Roma, 10 marzo 2025 - Le truppe di Mosca continuano ad avanzare su diversi fronti, riconquistando Malaya Loknia, Cherkasskoye Porechnoye e Kositsa nella regione di Kursk, dopo aver già preso Lebedevka e tre villaggi a sud di Sudja, arrivando a minacciare l'accerchiamento delle forze ucraine, e liberando il villaggio di Novenke, nell'oblast di Sumy, vicino al confine tra Russia e Ucraina. La decisa offensiva russa potrebbe essere devastante se Kiev perdesse Starlink, come ha minacciato Elon Musk, ma lo stesso imprenditore statunitense ha chiarito che, nonostante il suo disaccordo con le politiche di Zelensky, la sua azienda di telecomunicazioni satellitari non spegnerà mai i suoi terminali in Ucraina: "Sto semplicemente affermando che, senza Starlink, le linee ucraine crollerebbero, poiché i russi possono bloccare tutte le altre comunicazioni! Non faremmo mai una cosa del genere e non la useremmo come merce di scambio", ha detto Musk su X.
Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky oggi sarà in Arabia Saudita dove domani si terrà un incontro tra una delegazione di Kiev e una delegazione americana per discutere i futuri negoziati di pace, il primo incontro dopo il disastroso bisticcio della Casa Bianca. Washington conta di sfruttare l'incontro per sondare la vera disponibilità di Kiev a fare concessioni alla Russia per porre fine alla guerra, e per portare a casa l'accordo sui minerali rari con l'Ucraina, che come ha detto Trump: potrebbe avvenire "nei prossimi due, tre giorni". Il presidente ha anche affermato che gli Stati Uniti potrebbero revocare la sospensione della condivisione di informazioni di intelligence con l'Ucraina: "Ci siamo quasi, ci siamo quasi davvero".
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato l'Europa per il riconfermato sostegno e assicurato che la pace è possibile sotto la guida degli Stati Uniti. "Nuovi pacchetti di difesa, rafforzamento della difesa aerea e ancora più investimenti nel nostro settore della difesa. Nel giro di poche settimane, i Paesi europei hanno adottato decine di decisioni per aumentare il sostegno all'Ucraina", ha scritto su Telegram. "Per una pace giusta e duratura è necessario" che un'azione forte sul fronte "e una diplomazia forte lavorino insieme. Sotto la guida degli Stati Uniti e in cooperazione con tutta l'Europa, questo obiettivo è assolutamente realizzabile", ha assicurato. "La pace è il nostro obiettivo comune. Grazie a tutti i partner che, insieme all'Ucraina, ogni giorno rendono più vicina la pace per tutto il nostro popolo!", ha concluso.
Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha dichiarato che gli Stati Uniti si opporranno a qualsiasi dichiarazione "antagonistica" nei confronti della Russia durante il vertice dei ministri degli Esteri del G7 in programma questa settimana in Canada. "Alla fine, non possiamo sottoscrivere alcun comunicato che non sia coerente con la nostra posizione di portare entrambe le parti al tavolo delle trattative", ha affermato Rubio parlando con i giornalisti a bordo dell'aereo che lo portava a Gedda, in Arabia Saudita, per colloqui con una delegazione ucraina.
Rubio si trova a Gedda per sondare la disponibilità della delegazione ucraina a fare concessioni, dopo che il presidente Donald Trump ha congelato gli aiuti a Kiev in seguito all'acceso incontro alla Casa Bianca con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo il segretario di Stato, la posizione degli Stati Uniti non mira a "prendere le parti di qualcuno", ma nasce dalla convinzione che "un linguaggio antagonistico a volte rende più difficile portare le parti al tavolo negoziale". Rubio ha riconosciuto che gli altri membri del G7 - Regno Unito, Canada, Francia, Germania, Italia e Giappone - hanno una visione differente, ma ha sottolineato che Washington è l'unico attore in grado di facilitare colloqui di pace.
