Ucrania: dopo Chernobyl, anche Zaporizhzhia ferma i dati. A Mariupol colpito ospedale

Scaduto il cessate il fuoco per consentire evacuazione civili. Lavrov-Kuleba in Turchia, attesa per l'incontro. Ue inasprirà sanzioni, il Cremlino: "Risposta sarà rapida". Londra fornirà difese anti aeree a Kiev. Cina accusa Nato di spingere le tensioni. Le Borse rimbalzano. Eni: stop al petrolio dalla Russia

Roma, 9 marzo 2022 - Quattordicesima giornata di guerra tra Russia e Ucraina. Verrà ricordata per il raid che ha colpito l'ospedale pediatrico di Mariupol e per il cessate il fuoco sui corridoi umanitari. Stabilito per consentire ai civili di evacuare e salvarsi dal conflitto, è terminato alle 21 di oggi. Sempre che sia stato realmente rispettato.  A due settimane dall'inizio dell'invasione delle forze di Mosca, l'Onu stima che siano già più di 2 milioni le persone in fuga (quasi 24mila i profughi giunti in Italia). Ma nel frattempo le sirene hanno continuato a suonare. Nuovi bombardamenti a Kiev, a Malyn e a Severodonestk. "La Russia continua a tenere in ostaggio oltre 400mila persone a Mariupol, blocca gli aiuti umanitari e l'evacuazione. Continuano i bombardamenti indiscriminati. A quasi 3.000 neonati mancano medicine e cibo", denuncia su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che è arrivato a tarda sera con il suo omologo russo Serghei Lavrov ad Antalya, in Turchia. Domani (giovedì), si terrà un incontro tra i due, con la speranza di fare un passo avanti nei negoziati. Dopo il bombardamento dell'ospedale di Mariupol, Zelensky torna a chiedere al mondo una "no fly zone" sui cieli ucraini. Una soluzione che, come hanno già ribadito diversi leader occidentali, significherebbe probabilmente innescare una Terza Guerra mondiale. Il presidente ucraino apre al compromesso e si dice pronto a trattare sui territori contesi, ma non alla resa Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha sentito nuovamente Valdimir Putin

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Mosca insiste: perché possano andare avanti i colloqui di pace, l'Ucraina deve riconoscere l'indipendenza delle repubbliche separatiste. Mentre le diplomazie cercano di trovare una soluzione, Stati Uniti e Gran Bretagna hanno deciso lo stop all'importazione di petrolio e gas russi. Anche Eni oggi ha annunciato lo stop alla stipula di contratti di fornitura di greggio e di prodotti derivati dal petrolio dalla Russia, unendosi così all'elenco di colossi che stanno boicottando Mosca.

Il Cremlino dal canto suo ha avvertito che sta lavorando a una "rapida" risposta alle sanzioni occidentali, che colpirà le aree più sensibili. Nel frattempo, il Regno Unito si espone e annuncia che fornirà sistemi di difesa aerea all'Ucraina. E mentre Kiev si prepara a spostare, all'occorrenza, i suoi dati sensibili e i suoi server in un altro Paese, giunge notizia che, dopo Chernobyl, anche la centrale di Zaporizhzhia ha smesso di inviare informazioni all'Aiea. Da registrare oggi anche l'exploit dei mercati: le Borse recuperano in un solo giorno 474,53 miliardi di euro, anche se il saldo dall'invasione russa resta in negativo per 688,81 miliardi. 

Sommario:

Accordo sul cessate il fuoco

Accordo fra Kiev e Mosca per un cessate il fuoco che consenta l'evacuazione dei civili attraverso 6 corridoi umanitari: lo ha annunciato la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk. La tregua è in teoria durata dalle 9 alle 21 di oggi. Le rotte sono quelle fra Enerhodar e Zaporizhzhya, Sumy-Poltava, Mariupol-Zaporizhzhia, Volnovakha-Pokrovsk, Izyum-Lozove, Vorzel, Bucha, Borodyanka, Irpin, e Hostomel-Kyiv. Il capo della diplomazia Usa Blinken ha detto che i corridoi umanitari per evacuare gli ucraini devono essere molto più grandi e ha definito "assurde" le proposte del Cremlino di crearli con destinazione Russia.

