Variante Delta e obbligo vaccino: cosa fanno gli Stati europei

La Francia ha annunciato l'obbligatorietà per i sanitari, e limiti per chi non ha il Green Pass. La Germania frena. La Ue: "Decidono gli Stati membri". In Italia esperti a favore

Vaccinazione (Ansa)

Vaccinazione (Ansa)

Roma, 13 luglio 2021 - Obbigatorietà della vaccinazione anti-Covid, con la variante Delta che sta diventando il ceppo predominante in tutta Europa, o no? Il dibattito tiene banco tra gli stati Ue, e in Italia. Bruxelles oggi, tramite un portavoce, ha lasciato agli Stati la competenza per decidere, probabilmente a seguito delle dichiarazioni ieri in Francia, del presidente Emmanuel Macron. Il numero uno dell'Eliseo in tv ha annunciato la vaccinazione obbligatoria per il personale sanitario (e la richiesta di green pass in ristoranti, bar, aerei e treni) avvertendo che c'è una "forte ripresa" dell'epidemia nel Paese. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha rivendicato il ruolo dell'Italia: la Francia "ha seguito il nostro approccio. Il decreto è stato approvato in Italia già l'1 aprile. Siamo stati il primo Paese europeo a introdurre questo obbligo. Altri ci stanno seguendo". Ma non è così, infatti la cancelliera tedesca Angela Merkel lo ha escluso per la Germania, volendo mantenere la parola data e contando sulla "volontà" dei pazienti e sulla "pubblicità" a favore della vacinazione. Ma il dibattito sull'obbligatorietà, per ora, per i sanitari è viva anche in Italia e  gli esperti si dividono.

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Francia sì

Dopo l'annuncio di Macron è corsa alla vaccinazione in Francia: in 24 ore le prenotazioni per la prima dose sono state circa 1,3 milioni. "Un record assoluto", ha annunciato la Doctolib, la principale piattaforma per la prenotazione delle vaccinazioni anti-Covid nel Paese transalpino: "926.000 francesi" hanno prenotato lunedì, poco dopo l'annuncio del presidente, la prima dose, del pass sanitario obbligatorio anche per ristoranti e bar (Da inizio agosto il green pass francese, cioè la certificata vaccinazione o un test negativo al Coronavirus, sarà richiesto per entrare nei ristoranti, nei bar, negli aerei, nei pullman e nei treni. Dal 21 luglio, invece, il pass sarà necessario per entrare nei cinema, nei teatri e in altri luoghi dello svago).

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Germania no 

Ma la Germania non "intende" rendere obbligatoria la vaccinazione anti-Covid, ha chiarito la cancelliera Angela Merkel: "Non credo che possiamo guadagnare fiducia cambiando ciò che abbiamo detto, cioè nessuna vaccinazione obbligatoria, ma penso che possiamo guadagnare fiducia pubblicizzando la vaccinazione e anche lasciando che il maggior numero possibile di persone nella popolazione diventi ambasciatore del vaccino in base alla propria esperienza", ha spiegato durante una conferenza stampa. 

Ue, decidete voi, ma vaccinate

"Le campagne vaccinali sono competenze nazionali, quindi se siano obbligatorie o meno è una decisione che spetta agli Stati membri", un portavoce della Commissione europea ha così rispoto ai giornalisti che chiedevano la posizione dell' Esecutivo sull'argomento. "Detto questo, noi abbiamo sempre detto che è importante continuare a vaccinare i cittadini", ribandendo che per battere il Covid-19 servono le vaccinazioni, "in quanto è la via d'uscita dalla pandemia, soprattutto per i più vulnerabili. Pensiamo che l'obiettivo di arrivare a vaccinare il 70% degli adulti possa essere raggiunto".

In Italia cosa dicono gli esperti

L'obbligatorietà della vaccinazione anti-Covid in Italia trova in generale favorevoli gli esperti. L'infettivologo Stefano Vella: "non è un'eresia". Il docente di Salute all'università Cattolica di Roma ed ex presidente dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa riporta la sua esperienza in Africa: "la miglior strategia è spiegare che il vaccino protegge al 100% dalla malattia grave e ne abbiamo le prove. E poi, cosa che voglio sottolineare ai giovani, prendersi questo virus non fa affatto bene eci sono effetti collaterali ancora sconosciuti: più che di un vaccino, sarei più preoccupato di beccarmi un virus sconosciuto. Per questo parlare di obbligo vaccinale non è un'eresia. Se io voglio andare in Africa devo presentare un certificato con tutti i vaccini fatti altrimenti non mi fanno entrare e non mi sento limitato nella mia libertà". Su Facebook Matteo Bassetti posta: "Guardiamo e impariamo" da Macron. Il direttore dellla Clinica Malattie Infettive dell'ospedale Policlinico San Martino di Genova scrive: "Gli ospedali si sono quasi completamente svuotati di pazienti Covid e le rianimazioni sono tornate a occuparsi di tutti gli altri malati. E mentre in Italia qualcuno che sembra vivere sulla luna propone nuove zone gialle o di altri colori più cupi, in Francia scatta l'obbligo vaccinale per i sanitari e da agosto non potrai più andare al ristorante, al bar, sul treno, sul pullman o al cinema e a teatro senza essere vaccinato o avere un tampone negativo. Dal 21 agosto vale per tutti quelli che hanno più di 12 anni. Guardiamo e impariamo. Nel calcio siamo campioni d'Europa e nella gestione della pandemia e del green-pass? Non ci saremmo nemmeno qualificati". Anche Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts è favorevole: "Sul tema dell'obbligatorietà dei vaccini mi sono fortemente espresso per l'obbligo nel personale sanitario. Per quanto riguarda quello scolastico è più complesso, credo che la strada maestra sia quella della persuasione e del convincimento". 

