Vaccino Covid, la Cina ammette: "I nostri sono poco efficaci"

Per risolvere il problema Pechino pensa a due strade: aggiustare il dosaggio o mischiare i vari sieri che usano diverse tecnologie come l'mRNA

L'arrivo di vaccini Sinovac in Tunisia (Ansa)

L'arrivo di vaccini Sinovac in Tunisia (Ansa)

Roma, 11 aprile 2021 - La Cina ammette per la prima volta la scarsa efficacia dei suoi vaccini contro il Covid-19. "Non hanno un tasso di protezione molto alto", ha spiegato in conferenza stampa Gao Fu, capo del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie. Parlando da Chengdu, come riporta l'Associated Press, Gao ha dichiarato che Pechino sta esaminando due strade per "risolvere il problema". Un'ipotesi sarebbe quella di aggiustare il dosaggio, l'intervallo tra le due dosi o aumentare il numero di dosi. La seconda opzione è invece quella di mischiare i vaccini che usano diverse tecnologie tra cui i sieri occidentali a mRNA, che la Cina non produce. 

Il capo del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie della Cina ha infatti invitato a "considerare i benefici che i vaccini a mRNA possono portare all'umanità". "Non dobbiamo ignorarli solo perché abbiamo già diversi vaccini", ha aggiunto Gao, che in passato aveva sollevato dubbi sulla sicurezza dei vaccini a mRNA. A dicembre, citato dall'agenzia Xinhua, aveva detto di non poter escludere effetti collaterali negativi di questa tipologia sperimentale di vaccini, usati sull'uomo per la prima volta. 

Efficacia di vaccini cinesi e il caso Cile

Finora nella Repubblica popolare cinese non è stato autorizzato l'uso di nessun vaccino straniero, Pechino ha invece distribuito centinaia di milioni di dosi dei suoi sieri in altri Paesi. Come ad esempio in Cile, che si trova in piena crisi di trasmissione del virus nonostante l'alto numero di persone vaccinate. "Colpa delle tante varianti ma anche di usato in maniera massiccia un vaccino cinese (il Sinovac) che non è proprio uno dei migliori al mondo", aveva spiegato ieri il virologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova.

Il tasso di efficacia del vaccino Sinovac nel prevenire contagi sintomatici da Covid-19 si attesta al 50,4% secondo i trial clinici effettuati in Brasile. Altri due vaccini della cinese Sinopharm dimostrano un'efficacia del 79,3 e del 72,5%, mentre il dato per il vaccino del colosso biofarmaceutico CanSino è del 65%. Per fare un paragone, il siero Pfizer/BionTech è efficace al 97%. 

Test clinici su nuovo vaccino cinese

Intanto la Sinopharm ha ricevuto l'approvazione dalle autorità per cominciare i test clinici su un nuovo vaccino. La nuova formulazione ricombinante contro il Coronavirus, sviluppata dal National Vaccine & Serum Institute, un centro di ricerca e sviluppo del CNBG, si basa sulle caratteristiche strutturali del dominio legante recettore (RBD) della proteina Spike del virus e fa uso dell'ingegneria genetica per replicare copie innocue di questa proteina allo scopo di indurre la creazione di anticorpi in grado di contrastare la malattia.

L'azienda ha reso noto che la tecnologia del vaccino ricombinante è pronta e adatta alla produzione su larga scala. Inoltre, la produzione non richiederà strutture con alti livelli di biosicurezza, poiché il processo non coinvolge virus vivi. Il siero è la terza preparazione contro il Covid realizzata dalla casa farmaceutica.