La variante Delta si diffonde: torna il coprifuoco in Spagna. Oms: "Cautela nei viaggi"

Secondo l'Oms la mutazione ormai è presente in 111 Paesi e cresce al ritmo del +20% in Europa. Nel Regno Unito oltre 42mila contagi in un giorno. Brasile focolaio mondiale

Oggi stop alle mascherine in Inghilterra

Oggi stop alle mascherine in Inghilterra

Roma, 14 luglio 2021 - La temuta variante Delta del Covid si diffonde sempre più: secondo l'Oms sono ormai 111 i Paesi, territori o aree che hanno rilevato la presenza del mutante identificato per la prima volta in India, 15 in più rispetto alla settimana scorsa. In Italia la Delta galoppa: ha già superato la variante Alfa. L'Oms elenca una serie di dati preoccupanti e invita alla "cautela" nei viaggi, mentre l'Ecdc prevede che entro agosto ci sarà il 90% dei contagi con questa mutazione. Ma vediamo la mappa delle zone più a rischio, dalla Spagna alla Francia, dal Brasile a Israele alla Gran Bretagna, dove oggi si contano oltre 32mila nuovi contagi.

Oms: "In arrivo varianti più pericolose"

Italia, green pass per trasporti e sport: quando servirà. Il governo accelera

Covid, italiani bloccati all'estero in vacanza: cosa fare

Sommario:

Variante Delta: i sintomi. dopo quanto compaiono

Il bollettino del 14 luglio in Italia

Green pass: la mappa delle regole in Europa

Italia: Delta supera Alfa

La variante Delta ha superato l'Alfa nella diffusione in Italia ed è attualmente presente nel 42% delle sequenze pubblicate nella banca dati internazionale Gisaid, contro il 41% della variante Alfa. Lo indica l'analisi di 2.377 sequenze depositate nella banca fra il 14 giugno e il 14 luglio, fatta per l'Ansa dal centro Ceinge-Biotecnologie avanzate. La ricerca, condotta da Angelo Boccia e Rossella Tufano, del gruppo di Bioinformatica del Ceinge-Biotecnologie avanzate coordinato da Giovanni Paolella, "si basa solo sulle sequenze pubblicate in Gisaid, che inevitabilmente - rilevano i ricercatori - non possono rappresentare l'esatta diffusione del virus sul territorio". 

Oms: cautela nei viaggi

L'agenzia Onu per la salute prevede che la presenza della variante Delta "continuerà ad aumentare, e che diventerà la variante dominante a livello globale nei prossimi mesi" e giudica "probabile che la maggiore trasmissibilità associata a questa variante si traduca in aumento dell'incidenza dei casi Covid e maggiore pressione sui sistemi sanitari, in particolare in contesti di bassa copertura vaccinale".  Da qui un monito sulla cautela necessaria negli spostamenti in tempi di vacanze: "Mentre i Paesi riprendono gradualmente i viaggi internazionali non essenziali - fa notare l'Oms - l'introduzione di misure di mitigazione del rischio per ridurre l'esportazione, l'importazione e la trasmissione successiva di Sars-CoV-2 associate ai viaggi dovrebbe basarsi su valutazioni approfondite condotte in modo sistematico".

Le varianti più diffuse

La più diffusa resta la variante Alfa (178 Paesi), seguita da Beta (123 Paesi) e da Delta (che si avvicina a grandi passi. Infine 75 Paesi (3 nuovi) hanno segnalato casi della variante Gamma, rilevata in origine in Brasile. Ma al di là delle varianti, i contagi continuano a crescere (sempre dati Oms): l'aumento dei nuovi casi è a livello globale del 10% rispetto alla settimana precedente, mentre è del 20% nella regione europea, dove i casi sono "in costante aumento" e questa settimana ne sono stati segnalati oltre 653mila. E dopo un calo costante che si è mantenuto per 9 settimane consecutive, aumenta anche il numero di morti settimanali di Covid: si parla di un +3% negli ultimi 7 giorni rispetto ai precedenti, con oltre 55mila decessi segnalati.