Ancora bombardamenti

Ma da Mariupol arriva la notizia di un raid aereo che ha distrutto un ospedale con reparti maternità e pediatrici. A riferirlo su Facebook è il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, citato da Ukrinform, mostrando in un video le immagini dei detriti. "Molte donne sono rimaste ferite e uccise", dice il vice capo della polizia nazionale ucraina, Vyacheslav Abroskin, citando testimoni oculari. E il premier Zelensky rincara su Twitter: "Mariupol. Attacco diretto delle truppe russe all'ospedale di maternità. Gente, bambini sono sotto le macerie. Atrocità", ha scritto il leader di Kiev, esortando il mondo a imporre una fly- zone. "Chiudete i cieli adesso". I primi bollettini del raid parlano di "almeno 17 feriti". Sarebbero tutte persone adulte. Mariupol in questo momento è l'epicentro degli attacchi russi: il sindaco della città riferisce che in nove giorni di offensiva i morti sono 1.207. "Superato ogni limite di atrocità", commenta il presidente ucraino Zelensky. 

L'offensiva di Mosca non si è fermata neanche nella notte. Almeno 10 persone sono morte in seguito a bombardamenti sulla città ucraina di Severodonestk, nella parte orientale del Paese, nella provincia di Lugansk Oblast (nel Donbass), secondo quanto riferisce un responsabile locale. I servizi di emergenza ucraini hanno riferito di un bombardamento aereo anche sulla cittadina di Malyn, nella regione di Zhytomyr, a ovest di Kiev, dove cinque persone, tra cui due bambini di meno di un anno, sono morte dopo la distruzione di sette case. E almeno un morto e altre 14 feriti in bombardamenti anche nella zona di Okhtyr, come denunciato dalle autorità di Sumy. Dalll'ultima analisi dell'intelligence britannica, gli invasori russi non sono ancora riusciti a conseguire una "svolta significativa" a nord della capitale, mentre le forze ucraine sembrano essere in grado di abbattere gli aerei nemici. 

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Caccia russo su un palazzo

"Un caccia intercettore russo Sukhoi Su-27 si è schiantato su un edificio residenziale nel quartiere di Osokorky, sulle rive del Dnipro a Kiev, dopo essere stato colpito dalle forze ucraine. Il pilota è riuscito ad azionare il sedile di espulsione prima dello schianto, ma è comunque morto", riferisce intanto il Centro per le comunicazioni strategiche e la sicurezza delle informazioni, citato dalla Ukrainska pravda, pubblicando anche una foto di presunti detriti.

Intanto, per la prima volta, Mosca ammette che un certo numero di soldati di leva russi sono stati catturati durante "un'operazione in Ucraina" dopo che due giorni fa il presidente Putin aveva assicurato che nel conflitto "non combattono e non combatteranno" nè riservisti, nè militari di leva, ma solo "professionisti". A confermare la notizia è stato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, mentre snocciolava i dati dei mezzi ucraini abbattuti: 89 aerei da combattimento e 57 elicotteri.

Mosca: "Kiev riconosca indipendenza Lugansk e Donetsk"

La Russia non mira a "rovesciare" il governo ucraino o distruggere la sovranità del Paese, ma cerca di proteggere le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk (DPR, LPR), smilitarizzare e denazificare l'Ucraina, nonché eliminare le minacce militari per la Russia: lo ha ribadito oggi, in un briefing, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo quanto riporta la Tass. Perché possano andare avanti i colloqui di pace, ha spiegato anche il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, l'Ucraina deve riconoscere legalmente l'indipendenza delle repubbliche separatiste. Il presidente Volodymyr Zelensky aveva aperto a una discussione sullo status della Crimea e dei territori filorussi del Donbass. "La Crimea è parte della Russia - ha affermato Peskov -, il Lugansk e il Donetsk sono Stati indipendenti e ciò deve essere riconosciuto per legge".

Peskov ha poi descritto come indesiderabile e "potenzialmente pericoloso" lo scenario del possibile uso di campi d'aviazione in altri paesi per sostenere l'Ucraina. I giornalisti hanno chiesto a Peskov di commentare i piani della Polonia di fornire all'Ucraina aerei MiG. "Il ministero della Difesa ha già commentato la possibilità di utilizzare qualsiasi altro campo d'aviazione per il decollo di aerei militari. Si tratta di uno scenario estremamente indesiderabile e potenzialmente pericoloso".

