Usa, 'ciclone bomba' con bufere di neve. Stop a 27mila voli, caos JFK a New York

Emergenza dalla parte settentrionale della Florida fino al Maine. E il peggio deve ancora arrivare: si potrebbero toccare i -20 gradi. Quasi 70mila case e negozi senza luce: 27mila voli a terra VIDEO Times Square sotto la neve Eleanor mette in ginocchio l'Europa

Ecco il ciclone bomba: la tempesta sugli Stati Uniti (foto Ansa)

Ecco il ciclone bomba: la tempesta sugli Stati Uniti (foto Ansa)

New York, 4 gennaio 2018 - Mentre Eleanor travolge mezza Europa, una tempesta chiamata 'ciclone bomba' sta colpendo in queste ore il nord est degli Usa con neve, vento e temperature glaciali. Dal punto di vista meteorologico, si sta verificando quella che Oltreoceano viene chiamata 'bombogenesis': capita quando un ciclone si intesifica a causa di un improvviso e rapido calo della pressione al centro della tempesta stessa. Grossi i disagi per chi viaggia, specie in aereo: in totale sono 27.000 i voli annullati oggi. 

VOLI CANCELLATI - A New York si è fermato l'aeroporto internazionale JFK: solo qui i voli cancellati sono 3.300. E la chiusura potrebbe continuare anche domani per la neve ma soprattutto a causa dei fortissimi venti che rendono pericolosissimo atterrare. All'altro scalo, 'La Guardia', i voli rimasti a terra sono il 90%. Attività fortemente limitata anche al 'Newark Liberty' in New Jersey mentre American Airlines ha sospeso le partenze da Boston oggi. Non va meglio sul fronte ferrovie: a causa del maltempo sono deragliate tre carrozze del treno Amtrak sulla rotta da Miami a New York. L'incidente è avvenuto a Savannah, in Georgia: tra i 300 passeggeri non è stato segnalato nessun ferito.

SCUOLE CHIUSE - Nella metropoli e in altre città vicine le scuole sono rimaste chiuse. Oltre 67.000 case ed esercizi commerciali sono senza elettricità.

LE AREE COINVOLTE DALLA TEMPESTA - La costa orientale degli Stati Uniti, già alle prese da 10 giorni con un gelo polare, è dunque al centro di una nuova emergenza. A cominciare dalla parte settentrionale della Florida per risalire fino al Maine, l'equivalente invernale di un uragano desta molta preoccupazione: potrebbe essere il più forte in decenni a colpire in questo periodo dell'anno il New England, regione che comprende gli Stati di Maine, Vermont, New Hampshire, Massachusetts, Connecticut e Rhode Island. Il pericolo non è soltanto costituito dalla neve, ma anche dai forti venti e dalle temperature gelide. In alcune parti di Long Island la visibilità è prossima allo zero. Secondo gli esperti, tuttavia, il peggio potrebbe arrivare domani e sabato, quando le temperature potrebbero toccare sino quasi a -20 gradi centigradi. Alcune previsioni parlano di temperature pari a -16 gradi per sabato a New York City. Nella metropoli Usa un manto di neve di alcuni centrimetri già ricopre le strade: attesi venti fino a 80 km all'ora. 

E il National Weather Service, il servizio meteorologico nazionale, ha lanciato l'allarme anche per possibili allagamenti lungo la costa orientale degli Usa.

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