadino malese affetto dal virus. E i 6 pazienti affetti dal coronavirus accertati in Francia sono in condizioni "stabili", ha affermato la ministra della salute, Agnès Buzyn, aggiungendo che uno dei pazienti, un turista cinese di 80 anni, è "ancora in rianimazione" all'ospedale parigino di Bichat. 

Zaia al Miur: isolamento volontario

Tornando in Italia, il presidente del Veneto Luca Zaia insiste sulla necessità di isolare gli studenti tornati dalla Cina. E scrive al Miur: "Visto e considerato che la circolare ministeriale ancora non prevede il tema della quarantena di 14 giorni per studenti universitari o di corsi equivalenti, e per bambini e studenti che frequentano i servizi educativi per l'infanzia e le scuole primarie e secondarie, ci sia quanto meno un'indicazione, prudenziale a cautelativa, per l'isolamento volontario, anche sulla base dalla dichiarazione dell'Oms all'interno del report nr. 12 dell'1 febbraio 2020". 

"In questo senso - ha proseguito Zaia - prendiamo atto peraltro che il Ministero dell'Istruzione, seguendo evidentemente la nostra sollecitazione, sta attivando un censimento in tutte le scuole di quanti, studenti o docenti, siano in Cina, stiano rientrando o siano rientrati". Zaia invita inoltre "le autorità preposte, in particolare l'Ufficio Scolastico Regionale, a indicare alle famiglie cinesi e di ogni altra nazionalità, vista la dichiarazione dell'Oms e la dichiarazione dello stato di emergenza del Governo italiano, l'opportunità dell'isolamento volontario o fiduciario, particolarmente per gli studenti - ha concluso - che rientrano in un contesto ad alta promiscuità come una scuola o una classe".

Spallanzani, test su 4 casi sospetti

image

Riguardo alla coppia di cinesi ricoverati col virus, "le condizioni cliniche sono stazionarie. I parametri emodinamici sono stabili, prosegue il supporto respiratorio e il monitoraggio continuo dei parametri clinici e di laboratorio. La prognosi resta riservata", scrive l'ospedale nel bollettino quotidiano. Per il resto, "sono stati a oggi dimessi 27 pazienti dopo il risultato negativo del test per la ricerca del nuovo coronavirus. Presso l'Istituto sono ricoverati in questo momento 6 pazienti sintomatici, compresi i due in terapia intensiva, provenienti da zone della Cina interessate dall'epidemia. Sono in corso i test per la ricerca del nuovo coronavirus nei 4 casi sospetti ricoverati". 

Per quanto riguarda "le 20 persone, che non presentano alcun sintomo e che hanno avuto contatto con la coppia cinese positiva all'infezione da nuovo coronavirus, continuano a essere osservate presso l'Istituto Spallanzani. Sono tutte in buone condizioni generali e la loro salute non desta preoccupazioni". 

La chiusura di Adidas e Nike

Il virus cinese picchia pesante anche sull'economia. Le multinazionali di abbigliamento e calzature sportive Adidas e Nike chiudono la maggior parte dei loro store in Cina a causa dell'aggravarsi dell'epidemia di coronavirus. Entrambe le società dichiarano che la situazione sta avendo un grosso impatto sul business nel paese asiatico. Intanto Airbus ha decretato lo stop alla linea d'assemblaggio dell'A320 nella fabbrica a Tianjin, vicino Pechino, sottolineando che "le restrizioni ai viaggi a livello nazionale e internazionale pongono sfide logistiche".

Dal canto suo Cathay Pacific ha chiesto ai suoi 27.000 dipendenti di prendere fino a tre settimane di congedo non retribuito, nel mezzo delle difficoltà e delle turbolenze sulle attività legate all'epidemia del coronavirus di Wuhan.