E i politici italiani

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella conferenza stampa di presentazione del suo libro "Controcorrente", si è espresso pro-vaccinazione obbligatoria sulla linea francese, con le stessi obblighi di green pass: "Il mio consiglio è seguire Macron. Ieri Macron ha fatto un discorso potente e pesante, probabilmente in Francia occorrerà il green pass per entrare anche in bar, ristorante e teatri. Rischiamo di andare lì anche noi. La mia opinione personale: io sarei per l'obbligo vaccinale per il personale sanitario e scolastico. Ma è una mia opinione personale". Non contraria neanche la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini: "Una misura draconiana ma ritenuta necessaria per salvare le vacanze estive e l'economia e per scongiurare una ripresa esponenziale dei contagi. In Italia un piano vaccinale eccellente rischia di essere vanificato dai milioni di indecisi, e la mobilitazione di medici di base e farmacisti rischia di non essere sufficiente, perchè l'autunno è vicino, insieme alla riapertura delle scuole" Quindi la Bernini suggerisce: "Ecco: se non è percorribile la strada del green pass obbligatorio alla francese che penalizzerebbe consumi e ripresa turistica, almeno per i 200 mila insegnanti ancora non vaccinati introdurre l'obbligo come per gli operatori sanitari non dovrebbe essere considerato un'eresia illiberale". Il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana con Macron: "Penso che noi saremo sicuramente favorevoli a una misura di questo genere. A Roma mi sembra che ci sia una riunione con il Garante della Privacy perché pare esistano problematiche di questo genere". Poi si corregge sul pass: "Io non ho detto che si debba incentivare il green pass. Ho detto che, laddove è stato previsto, siamo nelle condizioni di poterlo applicare perché la nostra campagna vaccinale sta andando molto bene. Tutto lì". E precisa: "Non è che io chieda l'utilizzo del green pass per andare al ristorante". 

L'obbligo di pass sanitario in altri Paesi europei:

Danimarca

Nell'aprile di quest'anno la Danimarca ha fatto partire la sua app 'Coronapas', che certifica se una persona ha avuto un risultato negativo del test anticovid nelle ultime 72 ore, la vaccinazione o una prova di precedente infezione. 

Austria

Anche in Austria per accedere a ristoranti, hotel e locali notturni è necessario esibire un test negativo o una prova di vaccinazione o guarigione da Covid. 

Lettonia 

In Lettonia solo i vaccinati possono partecipare agli eventi pubblici come concerti, cinema, spettacoli teatrali e nelle sale interne dei servizi di ristorazione possono accedere solo le persone vaccinate, guarite negli ultimi 6 mesi o con test negativo nelle ultime 24 ore, concesso a tutti i visitatori l'utilizzo di spazi esterni nei ristoranti. 

Cipro

A Cipro serve il 'SafePass', che si ottiene con un test negativo nelle 72 ore precedenti, almeno una dose di vaccino almeno tre settimane prima o la guarigione dal coronavirus nei sei mesi precedenti. Con il pass si può accedere ai centri commerciali, chiese, cinema, stabilimenti turistici, nelle sale interne dei luoghi di ristorazione e per partecipare a eventi in luoghi chiusi. 

Lussemburgo

In Lussembrurgo si chiama  'CovidCheck', e consente di liberarsi delle restrizioni sanitarie in vigore per esercizi commerciali, palestre, ma così gli organizzatori di eventi possono decidere se partecipare o meno. 

Germania 

In Germania le regole sono differenti tra i diversi Land. In alcuni i ristoratori possono richiedere il pass per entrare nei locali. 

Portogallo

Da sabato in Portogallo entra in vigore una nuova misura che prevede per coloro che desiderano cenare al chiuso in 60 comuni con alti tassi di infezioni l'obbligo di presentare un certificato di vaccinazione, un test negativo o una prova di guarigione. 

Irlanda

Il governo dell'Irlanda ha dato l'ok al piano per consentire la riapertura di pub, caffè, ristoranti e altri locali entro la fine del mese. ma deciderà il Parlamento se autorizzare solo ai vaccinati e guariti queste attività.

Grecia

Da venerdì fino alla fine di agosto in Grecia solo le persone vaccinate potranno entrare in luoghi chiusi come centri di intrattenimento, bar, cinema e teatri.