Ucraina news, Johnson a sorpresa a Kiev. Zelensky: "Grazie per sostegno fermo e risoluto"

Lavrov sfida l'Occidente: "Volete Russia in ginocchio? Avanti, fatelo". Capo di Stato maggiore Gb: "Russia non prenderà mai il controllo del Paese". Terzo americano disperso: si tratta dell'ex marine Grady Kurpasi

Boris Johnson e Volodymyr Zelensky (Ansa)

Boris Johnson e Volodymyr Zelensky (Ansa)

Roma, 17 giugno 2022 - La Russia continua a sfidare l'Occidente. Nel giorno di guerra in Ucraina numero 114, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, nel corso di un'intervista alla Bbc, attacca la Gran Bretagna: "Sia il primo ministro Boris Johnson che il ministro degli Esteri Liz Truss dicono apertamente che bisognerebbe sconfiggere la Russia, bisognerebbe metterla in ginocchio. Avanti, allora, fatelo". La risposta della Gran Bretagna è arrivata prima con le parole del capo di stato maggiore della Difesa, Tony Radakin che ha sottolineato come la Russia abbia "già strategicamente perso" la sua guerra in Ucraina, subendo pesanti perdite e rafforzando la Nato, e "non prenderà mai il controllo" del Paese. Poi nel pomeriggio la visita a sorpresa dello stesso premier britannico Boris Johnson. Il presidente Volodymyr Zelensky su Telegram ha ringraziato la Gran Bretagna per "il sostegno all'Ucraina fermo e risoluto".  

Dal campo di battaglia, arrivano conferme sulla scomparsa di un terzo cittadino americano in Ucraina. Dopo Alexander Drueke e Andy Tai Huynh, il terzo americano scomparso è un ex marine di nome Grady Kurpasi, che si sarebbe recato in Ucraina per fare volontariato con le forze armate di Kiev.

Lavrov: "In Ucraina presenza nazista"

Nel corso dell'intervista alla Bbc, Lavrov ha continuato a sostenere la narrazione della "operazione speciale" in corso in Ucraina, invitabile per il ministro degli Ester russo: "Non avevamo altro modo di spiegare all'Occidente che trascinare l'Ucraina nella Nato è un atto criminale". Lavrov ha parlato anche di elezione compromesse fra Mosca e Londra ("Non credo ci sia più spazio di manovra") e respinto le accuse di crimini di guerra nei confronti dei civili ucraini: "I diplomatici internazionali, tra cui l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, il Segretario generale delle Nazioni Unite e altri rappresentanti delle Nazioni Unite, sono messi sotto pressione dall'Occidente. E molto spesso vengono utilizzati per amplificare le fake news diffuse dall'Occidente". In ogni caso, "la Russia è quello che è. E non ci vergogniamo di mostrare chi siamo".

Johnson a sorpresa a Kiev 

Boris Johnson, a sorpresa, oggi si è recato a Kiev. Per il premier britannico è la seconda visita nella capitale ucraina da quando è iniziata la guerra. A riceverlo il presidente Volodymyr Zelensky. "Signor presidente, è bello essere di nuovo a Kiev" ha postato Johnson su Twitter, corredato da una sua foto con il leader ucraino. E sempre dai social, su Telegram, la risposta di Zelensky: "Tanti giorni di questa guerra hanno dimostrato che il sostegno della Gran Bretagna all'Ucraina è fermo e risoluto. Sono felice di rivedere a Kiev il grande amico del nostro Paese Boris Johnson". Nelle ultime settimane il presidente ucraino aveva elogiato BoJo come "un amico", sottolineando che la Gran Bretagna è stata un esempio nel sostenetre militarmente il suo Paese.

Scomparso un terzo cittadino americano

Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, ha confermato la scomparsa di un terzo cittadino americano in Ucraina. "Ci sono notizie di un altro americano disperso - ha detto Price -. Non posso discutere i dettagli di questo caso". Si tratta dell'ex marine Grady Kurpasi che si sarebbe recato in Ucraina per fare volontariato con le forze armate di Kiev. Kurpasi è stato sentito l'ultima volta tra il 23 e il 24 aprile, ha riferito la CNN. Gli altri due americani di cui si sono perse le tracce in territorio ucraino sono il soldato Alexander Drueke, 39 anni, e il marine Andy Tai Huynh, 27 anni, entrambi dello stato dell'Alabama, entrambi scomparsi vicino a Kharkiv lo scorso 9 giugno.

Il governo degli Stati Uniti ha contattato i parenti dei tre cittadini scomparsi che si sarebbero recati in Ucraina per arruolarsi nelle forze armate del paese e combattere contro le truppe russe. L'amministrazione Biden non ha invece ancora parlato con il governo russo della scomparsa dei tre, perché non dispone di prove che indichino che i cittadini siano sotto la loro custodia.