Venerdì 19 Aprile 2024

Utrecht, uomo spara sul tram: tre morti e 5 feriti. Arrestato

E' un 37enne di origini turche. S'indaga su cosa abbia scatenato l'aggressione: terrorismo o motivi familiari?. Per tutto il giorno stato di allerta. Tutti i precedenti del sospetto killer

Utrecht, il tram della sparatoria e nel riquadro il principale soapettato (Ansa)

Utrecht, il tram della sparatoria e nel riquadro il principale soapettato (Ansa)

L'Aia, 18 marzo 2019 - Almeno tre morti e cinque feriti, tre dei quali in modo grave. E' questo il bilancio di una sparatoria avvenuta a Utrecht in Olanda, questa mattina intorno alle 10.45. E dopo una caccia all'uomo durata oltre otto ore, il presunto responsabile dell'aggressione armata è stato arrestato nel tardo pomeriggio. Si tratta di Gokmen Tanis, un 37enne di origini turche con molti precedenti penali. Nel dare la notizia, il portavoce della polizia olandese non ha comunque precisato i motivi alla base del gesto, sui quali quindi resta l'incertezza: nelle ultime ore è spuntata la pista dei motivi familiari, oltre a quella terroristica. La polizia specifica che l'uomo è stato arrestato nel corso di un raid nella città vecchia

Da quanto è stato possibile ricostruire, l'uomo ha aperto il fuoco contro un tram colpendo alla cieca i passeggeri che si trovavano a bordo per poi darsi alla fuga. L'episodio è avvenuto in 24 Oktoberplein, nel quartiere di Kanaleneiland, a un incrocio molto trafficato della città, dove si trova una fermata del tram. Ma secondo quanto dichiarato dal capo dell'anti-terrorismo dell'Olanda, Pieter-Jaap Aalbersberg, colpi sarebbero stati esplosi "in diversi altri punti" della città.

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CACCIA ALL'UOMO - Immediatamente è scattata la caccia all'uomo, mentre la polizia ha diffuso la foto del principale sospettato su Twitter. "Se lo vedete, non avvicinatevi a lui e chiamate il numero 0800-6070", ha scritto la polizia in un tweet. Nel frattempo la polizia ha interrogato il fratello del sospettato.

GIALLO SUL MOVENTE - Si cerca di capire il motivo che ha spinto l'uomo a compiere il folle gesto. "Era stato arrestato alcuni anni fa per presunti legami con l'Isis e poi rilasciato", ha riferito un uomo d'affari turco alla Bbc turca, aggiungendo che Tanis era andato a combattere anche in Cecenia. La polizia di Utrecht, dal canto suo, non esclude possano esserci "nuovi attacchi" ed esorta tutti i cittadini a "restare in casa". Tuttavia, secondo l'agenzia statale turca Anadolu, Tanis avrebbe aperto il fuoco contro una persona per "motivi familiari" e poi colpito altri che cercavano di aiutarla. L'agenzia cita i familiari del killer.

I PRECEDENTI DEL KILLER - Il sospetto killer avrebbe numerosi precedenti penali. Secondo quanti riporta il sito della tv olandese Nos, sarebbe stato l'autore di una rapina a Best nel febbraio 2012, fermato per un tentato omicidio a dicembre 2013, avrebbe aperto il fuoco in un appartamento nel quartiere di Kanaleneiland a Utrecht a maggio 2014, avrebbe minacciato un agente a ottobre 2014, guidato in stato di ebbrezza a novembre 2014, distrutto una vetrina a Utrecht a ottobre 2015, fatto danni in una stazione di polizia a luglio 2017, e infine avrebbe commesso una violenza sessuale per la quale due settimane fa sarebbe comparso davanti ai giudici in Tribunale.

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IL PADRE -  "Non parlo con mio figlio da 11 anni - ha detto Mehmet Tanis, padre del killer, parlando con i media turchi - Non conosco la sua situazione psicologica". L'uomo, che vive in Turchia, spiega anche che Gokmen "in passato non aveva comportamenti aggressivi. Non so cosa sia successo. Ma se è stato lui, deve essere punito", ha concluso. 

I TESTIMONI - Il sindaco di Utrecht, Jan van Zanen, non ha escluso altri aggressori. E di più uomini in azione hanno parlato anche diversi testimoni intervistati dai media locali. Drammatico il racconto di uno dei presenti, citato dall'emittente Rtc Utrecht, che ha raccontato di aver visto una donna a terra. "Penso avesse 20-35 anni - ha raccontato - ho sentito tre spari. Quattro persone si sono dirette verso di lei per cercare di trascinarla via. Poi ci sono stati altri spari e l'hanno lasciata andare. Era un caos".

Un altro testimone conferma che l'assalitore aveva puntato una donna e racconta che poi ha colpito le persone che hanno cercato di difenderla. Inoltre, parlando con il quotidiano olandese Algemeen Dagblad e con Skynews, il testimone ha detto che "l'assalitore è uno del  quartiere, non credo abbia agito per terrorismo".

I SOSPETTI SUL TERRORISMO - Subito dopo la sparatoria sul posto è arrivata anche l'unità anti-terrorismo e tre elicotteri si sono levati in volo. In un tweet la polizia olandese ha fatto sapere di aver preso "in considerazione un possibile movente terroristico". Un'ipotesi che trova l'avallo anche dell'Nctv, l'agenzia nazionale per la sicurezza. "La sparatoria di Utrecht ha tutte le caratteristiche di un attacco terroristico", ha dichiarato. Questo prima che l'agenzia turca adombrasse i motivi familiari all'origine della sparatoria. 

Il primo ministro olandese Mark Rutte ha definito "preoccupante" la situazione a Utrecht e ha convocato il gabinetto di crisi. Per tutto il pomeriggio l'allerta nella provincia di Utrecht è stata innalzata al livello 5, cioè quello più alto. Chiuse le scuole, le università e le moschee, allerta anche negli aeroporti e in altri edifici sensibili nei Paesi Bassi. Dopo l'arresto del sospetto autore ovviamente le autorità olandesi hanno abbassato il livello di allerta terroristica da 5 a 4 per la provincia di Utrecht, riportando quindi tutto il territorio nazionale allo stesso livello di minaccia potenziale. 

IL RE E LA REGINA - Il re Guglielmo e la regina Maxima si sono detti "profondamente rattristati dal fatto che tre persone siano morte in un attacco a Utrecht e altre siano rimaste gravemente ferite" in un atto di "violenza assolutamente inaccettabile". In una nota pubblicato sul sito della famiglia reale, la coppia si dice "profondamente solidale con le vittime e le loro famiglie". 

ALLERTA E SOLIDARIETA' - "I nostri servizi sono in allerta e seguono da vicino la situazione a Utrecht", ha intanto scritto su Twitter il primo ministro del Belgio, Charles Michel, sottolineando la vicinanza con "i nostri amici olandesi". Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha espresso il suo sostegno alle famiglie delle vittime: "L'Europa deve essere unita contro la violenza e gli attacchi contro i nostri cittadini". Solidarietà e vicinanza è giunta anche dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker: "L'UE sta al fianco dell'Olanda e del suo popolo in questi momento difficili. I miei pensieri vanno ai feriti e alle loro famiglie".