"Soldati italiani impegnati in conflitti in Ucraina? No, grazie". Lo scrive il vicepremier e ministro Matteo Salvini, che con questa scritta ha aggiornato anche la copertina del suo profilo facebook.
Le unità ucraine non sono attualmente sotto la minaccia di accerchiamento nell'oblast russa di Kursk. Lo ha affermato il comandante in capo delle forze di Kiev, Oleksandr Syrskyi, commentando le notizie secondo cui truppe russe e nordcoreane hanno lanciato un attacco alla città di Sudzha, controllata dagli ucraini, nell'Oblast di Kursk. Le truppe russe, secondo quanto dichiarato il 7 marzo al Kyiv Independent da un soldato e un medico ucraini impiegati nella regione, hanno distrutto la logistica delle truppe ucraine nell'oblast di Kursk e i soldati ucraini corrono il rischio di essere accerchiati, "Non c'è attualmente alcuna minaccia di accerchiamento delle nostre unità nell'Oblast di Kursk. Le unita' stanno prendendo misure tempestive per manovrare verso linee di difesa favorevoli", ha scritto Syrskyi su Facebook.
"Siamo scettici sugli eurobond se servono solo ad aumentare il debito per distribuirlo tra i 27 Stati membri senza un criterio comune. Ma quando si tratta di veri progetti europei nel settore della difesa, siamo molto aperti a un finanziamento congiunto". Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze del governo tedesco uscente, Jörg Kukies, entrando alla riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles. La stretta cooperazione europea sul sostegno all'Ucraina è un esempio, continua, sottolineando che è finanziato dal bilancio comunitario. "La Germania è favorevole, ad esempio, all'utilizzo della Banca europea per gli investimenti per finanziare la brigata militare tedesca nei Paesi baltici", ha aggiunto il ministro. "Se ci sono piani concreti e progetti europei, sosteniamo il finanziamento congiunto. Ciò che non ci convince è aumentare il debito per finanziare 27 programmi di approvvigionamento distinti e non coordinati, soprattutto nel settore della difesa".
La nuova amministrazione siriana ha avviato colloqui con Mosca sulla sua presenza nelle due basi militari sul Mediterraneo, concordando di rivedere gli accordi esistenti con il precedente governo di Bashar al Assad. "Non vogliamo che ci sia una rottura tra Siria e Russia, e non vogliamo che la presenza russa in Siria rappresenti un pericolo o una minaccia per nessun paese al mondo, e vogliamo preservare queste profonde relazioni strategiche", ha detto il presidente ad interim siriano, Ahmed Al-Sharaa (Al-Jolani), in un'intervista all'agenzia di stampa Reuters. I legami con Mosca sono così importanti che "abbiamo tollerato i bombardamenti e non li abbiamo presi di mira direttamente per fare spazio a incontri e dialoghi tra noi e loro dopo la liberazione", ha sottolineato il leader siriano, rifiutandosi poi di confermare se abbia chiesto a Mosca la consegna di Assad.
Zelensky è arrivato a Gedda in vista dei colloqui in programma domani, martedì 11 marzo, tra i funzionari ucraini e i rappresentanti sauditi e statunitensi. Zelensky incontrerà già oggi il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, mentre martedì la delegazione ucraina avrà colloqui con la controparte americana, per discutere i futuri negoziati di pace per porre fine all'invasione russa. Zelensky inaugurerà le danze diplomatiche incontrando il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman.
"Dopodiché, il mio team rimarrà in Arabia Saudita per lavorare con i nostri partner americani", ha spiegato il presidente ucraino prima di partire. Questi colloqui, molto attesi e programmati per martedì a Gedda, devono servire a "definire un quadro per un accordo di pace e un cessate il fuoco iniziale" tra Russia e Ucraina, ha indicato l'inviato americano per il Medio Oriente, Steve Witkoff, parte della delegazione Usa. L'Ucraina è rimasta più vaga. "Speriamo di discutere e concordare le decisioni e i passi necessari", ha affermato Volodymyr Zelensky, senza specificare su quale argomento. "È importante stabilire chiaramente quali siano le intenzioni dell'Ucraina, e se sia pronta a fare cose anche difficili, come faranno i russi", ha dichiarato il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, appena arrivato in Arabia Saudita.
