Giovedì 18 Aprile 2024

Venezuela, l'Osa non esclude l'opzione militare contro Maduro

Il segretario generale dell'Organizzazione degli Stati americani non lo esclude per mettere fine all'emergenza politica e sociale che vive il Paese

Segretario generale dell'Organizzazione degli Stati americani (Osa), Luis Almagro (Ansa)

Segretario generale dell'Organizzazione degli Stati americani (Osa), Luis Almagro (Ansa)

Bogotà, 15 settembre 2018 - La crisi economica che sta colpendo il Venezuela e l'atteggiamento repressivo del governo di Nicolas Maduro hanno spinto il segretario generale dell'Organizzazione degli Stati americani (Osa), Luis Almagro, a sostenere, ieri in Colombia, che non si deve escludere un intervento militare nel Paese come soluzione della crisi politica e sociale che vive.

"Circa un intervento militare per rovesciare il presidente Nicolás Maduro non dobbiamo scartare nessuna opzione, perché senza dubbio quello che sta commettendo questo regime in termini di crimini di lesa umanità, di violazione dei diritti umani e di sofferenza della gente con l'esodo indotto che sta promuovendo, fa sì che le iniziative diplomatiche siano prioritarie, ma non dobbiamo escludere nessuna azione". 

Almagro era in visita alla città di Cúcuta, dove attraversano la frontiera la maggioranza dei venezuelani che cercano rifugio in Colombia, Ecuador, Perù, Cile e Argentina. Il massimo responsabile dell'Osa ha sottolineato di "essere venuto fino a Cúcuta, per verificare la situazione umanitaria, perché questa regione è il riflesso delle menzogne del regime. Qui si esemplifica la fame la miseria e la repressione che genera la dittatura venezuelana".

Ieri sono stati liberati i due giornalisti britannici e il collega argentino arrestati dai militari venezuelani nella città di Paraguachón (nord-ovest), al confine con la Colombia. Lo ha annunciato il Sindacato nazionale della stampa.  "I giornalisti Laura Saravia (Argentina), Dan Rivers e Barnaby Green (Regno Unito) sono già stati rilasciati. Erano stati incarcerati e detenuti in segreto" in una stazione di polizia della Guardia Nazionale a Rio Limon (Stato Zulia), ha scritto il sindacato in un tweet. 

I tre reporter erano stati arrestati mentre lasciavano il paese dopo aver realizzato "dei reportages sul turismo", ha detto il sindacato, senza specificare chi fosse il loro datore di lavoro. Molti giornalisti sono stati arrestati o espulsi negli ultimi anni dalle autorità venezuelane per mancanza di visto.