Guerra Ucraina, le notizie. Bombe sui rifugi a Mariupol, "donne incinte sotto le macerie"

Nella città martire colpiti teatro e piscina. Zelensky al Congresso Usa: "11 settembre da tre settimane". Biden: "Putin criminale di guerra". La replica: "Imperdonabile retorica". Colloquio 'telematico' tra Papa Francesco e Kirill. A Chernihiv uccise 13 persone in fila per il pane. Armata russa in stallo: controffensiva ucraina. Bozza di pace in 15 punti pubblicata dal FT. Ma Kiev: "Sono solo le richieste della Russia"

Roma, 16 marzo 2022 - Ucraina, ventunesimo giorno di guerra. Ancora bombe e diplomazia. Continua il martirio di Mariupol. Le autorità hanno denunciato un "deliberato e cinico" attacco russo contro un teatro cittadino, rifugio per oltre un migliaio di sfollati, la cui sorte è sconosciuta dal momento che gli intensi bombardamenti impediscono l’intervento dei soccorritori. Il teatro-rifugio era “il più grande nel centro della città”, denuncia il consiglio comunale. Che attraverso il suo profilo Telegram ha pubblicato il video di un edificio in macerie. Le forze russe ”hanno deliberatamente e cinicamente distrutto il teatro Drama nel cuore della città di Mariupol. L’aereo ha lanciato una bomba su un edificio dove centinaia di pacifici residenti di Mariupol si stavano nascondendo”, ha scritto il Consiglio comunale.  Il ministero della Difesa russo ha negato qualsiasi responsabilità, sostenendo che sia stato fatto saltare in aria dal battaglione nazionalista ucraino Azov. 

Teatro d'arte drammatica bombardato a Mariupol (Ansa/Twitter)
Teatro d'arte drammatica bombardato a Mariupol (Ansa/Twitter)

I russi avrebbero lanciato un attacco aereo anche sul centro sportivo Neptun, utilizzato come rifugio per donne incinte e madri con bambini piccoli. Secondo quanto scrive su Telegram, rilanciando le informazioni di Ukrinform, il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. "Stanno cercando di distruggere fisicamente i residenti di Mariupol, che sono stati a lungo un simbolo della nostra resistenza". 

Sommario

Zelensky, le trattative, il Papa

Sul fronte delle trattative, dopo una fragile apertura a un compromesso del ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, basata soprattutto sulla neutralità dell'Ucraina, è arrivato il no del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il capo della resistenza di Kiev ha rifiutato l'idea di un modello austriaco o svedese di neutralità e ha ribadito che il suo Paese vuole garanzie di sicurezza "assoluta" (con Paesi garanti pronti a intervenire). Poi intervenendo al Congresso Usa, accolto da una standing ovation, ha paragonato l'attacco russo a Pearl Harbor e all'11 settembre "noi lo viviamo da tre settimane". 

Biden definisce Putin "criminale di guerra" e annuncia altri 800 milioni di aiuti a Kiev, anche droni e armi antiaeree. Il presidente Usa: "Sta infliggendo devastazione e orrore, bombardando appartamenti e reparti di maternità. Queste sono atrocità, un oltraggio per il mondo". Mosca reagisce e definisce "imperdonabile la retorica" del capo della Casa Bianca: "Le sue bombe hanno ucciso centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo".

Intanto il Financial Times ha dato notizia di una bozza d'accordo in 15 punti, che include la rinuncia dell'Ucraina alla Nato e la promessa di non ospitare basi militari straniere o armi, in cambio di protezione da Usa, Gb e Turchia. Ma è la posizione russa, non quella ucraina, ha affermato oggi Mikhailo Podolyak, consigliere presidenziale e negoziatore ucraino, con un tweet. “In breve. FT ha pubblicato una bozza, che rappresenta le richieste della parte russa. Nulla di più”, ha scritto Podoyak. “La parte ucraina - ha continuato - ha le sue proprie posizioni, la sola cosa che confermiamo a questo punto è un cessate il fuoco, il ritiro delle truppe russe e garanzie di sicurezza da diversi paesi” come richieste. 

