Usa, nuovo video choc: giovane ispanico muore soffocato durante l'arresto

Il capo della polizia e tre agenti di Tucson hanno presentato le dimissioni. Il ragazzo chiedeva da bere e ripeteva di non riuscire a respirare, "I can't breathe", come Floyd

Tucson, un giovane ispanico è morto per soffocamento durante l'arresto

Tucson, un giovane ispanico è morto per soffocamento durante l'arresto

Tucson (Arizona), 25 giugno 2020 - Un nuovo caso Floyd è esploso negli Stati Uniti. Il video choc dell'arresto, e della morte, di un giovane ispanico disarmato, con le polemiche seguite, hanno spinto a presentare le dimissioni i tre agenti coinvolti e il capo della polizia in Arizona.

Il decesso di Carlos Ingram Lopez, 27 anni, è giunto per arresto cardiaco, dopo essere stato ammanettato e tenuto con il volto a terra per circa dodici minuti. In quei terribili momenti il ragazzo continuava a chiedere da bere, sia in inglese che in spagnolo, e come George Floyd, ripeteva di non riuscire a respirare, "I can't breathe".

Il video, ripreso con la body camera di un agente, è stato diffuso dalla polizia ad oltre due mesi dall'episodio. Nel filmato i poliziotti inseguono Lopez fin dentro una casa, poi lo ammanettano tenendolo con il viso a terra. I tre agenti erano stati chiamati in seguito alla segnalazione di un uomo in evidente stato di alterazione, che svestito tentando di nascondersi dietro un'auto in un garage. Uno dei poliziotti minaccia Lopez con una pistola taser, ma l'uomo non oppone resistenza. 

L'autopsia sulla morte ha rilevato come causa del decesso una combinazione del blocco a terra in posizione prona, con un cappuccio anti sputo, e l'arresto cardiaco dovuto anche a una intossicazione di cocaina. 

A quel punto i tre agenti, Samuel Routledge, Ryan StarbuckJonathan Jackson, due bianchi e uno afroamericano, hanno tentato di salvarlo con il massaggio cardiaco, e iniettandogli anche del Narcan, sostanza usata per rianimare persone in overdose, ma non è servito. Il capo della polizia di Tucson, Chris Magnus, ha difeso i suoi uomini dicendo che non hanno usato la stretta al collo (chokehold), ma ha ammesso che hanno violato le linee guida tenendo l'arrestato in posizione prona per 12 minuti.

Indignata la sindaca di Tucson, Regina Romero, la prima latina a guidare una città largamente ispanica: "Profondamente turbata e indignata".

Parte del video dell'arresto