Ecdc: entro agosto Delta al 90%

Nell'ultimo rapporto, l'Ema e l'Ecdc scrivono: "La variante Delta si sta diffondendo rapidamente in Europa e potrebbe seriamente ostacolare gli sforzi per controllare la pandemia. L'evidenza suggerisce che è tra il 40% e il 60% in più di trasmissibilità rispetto alla precedente variante Alpha che è stata la prima variante importante nell'Ue. Inoltre, la variante Delta può essere associata a un rischio più elevato di ospedalizzazione". L'Ecdc stima che entro la fine di agosto la variante Delta rappresenterà il 90% di tutti i virus Sars-Cov-2 che circolano nell'Ue. "Ciò rende essenziale per i Paesi accelerare i programmi di vaccinazione, compresa la somministrazione di seconde dosi ove raccomandato, e colmare le lacune immunitarie e le opportunita' per l'ulteriore emergere di varianti, il prima possibile", scrivono le due agenzie europee. 

Come ottenere il Green pass e cosa fare se non arriva

Spagna: torna il coprifuoco

Con la brusca impennata dei contagi nelle ultime due settimane - oggi è stata superata la soglia dei quattro milioni di casi di positività al coronavirus - non poche regioni spagnole stanno pensando al ritorno del coprifuoco notturno, almeno nelle zone a maggior rischio.  La Cantabria lo ha già imposto a 53 comuni, mentre il governo catalano sta valutando di reintrodurlo a Barcellona; tuttavia sulle decisioni delle autorità regionali pesa il parere della magistratura, che in passato ha dato opinioni discordi su questo genere di misure. Di fatto, il coprifuoco fa parte dei provvedimenti possibili con lo stato di emergenza, che è adottabile solo dal governo nazionale (come è accaduto all'epoca del lockdown); le singole Comunità autonome in teoria non ne hanno la potestà, o quanto meno le loro decisioni sono passibili di ricorso in tribunale.  Mentre la Corte Costituzionale discute la questione (senza al momento che vi sia un consenso fra i giudici) la regione di Castilla-La Mancha ha deciso per ora di rinunciare alla richiesta di coprifuoco su raccomandazione dei propri servizi giuridici, e altrettanto ha fatto Madrid.

La quinta ondata della pandemia di coronavirus continua a colpire duramente la Catalogna, dove degli 800.000 catalani che sono già stati contagiati, 100.000 sono stati registrati nelle ultime tre settimane, in coincidenza con la festa di Sant Joan, dell'inizio dell'estate e dell'apertura della vita notturna. Lo riporta il quotidiano catalano La Vanguardia, sottolineando che continuano ad aumentare i pazienti covid negli ospedali e nelle terapie intensive, mentre nelle ultime 24 ore ci sono stati sei morti per Covid nella regione

Variante Delta e obbligo vaccino: cosa fanno gli Stati europei

Francia: continua la corsa al vaccino

Dopo gli annunci dell'altro ieri sera del presidente Emmanuel Macron sull'estensione dell'obbligo di green pass a bar, ristoranti, trasporti, continua la corsa sfrenata dei francesi al vaccino. Secondo quanto scrive LCI, sono circa 2 milioni le prenotazioni fatte dall'altro ieri sera, di cui 1,7 milioni sulla piattaforma Doctolib oltre 150.000 su Maiia e 100.000 su Keldoc. Intanto, secondo un sondaggio Odoxa per Le Figaro, il 61% dei francesi appoggia le misure annunciate da Macron per scongiurare il rischio di una quarta ondata legata alla variante Delta.

Gran Bretagna

Sono stati registrati nelle ultime 24 ore nel Regno Unito 42.302 nuovi casi di Covid e altri 49 decessi, il numero più alto di nuovi contagi dallo scorso 15 gennaio, quando i casi registrati erano stati 55.761. Ieri c'erano stati 36.660 nuovi contagi e 50 morti.

Austria: contagi triplicati

L'Austria ha visto triplicarsi il numero dei nuovi contagi, 332 tra venerdì e sabato contro gli appena 107 della settimana precedente. I numeri spaventano anche in Olanda, che sta pagando duramente le riaperture volute dal governo a fine giugno, per le quali il premier Mark Rutte ha chiesto scusa alla popolazione, facendo marcia indietro e chiudendo nightclub e discoteche. Le infezioni nei Paesi Bassi sono infatti cresciute del 500% nell'ultima settimana e hanno portato il tasso di positività al 13,4%, trainate dalla variante Delta.

Russia: 786 morti

La Russia ha registrato nelle ultime 24 ore 786 decessi per coronavirus, il dato giornaliero più alto dall'inizio della pandemia. 