E si è svolto per via telematica nel pomeriggio un colloquio tra "Papa Francesco e Sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Russia”. Lo ha affermato, rispondendo alle domande dei giornalisti, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.  “Il colloquio ha avuto al suo centro la guerra in Ucraina e il ruolo dei cristiani e dei loro pastori nel fare di tutto perché prevalga la pace”, ha riferito il portavoce vaticano.

Mosca, stop alla Bbc

Ma la guerra si combatte anche sul fronte dell'informazione. Bloccato in Russia il sito web della Bbc. Lo ha annunciato su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, sottolineando che il provvedimento è “solo l’inizio delle azioni di risposta alla guerra dell’informazione scatenata dall’Occidente”. In precedenza l’ente regolatorio russo per i media Roskomnadzor ha bloccato una dozzina di siti, fra cui quello di Bellingcat, noto per le indagini giornalistiche sull’avvelenamento con il novichok del dissidente russo Alexei Navalny, dell’ex spia russa Sergei Skripal e sull’abbattimento del volo Mh17 al confine fra Russia e Ucraina. Fra gli altri siti bloccati, riferisce Moscow Times, anche un sito israeliano in lingua russa e alcuni media locali e regionali come Permdaily.ru. 

Zelensky parla al congresso Usa collegato da Kiev
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Guerra, cosa succede

La Flotta russa nella notte ha iniziato a lanciare missili e a esplodere colpi di cannone dal mare contro l'assediata Mariupol e la regione di Odessa, vicino al villaggio di Tuzla. L'attacco è stato sferrato verso le 3 di notte, ha fatto sapere Anton Gerashchenko , il consigliere del ministero degli Interni di Kiev. Ma non si sono ancora registrati sbarchi di truppe russe. La martoriata Mariupol, da giorni sotto assedio, è stata colpita anche dal mare di Azov. Mentre non si arrestano i raid aerei, ha sottolineato Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco della cittadina ucraina:  "I primi missili sono stati lanciati da una nave vicino a Bilosaraiska Kosa, verso la città". L'ospedale regionale di Mariupol è sempre in mano a soldati russi "che costringono i medici a curare i loro feriti" e "usano anche i pazienti come scudo contro i tentativi di riprendere il controllo del nosocomio da parte dei nostri soldati". Poi la bomba sul teatro, affollato di rifugiati.

Esplosioni anche a Zaporizhzhia, nel sudest del Paese, dove si trova la più grande centrale nucleare dell'Europa: colpita la stazione ferroviaria. Bombe e missili anche su Kiev, Poltava, Dnipro, Ivano-Frankivsk e Leopoli. Nella capitale un razzo ha centrato un palazzo di 12 piani del distretto centrale di Shevchenkivsky, provocado due feriti, rende noto il Kiev Independent. Nella notte Kharkiv, seconda città più grande dell'Ucraina, è stata bersagliata dall'artiglieria russa. Colpiti alcuni edifici residenziali: due persone sono morte. Centrata anche anche una scuola. I vigili del fuoco hanno salvato 4 persone dal crollo di un edificio in fiamme. 

Il Center for Countering Disinformation del National Security and Defense Council dell'Ucraina ha rivendicato l'uccisione da parte delle forze ucraine di almeno dieci membri del comando delle truppe russe. Tra le vittime della difesa di Kiev ci sarebbero quattro generali - Magomed Tushayev, Vitaly Gerasimov, Andriy Kolesnikov e Andriy Sukhovetsky -, tre colonnelli e tre tenenti colonnelli. Inoltre in un report delle Forze armate ucraine si legge: "La leadership militare russa ha deciso di coinvolgere nel conflitto anche i primi cadetti degli istituti di istruzione militare superiore nella Federazione Russa". Secondo i generali di Zelensky, Mosca deve rafforzare le truppe, perché avrebbe perso fino al 40% delle unità coinvolte nell'invasione. Quindi in questa ottica starebbe chiamando 16 mila mercenari che hanno combattuto in Siria, i cadetti e le riserve, come quelle della "810/a Brigata di Fanteria Marina". Ipotesi raffirzata da un rapporto dell'intelligence britannica inviato oggi al ministero della Difesa di Londra. 

Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, che è anche membro della delegazione ai negoziati di pace, ha reso noto che l'esercito ucraino ha lanciato "controffensive in diverse zone operative", aggiungendo che "questo cambia radicalmente le disposizioni delle parti". E ha concluso: le autorità russe "stanno cercando di trovare alleati i cui soldati siano pronti a morire sul campo in Ucraina". 