Nella telefonata tra Starmer e Trump, alla vigilia della riunione di domani a Gedda fra la delegazione americana, il premier britannico ha informato Trump che "durante il fine settimana ci sono stati colloqui fra esponenti britannici e ucraini che - ha sottolineato - rimangono impegnati a una pace duratura", come ha reso noto Downing Street. Starmer ha detto di auspicare un risultato positivo dei colloqui che consenta la ripresa della condivisione delle informazioni di intelligence.
"Il Primo Ministro ha affermato di sperare che i negoziati portino a un esito positivo che consenta la ripresa degli aiuti e della condivisione di intelligence da parte degli Stati Uniti", si legge nella nota di Downing street che riferisce del colloquio tra Starmer a Trump alla vigilia degli incontri di Gedda.
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha avuto oggi una conversazione telefonica con il presidente americano Donald Trump per discutere in particolare dell'obiettivo di "una pace duratura in Ucraina". Lo riferisce Downing Street precisando che Starmer ha aggiornato Trump sulle iniziative diplomatiche britanniche e nello stesso tempo ha auspicato "un esito positivo" dei colloqui ucraino-americani in Arabia Saudita, tale da "permettere una ripresa del sostegno militare e d'intelligence" di Washington verso Kiev.
Il Parlamento danese ha dato il suo via libera al possibile dispiegamento di truppe in Ucraina per sostenere un futuro accordo di pace. Lo hanno annunciato il ministro degli Esteri danese Lars Lkke Rasmussen e il ministro della Difesa Troels Lund Poulsen parlando ai giornalisti secondo quanto riporta l'emittente pubblica danese DR. Rasmussen e Poulsen hanno incontrato i membri della Commissione parlamentare per la politica estera per chiarire la posizione del governo sull'invio di truppe in Ucraina, riporta l'emittente, e hanno ottenuto un ampio sostegno dai partiti.
"È importante che noi in Europa inviamo i segnali giusti sia a Putin che a Washington. Questo è ciò che stiamo facendo oggi". ha detto Rasmussen. "Se si arriva a un cessate il fuoco o a un accordo di pace che richiede una presenza europea, la Danimarca è, in linea di principio, pronta partecipare". Poulsen ha aggiunto che al momento non ci sono piani concreti per lo spiegamento delle truppe e ha precisato che Copenaghen "Non ha preso la decisione di assumersi impegni specifici. Dipenderà da come si svilupperanno gli eventi. Questa è quindi un'espressione di dovuta cautela", ha concluso.
Il primo ministro britannico Keir Starmer ospiterà colloqui virtuali sabato tra i leader delle nazioni disposte a sostenere un cessate il fuoco in Ucraina. Lo ha reso noto il suo ufficio. L'incontro "si baserà sul vertice di Lancaster House", ha affermato il suo portavoce in merito ai colloqui online, che seguono un vertice di leader europei e di altri paesi tenutosi a Londra il mese scorso, volto a rafforzare il sostegno a Kiev. La cosiddetta "coalizione dei volenterosi" dovrebbe includere circa 20 paesi.
Il Cremlino ha smentito la notizia diffusa da Cnn di negoziati anche fra Stati Uniti e Russia nei prossimi giorni in Arabia saudita. Il portavoce Dmitry Peskov ha affermato che "non è vero". Alla domanda di cosa si aspetti Mosca dai colloqui tra ucraini e americani, Peskov ha risposto: "Non importa cosa stiamo aspettando noi. Ciò che conta è cosa stanno aspettando gli Stati Uniti. A vari livelli abbiamo ripetutamente sentito affermazioni secondo cui gli Stati Uniti stanno aspettando che gli ucraini dimostrino il desiderio di fare la pace". "In effetti - ha insistito Peskov - probabilmente tutti stanno aspettando questo. I membri del regime di Zelensky vogliono davvero la pace o no? Questo è molto importante e deve essere determinato"
"Nessun commento particolare sullo scambio tra le autorità polacche e la controparte americane. Restiamo impegnati e pronti a sostenere l'Ucraina con GovtSatCom fino a quando Iris2 non sarà pienamente operativo. Abbiamo capacità satellitari in Ue e siamo pronti a sostenere l'Ucraina se necessario", ha affermato il portavoce della Commissione europea, replicando a una domanda sullo scambio avvenuto ieri tra il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, Elon Musk e il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, sull'uso dei satelliti Starlink in Ucraina.