Sydney, s'allunga il confino

I cinque milioni di abitanti di Sydney dovranno restare confinati a causa dell'epidemia di coronavirus per ancora per "almeno" due settimane, ha annunciato oggi il primo ministro del Nuovo Galles del Sud, Gladys Berejiklian. Il focolaio epidemico dovuto alla variante Delta continua infatti a diffondersi nella metropoli nonostante il confinamento imposto nella prima città australiana, con 97 nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore. 

Brasile focolaio mondiale

Ieri il Brasile ha registrato 1.605 decessi e 45.022 nuovi casi di Covid-19, per un totale ormai giunto a 535.838 vittime e 19.151.993 contagi accertati dall'inizio della pandemia. I numeri della giornata mantengono al ribasso il trend delle medie mobili di decessi e casi, con rispettivamente 1.278 decessi e 42.425 contagi. Il tasso di mortalità rimane al 2,8% ed è pari a 255 fatalità ogni 100mila abitanti. Resta il fatto che l'immenso paese sudamericano sia tornato a essere il focolaio mondiale dell'epidemia anche a causa dell'ancora insufficiente copertura vaccinale della popolazione.  A preoccupare sempre di più le autorità federali e locali è l'avanzare della variante Delta da un capo all'altro della nazione: il governatore di Rio, Claudio Castro, ha annunciato l'autorizzazione per i 92 comuni dello stato sotto la sua amministrazione di anticipare la seconda dose del vaccino di AstraZeneca da 12 a otto settimane. Pur riconoscendo con anticipo la riduzione dell'efficacia dell'immunizzante, il governo ritiene che la minaccia di assistere a un drammatico incremento nella diffusione della Delta (che viene fermata solo con due dosi) sia motivo sufficiente per la decisione. 

Israele: mascherine al chiuso e no viaggi

La variante Delta si sta diffondendo con grande rapidità "in tutto il mondo ed anche in Israelè", mentre gli israeliani "non hanno ancora compreso che si tratta di un evento reale anche per loro". Questo il quadro della situazione fornito oggi dal premier Naftali Bennett. In precedenza il ministero della sanità aveva riferito che ieri si sono avuti 754 contagi. Il numero dei malati è così salito a oltre 5.000 di cui 90 sono ricoverati in ospedali e 53 versano in condizioni gravi. Bennett ha aggiunto che per le prossime settimane è ancora possibile evitare la imposizione di lockdown locali, a condizione che gli israeliani mantengano mascherine negli ambienti chiusi, continuino nelle vaccinazioni, rispettino il distanziamento sociale e possibilmente rinuncino a viaggi all'estero. Il governo, ha aggiunto, è intanto impegnato a compiere tamponi a tappeto nelle case per anziani, a procurarsi nuove scorte di vaccini, ad accrescere i controlli sui passeggeri in arrivo all'aeroporto di Tel Aviv e a vietare partenze verso Paesi più a rischio. Si esamina inoltre la introduzione di tamponi che possono essere condotti in casa. 

Tunisia: mortalità record

La Tunisia ha oggi il più alto tasso di mortalità da covid dell'intero continente africano e dell'intero mondo arabo, ha detto in un'intervista a France Presse Yves Souteyrand, rappresentante dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in Tunisia. Descrivendo il tasso di incidenza come "molto preoccupante" Souteyrand ha aggiunto che tutti gli indicatori critici sono allarmanti ma la risposta governativa e sociale è ancora troppo blanda: "Non c'era abbastanza preoccupazione pubblica per l'epidemia" ha detto sottolineando la rapida diffusione della variante Delta nel paese. "La Tunisia va aiutata, in particolare nella campagna vaccinale" ha specificato. I decessi, nella sola giornata di ieri, sono stati 106 (in totale dall'inizio della pandemia 16494) su oltre 502000 contagiati. 

Giacarta: metà ha il Covid

A Giacarta, capitale dell'Indonesia, circa la metà della popolazione ha contratto il Covid-19. Il che significa i contagi reali sarebbero 12 volte superiori a quelli ufficiali dichiarati dalle autorità, dato che nel sangue di 4,7 milioni di persone sono stati individuati gli anticorpi. La capitale dell'Indonesia ha una popolazione di 10,6 milioni di persone secondo stime governative, il che significa che il 44,5% della popolazione di Giakarta ha sviluppato gli anticorpi. Secondo il ministero della Sanità di Giakarta, la capitale indonesiana aveva registrato più di 382mila casi di Covid-19 il 31 marzo, quando si è conclusa l'indagine. Ieri quel numero era salito a 689.243, mentre oggi si sono registrati 54.517 nuovi casi. Mai così tanti da inizio pandemia.