Venezuela, Maduro vende l'oro. Guaidò vola in Brasile

Gli oppositori ai chavisti: basta intimidazioni. Negoziati tra Caracas e Bogotà per riaprire le frontiere

Ronde in moto lungo le vie di Caracas (Afp)

Ronde in moto lungo le vie di Caracas (Afp)

Roma, 28 febbraio 2019 - Vanno avanti a oltranza i negoziati per la riapertura del confine tra Brasile e Venezuela, dopo gli scontri che si sono verificati lo scorso fine settimana, quando la Guardia nazionale bolivariana ha bloccato il passaggio dei camion con gli aiuti umanitari internazionali. Più di un centinaio di cittadini brasiliani sono stati autorizzati a lasciare la regione di Santa Elena de Uairén, in Venezuela, dopo una lunga trattativa tra le autorità dei due paesi: lo ha reso noto il ministero degli Esteri di Brasilia. Intanto, secondo un deputato dell'opposizione a Caracas, Angel Alvarado - citato dalla Reuters insieme a tre funzionari governativi genericamente identificati - l'oro della riserva è stato ritirato da furgoni del governo di Nicolas Maduro, la settimana scorsa, quando non c'erano guardie di sicurezza. "Contano di venderlo illegalmente all'estero", ha detto Alvarado. 

RISERVE AUREE - Secondo l'agenzia, negli ultimi 12 mesi 23 tonnellate di oro delle riserve della Banca Centrale di Caracas sono state inviate in Turchia e altre 20 tonnellate sono state ritirate senza che si sappia che fine abbiano fatto. Questo lascerebbe il Venezuela con circa 140 tonnellate d'oro di riserva, la quantità più bassa registrata negli ultimi 75 anni nel paese latinoamericano.

POVERI E ABBANDONATI - Circa l'80% delle abitazioni venezuelane si trova in condizioni di "insicurezza alimentare", mentre l'89% delle famiglie non ha un reddito sufficiente a comprare cibo: è quanto rivela l'indagine nazionale sulle condizioni di vita della popolazione venezuelana (Encovi), secondo cui lo stipendio dei venezuelani nell'economia formale è di 6 dollari al mese. Si rileva inoltre che la dieta dei venezuelani è sempre più povera e magra, perdendo in termini di qualità e varietà, anche a causa della vorace iperinflazione. Il calcolo è stato fatto prendendo come riferimento l'ultima revisione salariale e il tasso di cambio ufficiale più recente, si spiega nella ricerca, pubblicata dalla rivista venezuelana Dinero. Si registra inoltre una crescita del 51% del numero di famiglie povere e un aumento del 10% della disoccupazione tra il 2015 e il 2018, ha sottolineato Anitza Freitez, coordinatrice di Encovi e direttrice dell'Istituto di ricerca economica e sociale dell'Università Cattolica, Andrés Bello (Ucab). Freitez ha messo in guardia anche sulla crescita della mortalità infantile e sulla riduzione dell'aspettativa di vita alla nascita. 

SCONTRI AL CONFINE - Giornata di tensione e violenti scontri, con morti e feriti, al confine con il Brasile e la Colombia. Secondo dati di Brasilia, circa 11.800 brasiliani vivono in diverse città del Venezuela. Non tutti però hanno interesse a rientrare in patria, perché molti hanno doppia nazionalità e preferiscono rimanere nel territorio venezuelano. Il governo brasiliano mantiene suoi consolati in quattro città del Venezuela, tra cui Santa Elena do Uairén e Caracas.

PARLAMENTO EUROPEO - "Siamo contrari a un intervento militare" in Venezuela: "è ora che Maduro se ne vada". Lo afferma il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, criticando il messaggio negativo arrivato dall'Italia sul Venezuela. "Non è positivo schierarsi con Cuba", afferma Tajani.

