Venezuela, referendum nel sangue: 7 milioni contro Maduro

Plebiscito nella consultazione simbolica. Il leader dell'opposizione Borges: il presidente è revocato. Due morti ai seggi di Caracas

Venezuela, il leader dell'opposizione Julio Borges (Ansa)

Venezuela, il leader dell'opposizione Julio Borges (Ansa)

Caracas, 17 luglio 2017 - Voto ad alta tensione in Venezuela dove oltre 7,1 milioni di cittadini - secondo l'opposizione - hanno partecipato al referendum simbolico contro il piano del presidente Nicolas Maduro per riscrivere la Costituzione. A Caracas i dirigenti oppositori parlano di due morti e 4 feriti gravi, vittime dell'attacco di "gruppi paramilitari" in uno dei seggi elettorali. Altre fonti riferiscono di una sola vittima mentre la situazione caotica rende difficile verificare i numeri. 

PLEBISCITO - Com'era atteso, è stato un plebiscito: tra i votanti, il 98,4% ha votato contro il progetto di Assemblea costituente di Maduro. Lo annunciano i rettori di università, investiti del ruolo di garanti del voto che non ha valore formale.

Per Julio Borges, presidente dell'Assemblea nazionale (il Parlamento) del Venezuela, il risultato del referendum rende di fatto "revocato" Maduro "oggi stesso: era per questo che temeva il referendum, per questo che il governo non vuole più fare elezioni". La cosiddetta 'Commissione dei garanti' del referendum organizzato dall'opposizione ha reso noto che, quando sono stati scrutinati il 95% dei voti, almeno il 98% dei 7.186.170 venezuelani votanti si e' espresso contro il progetto politico di Maduro. "Ancora aspettiamo la cifra definitiva, che arriverà domani, perché si possa dire che abbiamo la certezza di raggiungere il cambiamento democratico nel Paese", ha aggiunto Borges.

IL REFERENDUM - Al referendum, non ufficiale, si chiedeva se i venezuelani volessero rifiutare la nuova Costituzione, se volessero subordinare le Forze armate al controllo del Parlamento, che è guidato dall'opposizione, e se volessero nuove elezioni con un governo di transizione. Il numero di voti raccolti nella consultazione è comunque inferiore ai 7,7 milioni ottenuti dai candidati dell'opposizione alle elezioni legislative del 2015, quando l'opposizione ha ottenuto il controllo dell'Assemblea nazionale.