Guerra Ucraina, Xi con Putin: "Legittima difesa degli interessi nazionali"

Macron: "Kiev e Mosca dovranno negoziare". Le truppe ucraine resistono a Severodonetsk, nuovo stallo per i corridoi umanitari

Roma, 15 giugno 2022 - La guerra in Ucraina segna il giorno 112. E la diplomazia prova a spingere nuovamente per un accordo di pace tra Kiev e Mosca. A muoversi oggi è la Cina. "Tutte le parti dovrebbero spingere per una soluzione adeguata della crisi ucraina in modo responsabile", ha detto il presidente Xi Jinping a suo omologo russo Vladimir Putin nel corso di una telefonata, la prima dal 25 febbraio. Secondo il resoconto dei media ufficiali di Pechino, Xi ha aggiunto che il suo Paese "è disposto a continuare a svolgere il proprio ruolo in questo senso". Xi non ha però mancato di evidenziare il suo sostegno a Putin, affermando che "le azioni della Russia per la difesa dei suoi interessi nazionali di fronte alle sfide esterne sono legittime". Secondo il Cremlino, i due leader hanno inoltre sottolineato che "le posizioni russa e cinese nell'arena globale sono unite o comunque molto vicine". I due Paesi hanno concordato di "rafforzare la cooperazione nei settori energetico, finanziario e industriale alla luce delle illegali sanzioni occidentali", sottolineando che tra Russia e Cina "hanno raggiunto un livello senza precedenti e migliorano costantemente". 

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Truppe russe in Ucraina (Ansa)
Truppe russe in Ucraina (Ansa)

A spingere per il dialogo è però anche il presidente francese Emmanuel Macron. "Il presidente ucraino e i suoi funzionari dovranno negoziare con la Russia" e "noi faremo di tutto per fermare le forze della Russia e aiutare gli ucraini e il loro esercito", ha detto dalla Romania. Parole che preoccupano il governo di Kiev in vista della sua visita di domani insieme al premier italiano Mario Draghi e al cancelliere tedesco Olaf Scholz.  "Temo che cercheranno di raggiungere una sorta di Minsk 3. Diranno che dobbiamo porre fine alla guerra che sta causando problemi alimentari e problemi economici", ha detto il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Oleskjy Arestovych, secondo quanto scrivono i media tedeschi. "Diranno che russi e ucraini stanno morendo, che dobbiamo salvare la faccia a Putin, che i russi hanno commesso errori, che dobbiamo perdonarli e dare loro la possibilità di tornare nella comunità internazionale".

Usa e Gb promettono più armi a Kiev

Usa e Gran Bretagna invece promettono invece l'invio di nuove armi a Kiev. "Siamo qui per sostenere l'Ucraina, par darle ciò di cui ha bisogno per difendersi. Non possiamo permetterci di perdere slancio. Siamo a momento critico - ha detto il segretario alla Difesa Usa, Lloyd J. Austin III, alla sede della Nato a Bruxelles-. La Russia ha cambiato strategia e non dobbiamo sottovalutare le sfide per l'Ucraina: dobbiamo intensificare gli aiuti a Kiev. L'invasione russa non è solo un pericolo per l'Ucraina ma una minaccia per la sicurezza europea". È "imminente" l'invio da parte del Regno Unito di lanciarazzi a lunga gittata del tipo Gmlrs alle forze armate di Kiev, ha annunciato invece, da Oslo, il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, a fronte delle difficoltà che stanno incontrando le truppe ucraine nel respingere l'offensiva russa nel Donbass. 

Nelle ultime settimane Kiev ha ripetutamente invitato i suoi alleati a fornire armi più pesanti, in particolare per contrastare l'artiglieria di Mosca. E i Paesi della Nato forniranno moderne armi pesanti, ma ciò "richiede tempo" perché l'esercito ucraino deve essere addestrato al loro uso, ha spiegato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa alla vigilia della riunione dei ministri della Difesa.

La battaglia di Severodonetsk

I soldati ucraini stanno respingendo con successo i tentativi di attacco russo a Toshkivka, i combattimenti continuano, riferisce lo Stato maggiore ucraino nel suo aggiornamento della situazione sul campo. "Nella direzione di Severodonetsk, il nemico ha sparato contro le nostre postazioni con mortai, artiglieria e lanciarazzi multipli. Ha sparato contro le infrastrutture civili negli insediamenti di Severodonetsk, Lysychansk, Toshkivka, Ustynivka, Borivske e Metelkino", prosegue Kiev aggiungendo che "un aereo dell'esercito nemico e' stato colpito vicino a Belaya Gora". L'aggiornamento dallo Stato maggiore ucraino arriva mentre i russi hanno aperto il primo corridoio umanitario dalla fabbrica Azot: Mosca ha assicurato l'uscita dei civili verso il territorio di Lungansk controllato dai separatisti filorussi e ha dato alle truppe ucraine asserragliate nei sotterranei dell'impianto chimico la possibilità di arrendersi. Ma le milizie filo-russe dell'autoproclamata Repubblica di Lugansk hanno accusato l'esercito ucraino di aver sparato sul corridoio umanitario, di fatto ostacolando l'evacuazione dei civili.