Variante Covid sudafricana: oltre 100 casi in Gb. Dalla brasiliana all'inglese: è allarme

Nel Regno Unito tamponi a tappeto. Stati Uniti, l'esperto Usa: "La mutazione inglese colpirà come un uragano". Portogallo: boom di morti, situazione drammatica. Anche in Italia si mette in moto la caccia alle varianti

Covid, test in un laboratorio (Ansa)

Covid, test in un laboratorio (Ansa)

Londra, 1 febbraio 2021 - Cresce sempre pù la preoccupazione per le mutazioni del Coronavirus. E' allarme 'variante sudafricana' nel Regno Unito (già alle prese con l'aggressività della cosiddetta variante inglese del Covid). I casi di contagio sono saliti a 105: di questi 11 sono stati scoperti nel sud dell'Inghilterra e riguardano persone che non risultano aver viaggiato o avuto contatti recenti con viaggiatoria all'estero. Sono stati subito disposto tamponi specifici a tappeto nella stessa contea e nelle zone circostanti (Londra, Kent, Hertfordshire, Walsall). Il premier Boris Johnson, dallo Yorkshire, ha comunque rassicurato sui segnali d'efficacia dei vaccini "su tutte le varianti" stando agli ultimi dati.

Dagli Stati Uniti: variante inglese come un uragano

Timori anche Oltreoceano. La variante inglese, considerata particolarmente contagiosa, diventerà dominante negli Stati Uniti e colpirà gli americani "come un uragano": è l'avvertimento lanciato dall'epidemiologo Michael Osterholm, che è stato consulente di Joe Biden per la pandemia durante la transizione ed è direttore del Centro di ricerca sulle malattie infettive dell'Università del Minnesota. La prospettiva arriva mentre gli Stati Uniti sono arrivati a confermare 26.185.476 contagi e 441.319 decessi per complicanze, secondo dati della Johns Hopkins University. "L'aumento di casi che si avrà con questa nuova variante proveniente dall'Inghilterra si verificherà nelle prossime 6-14 settimane", ha dichiarato Osterholm alla Nbc. Il ricercatore ha quindi rivolto un appello all'amministrazione Biden, affinché possano essere vaccinate più persone possibili, perché ''l'uragano sta arrivando''. Il rischio è quello che ''avremo una situazione come non l'abbiamo ancora mai vista''.

Portogallo: boom di morti

Le varianti del Coronavirus, associata all'alleggerimento delle restrizioni durante il periodo natalizio, ha gettato il Portogallo in una situazione drammatica: si registrano nel mese di gennaio appena trascorso quasi la metà del totale dei decessi per Covid-19 dall'inizio della pandemia, mentre la prima ondata non aveva colpito in maniera troppo pesante. Si calcolano quindi 5.576 morti nel solo mese di gennaio, pari al 44,7% dei 12.482 decessi in totale dall'inizio della pandemia. Gli ospedali portoghesi sono al limite della loro capacità.

L'avvertimento di Boccia

In Italia il monito arriva dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia: ''L'errore che dobbiamo evitare è pensare che il Covid-19 sia ormai un ricordo o che non possa toccare noi o un nostro caro perché il virus non fa distinzione. Quello che sta succedendo in Portogallo in queste ore non è casuale - ha detto -, è un altro Paese europeo in ginocchio che ha bisogno d'aiuto e noi abbiamo il dovere di aiutarlo; la velocità con cui circolano le nuove varianti inglese e brasiliana ha messo in ginocchio il Portogallo, abbiamo visto scene drammatiche con centinaia di ambulanze in fila, immagini che il nostro Paese ha vissuto per alcuni giorni in molte città. Non possiamo abbassare la guardia''.

La ricerca delle varianti in Italia

E la macchina della caccia alle varianti si mette in moto anche in Italia. Dare priorità alla ricerca e alla gestione dei contatti di casi Covid sospetti/confermati da variante e identificare tempestivamente sia i contatti ad alto rischio (contatti stretti) che quelli a basso rischio: è quanto prevede la nuova circolare del ministero della Salute. Si indica inoltre di eseguire un test molecolare ai contatti (ad alto e basso rischio) il prima possibile dopo l'identificazione e al 14esimo giorno di quarantena, per un ulteriore rintraccio di contatti, "considerando la maggiore trasmissibilità delle varianti", e di "non interrompere la quarantena al decimo giorno". Inoltre l'isolamento virale delle varianti di SarsCov2 "deve essere effettuato nei laboratori P3 (livello di biosicurezza 3) per prevenire la diffusione accidentale di una variante attraverso l'esposizione in laboratorio" ed i laboratori devono aumentare la capacità di sequenziamento "sfruttando tutta la capacità di sequenziamento possibile da laboratori clinici, diagnostici, accademici e commerciali".