Conquistata dai russi, senza spargimento di sangue, la centrale idroelettrica di Kakhovskaya, una delle dieci più grandi centrali idroelettriche del paese, nella regione di Kherson. Sale il bilancio delle vittime del bombardamento, avvenuto nei giorni scorsi, della torre della TV nella regione di Rivne: dalle macerie estratti altri cadaveri e il numero delle vittime è salito a 21 morti, e 9 feriti. Da Mariupol arriva la denuncia di spari di mortaio partiti dall'ospedale in mano alle truppe russe, che da ieri nella struttura tengono in ostaggio circa 400 persone tra personale sanitario, pazienti e residenti della città. Oggi è stata bombardata anche la torre televisiva di Vinnytsia, città sulle rive del fiume Buh nell'Ucraina centrale: non ci sarebbero vittime. 

Invece a Chernihiv un attacco russo, avvenuto verso le 10 del mattino, ha provocato almeno 13 morti tra i civili ucraini in coda per il pane,  riferisce il quotidiano ucraino Suspilne. Sempre secondo i media locali i soldati di Mosca hanno sparato e usato gas lacrimogeni sui manifestanti pacifici ucraini che chiedevano il rilascio dei leader locali detenuti nella zona occupata di Skadovsk, dell'Oblast di Kherson. 

Rapito, e poche ore dopo rilasciato, il sindaco della città portuale Skadovsk. Oleksandr Yakovlev era stato portato via dai soldati russi assieme al suo vice Yuri Palyukh. E' stato lo stesso Yakovlev su Facebook ha annunciare la sua liberazione: "Con noi hanno solo parlato. Sto bene. Continuerò a lavorare".  

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Scontri, le perdite di Kiev e Mosca

Sul campo di battaglia è scontro anche di numeri: secondo Kiev, Mosca avrebbe perso 13.800 i soldati dall'inizio del conflitto. Inoltre le forze ucraine avrebbero fatto esplodere 430 carri armati, 1.375 veicoli corazzati da combattimento, 190 sistemi di artiglieria e 108 elicotteri. Il Cremlino invece rivendica di aver colpito nelle ultime 24 ore 128 strutture militari dell'esercito ucraino, tra cui il sistema di difesa aerea Buk-M1, il sistema di difesa aerea Osa, quattro stazioni radar, quattro posti di comando, sette depositi di armi e 68 siti di accumulo di equipaggiamento militare. Da inizio 'operazione' Mosca avrebbe 'de-militarizzato' 111 aerei ucraini, 68 elicotteri, 160 droni, 159 sistemi missilistici antiaerei, 1.353 carri armati e altri veicoli corazzati da combattimento, 129 sistemi di lancio multiplo di razzi, 493 pezzi di artiglieria da campo e mortai.

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Muoiono 5 bambini al giorno

Tragico il bilancio di minori vittime della guerra. Da quando è stato aperto il fuoco sono già 103 i bamini morti, e più di 100 i feriti. Il procuratore generale dell'Ucraina, Irina Venediktov: "Gli invasori uccidono almeno cinque dei nostri bambini ogni giorno. Questa mattina la cifra ufficiale ha superato la soglia critica e terribile di 100 vittime. I dati non sono definitivi perché nei punti più caldi non c'è la possibilità di ispezionare i luoghi dei bombardamenti". Venediktov sui social ha scritto che finora i raid russi hanno colpito più di 400 istituzioni educative. E si appella all'Onu: "Una missione per valutare le violazioni dei diritti dei bambini nel conflitto armato in Ucraina".

Da Roma arriva la preghiera di Papa Francesco: "Signore Gesù, guarda questi ragazzi, benedicili e proteggili, sono le vittime della superbia di noi adulti". Bambini e ragazzi "che stanno vivendo sotto le bombe, che vedono questa guerra terribile. Pensiamo. Ognuno di noi pensi a questi bambini, bambine a questi ragazzi, ragazze, oggi stanno soffrendo, oggi, a 3000 km da qui. Preghiamo il Signore. Io farò la preghiera e voi con il cuore con la mente pregate con me".  

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