ArchiveVaiolo delle scimmie: cos'è e quali sono i sintomi. Nuovi casi in Spagna e Portogallo

Vaiolo delle scimmie: cos'è e quali sono i sintomi. Nuovi casi in Spagna e Portogallo

La malattia è rara in Europa e poco contagiosa tra umani. In corso l'indagine dell'Oms

(Ansa)

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Roma, 18 maggio 2022 - Decine di casi sospetti o confermati di vaiolo delle scimmie sono stati segnalati in Spagna e Portogallo, pochi giorni dopo quelli registrati in Gran Bretagna.  E le autorità di Madrid e Lisbona hanno fatto scattare l'allerta sanitaria nazionale. L'infezione è rara in Europa, perciò l'Organizzazione mondiale della salute (Oms), con la collaborazione di Londra, sta indagando sui primi casi riscontrati nel Regno Unito. Per ora non ci sono notizie di contagiati in Italia

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Che cos'è e come si riconosce?

I sintomi più comuni della malattia, causata da un virus appartenente alla famiglia degli orthopoxvirus, sono febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, gonfiore alle ghiandole linfatiche, brividi, stanchezza, oltre ad eruzioni cutanee sul volto e altre parti del corpo, simili a quelle di altre malattie esentamiche. Il periodo di incubazione è 6-13 giorni, ma può variare da 5 a 21 giorni. Il vaiolo delle scimmie può uccidere fino a un paziente su dieci contagiati, ma non si diffonde facilmente tra le persone. Viene trasmesso tramite gocce di saliva nel respiro durante il contatto prolungato faccia a faccia o attraverso fluidi corporei. Non esistono cure, ma in genere è una malattia che si autorisolve, la maggior parte di chi la sviluppa guarisce entro poco settimane.

Il primo caso di vaiolo delle scimmie in un essere umano è stato registrato nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo e successivamente è stato rilevato in numerosi paesi dell'Africa centrale e occidentale. Il virus è diventato endemico in Nigeria e in Congo. Nel 2003 la malattia è stata rilevata negli Stati Uniti, con un focolaio in seguito all'importazione di roditori dall'Africa, mentre i primi casi nel Regno Unito risalgono al 2018, con tre persone contagiate dopo il ritorno di un uomo dalla Nigeria. 

I casi nel Regno Unito 

Dal 6 maggio in tutto sette casi sono stati identificati nel Regno Unito. Ad eccezione del primissimo caso - il paziente malato aveva viaggiato di recente in Nigeria - gli altri sono stati tutti contagiati in patria. Per ora tutti sono tutti uomini, prevalentemente omosessuali o bisessuali con rapporti saltuari, facendo temere una trasmissione all'interno della comunità. Tutti e sette sono risultati positivi al ceppo del virus dell'Africa occidentale, ritenuto più lieve rispetto ad altri. 

Allerta in Spagna e in Portogallo

In Portogallo ci sono più di 20 casi sospetti e 5 confermati, tutti nella regione di Lisbona. In Spagna i casi sospetti sono e per la conferma si attenda l'esito delle analisi. Le autorità spagnole e portoghesi hanno decretato l'allerta sanitaria nazionale, ma hanno assicurato che si tratta di una malattia rara, poco contagiosa tra umani. Secondo il quotidiano El Pais, analogamente a quanto è accaduto nel Regno Unito, anche in Spagna tutti i casi sospetti sono uomini.

Le raccomandazioni dell'Oms

L'Oms "non raccomanda alcuna restrizione per i viaggi e gli scambi commerciali con la Nigeria o il Regno Unito sulla base delle informazioni disponibili in questo momento", si legge in una nota. "Nel presente caso, la fonte dell'infezione è attualmente sconosciuta e non si può escludere il rischio di un'ulteriore trasmissione in Nigeria", ribadisce l'organizzazione. Importazioni di vaiolo delle scimmie da un Paese endemico sono state documentate in 8 occasioni precedenti. "Qualsiasi malattia durante il viaggio o al ritorno da un'area endemica deve essere segnalata a un operatore sanitario", invita l'Oms, che sottolinea anche "l'importanza dell'igiene delle mani". I sanitari che si occupano dei pazienti con vaiolo delle scimmie devono rispettare le precauzioni standard per il controllo delle infezioni da contatto e da droplet. Il tracciamento tempestivo dei contatti "è cruciale", indica infine l'agenzia.