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Cina accusa Nato di spingere le tensioni

Nel frattempo, la Cina ha accusato la Nato di voler spingere le tensioni tra Russia e Ucraina fino a "un punto di rottura". Nel corso del briefing giornaliero, secondo quanto riporta Reuters, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian ha esortato gli Stati uniti a considerare le preoccupazioni di Pechino seriamente ed evitare di minare i suoi diritti e interessi nella gestione della situazione in Ucraina e nei legami con la Russia. La Cina "si oppone con forza alle sanzioni unilaterali che non hanno fondamento nel diritto internazionale", ha aggiunto Lijian sul blocco all'import di petrolio e gas russo, annunciato dal presidente Usa Joe Biden. "Provocherà solo serie difficoltà all'economia e alle persone, e aggraverà divisioni e confronto", ha proseguito, ricordando che "Cina e Russia hanno sempre mantenuto buone relazioni di cooperazione energetica e continueranno a farlo anche su giacimenti di petrolio e gas, nel rispetto reciproco".

Sanzioni

I ventisette stati membri dell'Unione europea hanno deciso oggi di ampliare le proprie sanzioni contro la Russia e la Bielorussia in seguito all'invasione dell' Ucraina, in particolare scollegando tre banche bielorusse dalla piattaforma finanziaria internazionale Swift: lo ha annunciato la presidenza francese del Consiglio dell'Ue. Riuniti a Bruxelles, i rappresentanti degli Stati membri hanno adottato anche nuove sanzioni contro il settore marittimo e le criptovalute, e hanno aggiunto alla loro lista nera leader e oligarchi russi, misure volte a completare le tre serie di sanzioni adottate dall'Ue nelle ultime due settimane. Nel frattempo la Gran Bretagna, contraria alla no fly zone, vorrebbe "raddoppiare le sanzioni" occidentali e che tutti i Paesi del G7 bloccassero l'import di gas e petrolio russi.

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Borsa

Le notizie sul cessate il fuoco e i barlumi di speranza sui negoziati fanno volare le principali borse europee che beneficiano anche della frenata dei prezzi dell'energia dopo i rally degli ultimi giorni. I listini recuperano in un solo giorno 474,53 miliardi di euro di capitalizzazione. Dall'invasione russa tuttavia il saldo è ancora negativo per 688,81 miliardi.  Al termine di una giornata di rialzi,  Francoforte ha guadagnato il 7,89% a 13.843 punti, Parigi il 7,13% a 6.387 punti e Madrid il 4,76% a 8.174 punti. Più cauta Londra, che ha segnato un rialzo finale del 3,44% a 7.203 punti.

E Kiev blocca esportazioni

Diversi media internazionali, citando un documento del governo di Kiev, riferiscono invece che le esportazioni di segale, orzo, grano saraceno, miglio, zucchero, sale e carne saranno vietate in Ucraina fino alla fine di quest'anno. L' Ucraina, il quarto esportatore alimentare al mondo secondo Politico, rappresenta circa il 20% delle importazioni di grano dell'Ue, il che potrebbe significare una serie di carenze alimentari in tutto il continente a causa dello stop. Kiev, inoltre, fornisce molti altri beni alimentari, incluso l'80% del suo miele. A causa del divieto, i prezzi in tutto il mondo potrebbero iniziare a salire e alcuni prodotti, come il pane, potrebbero essere ritirati dagli scaffali se i Paesi non fossero in grado di adattarsi ai cambiamenti. I prodotti alimentari e per l'igiene essenziali continueranno ad essere esportati dall' Ucraina.

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L'allarme nucleare

All'alba di questa mattina, le forze di Mosca hanno annunciato di aver preso il controllo completo della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Ad annunciarlo è stata la Guardia Nazionale russa, citata dall'agenzia Interfax. Secondo quanto riferito da Mosca, circa 240 persone a guardia della centrale avrebbero deposto le loro armi. Poi il  portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato di avere "il controllo della situazione" nel sito nucleare di Chernobyl, dopo che l'Aiea aveva riferito dell'interruzione della trasmissione dei dati sui livelli delle radiazioni nell'ex centrale. Ma l'operatore energetico ucraino Ukrenergo, in una nota diffusa su Facebook, ha denunciato che i russi hanno "completamente scollegato dalla rete elettrica" Chernobyl, aggiungendo che a causa delle ostilità in corso "non c'è possibilità di ripristinare le linee".

E in serata giunge notizia che anche la centrale nucleare di Zaporizhzhia ha smesso di trasmettere dati. Lo rende noto l'Aiea, citata dal Guardian. Il direttore dell'Aiea Rafael Grossi "ha detto di essere preoccupato dall'interruzione del flusso dati verso il quartier generale dell'agenzia a Vienna dai due siti, dove c'è una gran quantità di materiale nucleare".

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