Martedì 23 Aprile 2024

Ucraina, il Congresso a Obama: "Inviare armi letali a Kiev"

La risoluzione è passata con una vasta maggioranza bipartisan. Ora il presidente dovrà scegliere

Il presidente Barack Obama (Olycom)

Il presidente Barack Obama (Olycom)

Washington, 24 marzo 2015 - Con una vasta maggioranza il Congresso americano ha chiesto al presidente Barack Obama d'inviare armi letali all'Ucraina, perché il Paese ex sovietico possa "proteggere la propria sovranità" e combattere i ribelli filo-russi nell'ambito della guerra civile in corso nel Donbass. Con 348 voti favorevoli e 48 contrari la Camera dei rappresentanti ha approvato una risoluzione favorevole a fornire armi Usa alle forze di Kiev: tema su cui il Congresso americano si mostra compatto in maniera largamente bipartisan. La risoluzione non è comunque vincolante per il presidente Barack Obama cui spetta l'ultima parola. 

Inoltre il mese prossimo quasi 300 paracadutisti americani inizieranno la formazione di soldati della Guardia nazionale ucraina, nella città occidentale di Yavoriv. Il colonnello Steven Warren, uno dei portavoce del Pentagono, ha detto che l'addestramento, originariamente previsto per la metà di marzo, sarà spostato ad aprile. "Mentre continuiamo a credere che non vi sia alcuna soluzione militare a questa crisi, l'Ucraina ha il diritto di difendersi", ha detto Eileen Lainez, portavoce del dipartimento della Difesa. L'assistenza alla formazione "fa parte dei nostri sforzi per contribuire a sostenere le operazioni di difesa e sicurezza interna dell'Ucraina", ha spiegato Lainez. La scorsa settimana Washington ha annunciato l'invio di oltre 75 milioni di dollari in veicoli blindati Humvees, radar anti-mortaio, dispositivi per la visione notturna e altre apparecchiature difensive "non letali". Questo mentre, nonostante l'accordo firmato il mese scorso a Minsk che prevede un cessate-il-fuoco, in alcune aree del Paese continuano i combattimenti tra il governo centrale e i separatisti filorussi.

"Gli Stati uniti stanno spingendo Kiev verso una soluzione militare del conflitto in Ucraina orientale" aveva affermato ieri il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, dopo l'approvazione da parte del parlamento ucraino di una legge speciale sull'autogoverno della regione del Donbas, l'area di conflitto. "Dal momento che Washington si congratula per la mossa che mina gli accordidi Minsk, si può solo concludere che Washington sta spingendo Kiev verso una soluzione militare del problema". La dichiarazione di Lavrov riprende una telefonata intercorsa tra il vicepresidente Usa Joe Biden e il presidente ucraino Petro Poroshenko, nella quale il numero due Usa si congratulava della legge approvata dalla Rada.