Mercoledì 21 Maggio 2025
REDAZIONE ESTERI

Usa-Iran, colloqui sul nucleare oggi a Roma. Il secondo round tra l'inviato Usa Witkoff e il ministro Araghchi

Dal suo ritorno alla Casa Bianca Trump ha ripreso la sua politica di "massima pressione" contro l'Iran, fino a minacciare bombardamenti. Teheran: “Puntiamo a un accordo equilibrato, non una resa"

Prevista la presenza di Witkoff, Araghchi e il mediatore omanita

Prevista la presenza di Witkoff, Araghchi e il mediatore omanita

Roma, 19 aprile 2025 - E’ iniziato a Roma il secondo round tra Iran e Stati Uniti sul nucleare di Teheran. A una settimana dal primo incontro, descritto come "costruttivo" da entrambe le parti, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e l'inviato Usa per il Medio Oriente Steve Witkoff, con la mediazione dell'Oman, come nei precedenti svoltisi a Muscat, torneranno parlare di centrali nucleari e di arricchimento dell’uranio.

E' il secondo incontro da quando gli Stati Uniti si sono ritirati nel 2018 dall'accordo internazionale che regola il programma nucleare iraniano, in cambio della revoca delle sanzioni imposte all'Iran, per volontà dello stesso presidente Trump, allora al primo mandato.

Dal suo ritorno alla Casa Bianca Trump ha ripreso la sua politica di "massima pressione" contro l'Iran, con il quale Washington non ha relazioni diplomatiche dal 1980. A marzo l'invito a negoziare un nuovo accordo, dietro la minaccia di bombardamenti. Anche se giovedì Trump ha dichiarato di non avere "alcuna fretta" di ricorrere all'opzione militare.

"Penso che l'Iran voglia parlare" ha affermato il tycoon. Ma ieri Araghchi ha espresso i suoi "seri dubbi" sulle intenzioni degli Stati Uniti, affermando però "parteciperemo comunque ai negoziati di sabato". Anche la Guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha espresso scetticismo circa il loro esito.

In un post Ali Shamkhani, consigliere politico della Guida Suprema ha sottolineato che l'Iran punta a raggiungere "un accordo equilibrato, non una resa" con gli Stati Uniti a Roma. La delegazione iraniana "ha la piena autorità per perseguire un accordo globale basato su nove principi: serietà, garanzie, equilibrio, revoca delle sanzioni (non il modello Libia/Emirati Arabi Uniti), contenere gli aggressori come (Israele), prevenzione delle minacce, rapidità e facilitazione degli investimenti".

Araghchi, prima dell’incontro, ha visto il ministro Antonio Tajani e il direttore generale dell'Aiea Rafael Grossi, riporta in una nota la Farnesina. Il ministro Tajani ha espresso l'auspicio che tali colloqui possano imprimere una decisa accelerazione ai contatti tra l'amministrazione statunitense e il governo iraniano per l'individuazione di una soluzione diplomatica, e ha confermato la disponibilità italiana ad agevolare il prosieguo dei colloqui anche per le sessioni a livello tecnico.

Dopo l'incontro di Roma Araghchi volerà a Pechino. Lo ha annunciato lo stesso Araghchi che, prima di venire a Roma, era stato a Mosca dove aveva incontrato il leader del Cremlino Vladimir Putin e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov.