Lunedì 22 Aprile 2024

Usa, il 'ciclone bomba' provoca almeno 19 morti

Continua l'emergenza glaciale. Il servizio nazionale meteo: attenti all'ipotermia VIDEO Times Square sotto la neve Eleanor mette in ginocchio l'Europa

New York, gelo, neve e vento: è il ciclone bomba (Ansa)

New York, gelo, neve e vento: è il ciclone bomba (Ansa)

Washington, 5 gennaio 2018 - Almeno 19 morti, scuole e uffici pubblici chiusi, quasi 5mila voli a terra, migliaia di persone lasciati senza luce elettrica e riscaldamento: sono gli effetti del 'ciclone bomba', come i meteorologi hanno ribattezzato l'evento che ha di fatto congelato la vita sulla costa orientale degli Stati Uniti e che ha anche congelato le conduttore alle raffinerie, facendo schizzare verso l'alto il costo del petrolio. E secondo alcuni il peggio deve ancora venire: perché stanotte e sabato la temperatura, a sentire il sindaco di New York, Bill de Blasio, potrebbe scendere a -20 gradi sotto lo zero e, in queste condizioni, con il vento gelido che non dà tregua, "il sale versato sulle strade serve a poco".

Sono almeno 19 le vittime già segnalate (ma il bilancio potrebbe aumentare), per lo più a causa degli incidenti stradali. Un corpo è stato ritrovato sulle rive del lago Winnebago, nel Wisconsin. Un uomo è morto assiderato nel suo camper nel Kentucky. E ancora, due uomini sono finiti fuori strada con l'auto a causa del ghiaccio, un 75enne è stato ferito mortalmente da uno spazzaneve e una bimba morta scivolando sul vialetto di casa.

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 C'è anche chi si diverse e fa snowboard a Central Park, ma il gelo non ha risparmiato neppure la Florida dove ha nevicato e alcune iguane, congelate, sono cadute dagli alberi. Neve persino sulla Carolina del Sud: non accadeva dal 1989. 

Il servizio nazionale meteo statunitense punta molto sulla prevenzione dall'ipotermia:

 

 

Usa, il ciclone bomba visto dal satellite (Ansa)

Migliora la situazione per quanto riguarda l'energia elettrica: le case o aziende che non hanno luce sono passate da 80.000 a 20.000. In totale sono stati quasi 5.000 i voli cancellati negli Stati Uniti da giovedì per il maltempo, per lo più negli aeroporti di New York e Boston.

Alle 7 del mattino (le 13 in Italia) sono ripresi i voli dall'aeroporto Jfk di New York. Si vola pure al La Guardia, ma con molti ritardi e cancellazioni. Per quanto riguarda i collegamenti con l'Italia, ci sono stati tre voli annullati e 11 in ritardo nei collegamenti con Malpensa, 26 in ritardo per Fiumicino con Roma.

Nel Maine e nel New Jersey tutti gli uffici pubblici resteranno chiusi. Anche se per i meteorologi è la tempesta più potente mai osservata sulla costa orientale, gran parte del ciclone è rimasta di fatto nell'Oceano Atlantico mentre sferzava gli Stati costieri. Il risultato è che dalla Virginia al New Hamsphire la tempesta ha scaricato fino a 30 centimetri di neve, oltre a raffiche di vento gelido e inondazioni sulla costa. E il peggio deve ancora venire: secondo le previsioni, a New York, la tempesta sara' seguita da un gelo cosi' profondo che le strade rimarranno coperte da uno strato di neve e ghiaccio per giorni.

"Incoraggio davvero tutti a starsene a casa", ha consigliato un amministratore comunale, Kathryn Garcia. Le temperature gelide rimarranno fino a sabato e miglioreranno solo lievemente domenica.

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