Sabato 20 Aprile 2024

Venezuela, gigantesco blackout. Maduro accusa Washington

L'oppositore Guaidò: "E' la prova dell'inefficienza dell'usurpatore". Il ministro delle Comunicazioni invece accusa il senatore americano di origine cubana Rubio, che risponde ironico: "Devo aver premuto qualcosa di sbagliato"

Blackout Venezuela (Ansa)

Blackout Venezuela (Ansa)

Caracas, 8 marzo 2019 - Tra le tante difficoltà, politiche e finanziarie, il Venezuela sprofonda anche nel buio a causa di un gigantesco blackout elettrico. Il presidente Nicolas Maduro si è subito affrettato ad accusare "l'imperialismo americano". 

Per alcune ore ieri pomeriggio, e  fino alla sera, il Venezuela è tronato indietro di secolo per l'interruzione brusca della fornitura di energia elettrica a Caracas ed in buona parte del Paese, sorte toccata anche a linee telefoniche e Internet. 

Maduro su Twitter ha attribuito il blackout alla "guerra elettrica annunciata e diretta dall'imperialismo americano contro il nostro popolo". Ma il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha subito respinto le accuse, e anche lui ha twittato: "La mancanza di elettricità e la devastazione stanno colpendo i venezuelani non a causa degli Stati Uniti. La mancanza di elettricità e di generi alimentari sono il risultato dell'incompetenza del regime di Maduro". 

Secondo l'oppositore Juan Guaidò, autonominato presidente ad interim venezuelano, tutti i 23 stati del Paese, tranne uno, sono rimasti al buoio, a Caracas la luce non è arrivata per sei ore. Guaidò accusa: "Questo blackout è la prova dell'inefficienza dell'usurpatore".  

Il ministro delle Comunicazioni, Jorge Rodriguez, ha parlato di "un brutale sabotaggio" che ha coinvolto 10 stati e ha accusato il senatore americano di origine cubana, Marco Rubio, di essere coinvolto, in quanto avendo "previsto" il blackout. Ma Rubio ha isronizzato: "Le mie scuse al popolo venezuelano. Devo aver premuto qualcosa di sbagliato sulla app 'attacco elettronico' che ho scaricato su Apple. Colpa mia".