Ucraina, Natale di guerra. Putin: "Pronti a negoziare con tutti". Kiev: torni alla realtà

Allarme anti-aereo in tutto il paese, anche Kiev, la popolazione nei rifugi. Il pranzo del battaglione Avoz: ciotole vuote e filo spinato sul tavolocin piazza. Strage di civili a Kherson, 16 le vittime. Zelensky: "Il miracolo lo faremo noi". Mosca prepara una legge per tassare chi lascia la Russia

Roma, 25 dicembre 2022 - La guerra della Russia all'Ucraina non si ferma il giorno di Natale. Allerta aerea in tutto il Paese, mentre a Kherson ancora risuona il boato delle bombe che ieri hanno ucciso 16 civili. Nella città da poco riconquistata da Kiev i raid hanno colpito un mercato: sono almeno 58 i feriti secondo le autorità, scrive il Guardian. La strage più sanguinosa da mesi a questa parte.

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Intanto l'esercito ucraino fa sapere di aver respinto ieri diversi attacchi russi in varie località dell'oblast di Kharkiv, in quello del Lugansk e nella regione del Donetsk. Le forze russe avrebbero lanciato cinque missili e oltre 90 attacchi, continuando a colpire persone e infrastrutture. Anche la capitale oggi si è risvegliata col suono delle sirene e l'amministrazione comunale della capitale ucraina ha esortato le persone a recarsi nei rifugi. L'allarme è poi risuonato per una seconda volta intorno alle 14.30, prima nelle regioni di Kiev e Leopoli e poi in tutto il resto del Paese, secondo quanto riporta Ukrainska Pravda. 

Bombardamento a Kherson (Ansa)

Putin: pronti a negoziare con tutti

E Vladimir Putin è tornato ad accusare Kiev di non voler trattare mentre si dice pronto "a negoziare con tutte le parti coinvolte nella guerra". Lo riporta il Guardian. Parlando in un'intervista alla televisione di stato Rossiya 1, Putin ha dichiarato che i negoziati "dipendono da loro" (gli ucraini ndr).

La replica di Kiev a Putin

"Putin ha bisogno di tornare alla realtà", gli ha però replicato il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. "La Russia ha attaccato da sola l'Ucraina e sta uccidendo i civili. La Russia non vuole negoziati, ma cerca di evitare le sue responsabilità - ha scritto su Twitter - . Questo è ovvio, quindi ci stiamo muovendo verso il Tribunale". 

Ansa: parenti dei soldati del reggimento Azov, progionieri dei russi, riuniti per le feste

Natale a Kiev: il pranzo del battaglione Azov

A Kiev la termperatura è sotto zero e metà delle case sono al buio ma la gente si è riunita nelle chiese ieri sera per seguire la messa della Vigilia, che un numero crescente di fedeli celebra il 24 in linea con la maggioranza dei cristiani nel mondo, anche se ufficialmente per il rito ortodosso, il più diffuso in Ucraina il Natale cade il 7 gennaio. Ieri parenti e amici dei soldati del battaglione Azov, che per mesi hanno guidato la resistenza nell'acciaieria Azovstal di Mariupol, si sono riuniti in piazza Sofia per mettere in scena il pranzo di Natale dei 700 prigionieri ancora nelle mani dei russi. Nelle foto soldati seduti intorno a un tavolo sui cui si vedono ciotole vuote e filo spinato, mentre dietro la folla mostra cartelli per chiedere la liberazione dei detenuti.  

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Messaggio di unità di Zelensky

"Celebreremo le festività in circostanze difficili - ha detto Zelensky nel suo messaggio quotidianon diffuso ieri sera via Telegram -. Qualcuno vedrà oggi la prima stella nel cielo sopra Bakhmut, Rubizhny, Kreminna. Lungo migliaia di chilometri sulla linea del fronte. Qualcuno la vedrà attraverso i fori nel tetto distrutto dai proiettili della sua stessa casa. Qualcuno ascoltera' 'Schedryk' (canzone natalizia della tradizione ucraina, ndr) in un'altra lingua, a Varsavia, Berlino, Londra, New York, Toronto e in molte altre città e Paesi", ha proseguito, "qualcun altro celebrerà questo Natale da prigioniero, ma ricordatevi che restituiremo la libertà a tutti gli ucraini". "Ovunque saremo, saremo insieme", ha concluso Zelensky, "sorrideremo e saremo felici come sempre. La differenza è una: non aspetteremo un miracolo. Il miracolo lo creeremo noi stessi".

Mosca, verso legge per aumentare le tasse a chi emigra 

In queste ora Mosca pensa a un piano per fermare l'emorragia di russi che emigrano. I legislatori della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, stanno sviluppando un disegno di legge che aumenterebbe le tasse per i russi che hanno lasciato il paese dopo l'inizio dell'operazione militare speciale in Ucraina. Lo ha affermato Vyacheslav Volodin, presidente della Duma, scrive l'agenzia Tass. "C'è chi crede che sia necessario dare dei benefici a chi ha lasciato il nostro Paese perché ritorni. Questo è sbagliato. Per chi ha lasciato la Federazione è giusto introdurre un'aliquota maggiorata e noi stiamo lavorando a delle modifiche alla legislazione in tal senso", ha precisato su Telegram.