La delegazione ucraina proporrà alla Russia una tregua aerea e marittima, durante i colloqui di domani a Gedda con la delegazione statunitense, fa sapere un alto funzionario ucraino. "Sono le opzioni di cessate il fuoco più facili da attuare e monitorare, ed è possibile iniziare con queste", ha detto il funzionario rimasto anonimo.
L'intelligence del ministero della Difesa ucraino (Gur) ha colpito con i droni la raffineria di petrolio di Novokuibyshevsk, nella regione russa di Samara. Secondo l'agenzia di stampa Rbk Ucraina lo stabilimento produce carburante per motori di aerei supersonici ed è una delle più potenti tra le raffinerie di Samara, con una capacità progettuale di oltre 8,8 milioni di tonnellate di greggio all'anno.

La domenica notte sull'Ucraina è stat illuminata dal lancio di ben 176 droni, di cui 130 sono stati abbattuti, ha fatto sapere l'esercito di Kiev nel suo rapporto quotidiano sugli attacchi notturni russi. Almeno 42 Uav, "droni imitatori" (usati come esche), "sono andati persi, senza conseguenze negative". Colpite le "regioni di Kharkiv, Poltava e Kiev".
Nate Vance, cugino del vicepresidente statunitense James David Vance, ha combattuto come volontario sul fronte ucraino contro le forze russe, lo ha scritto il quotidiano francese "Le Figaro", spiegando che i due Vance condividono gli stessi nonni. Mentre J.D. Vance, oggi vicepresidente, "criticava l'aiuto all'Ucraina, mi dicevo che lo faceva perché doveva piacere ad un certo elettorato, che faceva parte del gioco della politica", ha spiegato Nate al giornale francese. "Ma quello che hanno fatto a Zelensky (con il presidente Donald Trump nella Casa Bianca) è stata un'imboscata avvenuta in assoluta cattiva fede", ha aggiunto, affermando di aver provato a contattarlo: "Suo cugino era in prima linea, gli avrei potuto raccontare la verità", ha aggiunto Nate, ma "contattare un senatore dall'Ucraina non è semplice". Nate ha combattuto nelle battaglie di Kupyansk, Bakhmut, Avdiivka e Pokrovsk, per poi tornare negli Stati Uniti a gennaio.
Il servizio d'intelligence di Mosca Fsb ha annunciato l'espulsione di due diplomatici del Regno Unito, accusato di "spionaggio". Nel mirino il secondo segretario dell'ambasciata e il marito del primo segretario, i due "entro due settimane" dovranno lasciare la Russia. Gli 007 affermano di aver "scoperto prove che questi diplomatici stavano portando avanti attività di sovversione e di intelligence che minacciano la sicurezza della Federazione Russa".
Secondo Donald Trump: "Io dico che (gli ucraini) non hanno le carte. Nessuno ha davvero le carte. La Russia non le ha". E "quello che bisogna fare è arrivare a un accordo e fermare le uccisioni. E' una guerra senza senso e riusciremo a fermarla" ha detto nelle scorse ore il presidente degli Stati Uniti e ripreso da Fox News.
Kiev ha firmato un memorandum d'intesa con il produttore del sistema di difesa aerea Iris-T, la società tedesca Diehl Defence. Il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, ha sottolineando che il contratto garantirà di triplicare le forniture di missili e sistemi di difesa aerea al Paese. Inoltre "l'accordo firmato apre la strada a grandi progetti industriali che rafforzeranno le capacità di difesa aerea dell'Ucraina" ha scritto su X Umerov .