NAZIONI UNITE - Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è stato chiamato a votare due bozze di risoluzione opposte sul Venezuela, una presentata dagli Stati Uniti e una dalla Russia. Entrambe, secondo fonti diplomatiche, sono destinate a fallire. Il testo americano chiede elezioni presidenziali libere e trasparenti e l'ingresso degli aiuti internazionali bloccati alla frontiera tra Colombia e Venezuela. La bozza russa, invece, spinge per una soluzione pacifica della crisi e sottolinea che per gli aiuti umanitari serve il via libera del governo Maduro. Russia e Cina, alleati di Maduro, porranno con tutta probabilità il veto sulla bozza Usa, ma anche il testo russo non riuscirà a ottenere i nove voti necessari, senza veti dai membri permanenti, per essere legalmente vincolante, secondo fonti diplomatiche.

LIVE AID - Sono pari a 2,4 milioni di dollari i fondi raccolti finora dal Venezuela Aid Live, il concerto di solidarietà organizzato a Richard Branson a Cucuta, alla frontiera tra Colombia e Venezuela: lo rendono noto gli organizzatori dell'evento sui social, ricordando che le donazioni restano aperte e che l'obiettivo è quello di raggiungere quota 100 milioni di dollari. Il denaro raccolto andrà agli aiuti umanitari "attraverso un investimento sociale sostenibile, efficace e trasparente per il Venezuela", hanno ricordato i promotori. Al mega-concerto - dove si calcola abbiano partecipato 370mila persone - si sono esibiti molti big della musica latino americana.

MISSIONE GUAIDO' - Il presidente del Paraguay, Mario Abo Benitez, ha annunciato che incontrerà domani ad Asunciòn il presidente del Parlamento venezuelano che ha assunto i poteri ad interim dell'Esecutivo, Juan Guaidò. Guaidò è arrivato durante la notte scorsa a Brasilia, per un incontro riservato con il presidente brasiliano Jair Bolsonao. Guaidò ha raggiunto la capitale brasiliana, con un volo dalla Colombia. Fonti ufficiali citate dai media locali hanno indicato che il leader dell'opposizione venezuelana è riconosciuto dal governo brasiliano come il legittimo capo di Stato a Caracas. 

Incontro Bolsonao Guaidò (Afp)
Incontro Bolsonao Guaidò (Afp)

SEGRETARIO ONU - Subito elezioni "libere, imparziali e credibili": è la richiesta avanzata al segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, nella bozza di risoluzione Usa sul Venezuela che fra poche ore dovrebbe essere messa ai voti al Consiglio di sicurezza. Il testo sottolinea anche "la necessità di prevenire il rischio di un ulteriore deterioramento della situazione umanitaria nel Paese e quella di facilitare l'accesso e la consegna, senza alcun impedimento, degli aiuti umanitari e dell'assistenza necessaria alla popolazione". La risoluzione necessita di 9 voti su 15 per passare, ma la Russia, uno dei membri permanenti del Consiglio, ha già pronto il veto e un suo testo contrapposto.

CHAVISTI - L'opposizione venezuelana ha denunciato che in varie località dello Stato di Tachira, sulla frontiera con la Colombia, gruppi irregolari chavisti hanno "segnato" minacciosamente  le case dove vivono dirigenti oppositori locali, in un'operazione di intimidazione che è stata definita di matrice "nazista". I deputati Gaby Arellanos e Franklyn Duarte, così come il dirigente studentesco in esilio Villca Fernandez, la giornalista Maryerlin Villanueva e la sezione di Tachira del partito oppositore Vente Venezuela hanno pubblicato su Twitter immagini di case nello località di San Antonio de Tachora, Urena e Rubio, tutte con lo stesso simbolo - simile al segnale di divieto di sosta - dipinto sui muri esterni. Arellano ha scritto che durante la notte scorsa "hanno segnato le case di vari dei leader e dei loro collaboratori, come avviso di minaccia, e ora temiamo per le loro vite", mentre Fernandez ha indicato che "si tratta di una pratica nazista, oggi rivendicata da chi sta con il regime assassino di Maduo".