Ucraina Russia, scambio prigionieri: liberi anche gli eroi dell'Azovstal

Il presidente ucraino ha incassato i ringraziamenti di Washington e Londra perché sono stati liberati dai russi anche 2 americani e 5 britannici. Kiev ha rilasciato il politico filorusso Viktor Medvedchuk: "Un fanatico per 200 guerrieri"

Londra, 22 settembre 2022 - Duecento guerrieri per un fanatico, così il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha commentato lo scambio di prigionieri avvenuto tra Ucraina e Russia grazie anche all'aiuto dell'Arabia Saudita. Zelensky ha anche incassato il ringraziamento di Usa e Gb perché tra i 215 prigionieri liberati dai russi ci sono anche due cittadini americani e 5 britannici (Anche uno svedese). Molti sono i soldati ucraini dell'acciaieria Azovstal di Mariupol, compresi il comandante Prokopenko e il suo vice Palamar. La città portuale nel sud dell'Ucraina cadde dopo una lunga ed eroica difesa, come ha sottolineato il capo dell'ufficio del presidente, Andriy Yermak: "Il presidente Volodymyr Zelensky ha fissato un obiettivo chiaro: riportare i nostri eroi a casa. Il risultato: i nostri eroi sono liberi".

Denis Prokopenko "Redis"
Denis Prokopenko "Redis"

Il presidente ucraino, ai giornalisti che gli chiedevano chiarimenti sulla scarcerazione del politico filorusso Viktor Medvedchuk, ha risposto:  "Abbiamo scambiato un fanatico della Russia con 200 guerrieri... E' un buon risultato". Poi ha raccontato come si è svolta la mediazione: "All'inizio ci è stato offerto di restituire 50 dei nostri uomini in cambio di uno di quelli detenuti nel centro di detenzione del Servizio di sicurezza ucraino. Abbiamo parlato. Abbiamo insistito. Il numero di 50 è salito a 200. Sono già in Ucraina. Penso che questo sia un buon risultato", e ha aggiunto: "Non è un peccato cedere Medvedchuk in cambio di veri guerrieri". 

La Russia in cambio ha ricevuto 55 prigionieri, tra cui l'ex parlamentare ucraino e alleato del presidente russo Vladimir Putin. Medvedchuk, accusato di tradimento da Kiev pochi giorni dopo l'invasione russa, era stato prima messo ai domiciliari e poi arrestato ad aprile per aver tentato la fuga.

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Liberi i capi del Battaglione Azov

Liberi anche i leader del battaglione Azov, l'ultima difesa dell'acciaieria Azovstal di Mariupol: il comandante Denis Prokopenko "Redis" e il suo vice Svyatoslav Palamar "Kalina", lo ha reso noto il comandante delle forze speciali ucraine Sergey Velichko. Su Telegram una foto con Redis e Kalina. Torna in Ucraina anche il comandante della 36ma brigata marina, il maggiore Sergei Volyn. L'ex comandante dell'Azov Andrey Biletsky ha scritto sui social: "Ho appena parlato al telefono con Radish, Kalina, tutti hanno uno spirito combattivo e sono persino desiderosi di combattere. Un'altra conferma che Azov è di acciaio. Adesso i ragazzi sono già liberi, ma in un Paese terzo. Rimarranno lì per un po', ma la cosa principale è già accaduta: sono liberi e vivi". I cinque comandanti Azov rilasciati, secondo accordi, resteranno in Turchia fino alla fine della guerra e potranno vedere le loro famiglie.

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