Ucraina, esplosioni nelle basi russe in Crimea. Mosca acquista super missili Sarmat

Ancora tensione attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia: "In caso di emergenza in 400mila da evacuare". Putin: "Occidente usa l'Ucraina come carne da cannone". Giovedì l'incontro Zelensky-Erdogan-Guterres. Macron chiede il ritiro delle truppe russe

Roma, 16 agosto 2022 - L'Occidente usa l'Ucraina come "carne da cannone" e gli Stati Uniti vogliono tirare la guerra "per le lunghe". Vladimir Putin torna a parlare a Mosca in apertura della conferenza internazionale sulla sicurezza. Nel mirino ci sono sempre gli Usa e l'Occidente che "ha chiuso un occhio sulla diffusione dell'ideologia neonazista, ai massacri degli abitanti del Donbass, ha pompato e sta continuando a pompare il regime di Kiev con armi, anche pesanti". E sul caso Taiwan lo zar è netto: "Washington sta cercando di destabilizzare il mondo".  I vertici dell'esercito russo, intanto, riferiscono alla Tass che Mosca non ha bisogno di armi nucleari per raggiungere i suoi obiettivi. Ma la situazione sul campo per le truppe di Putin non è semplice. Soprattutto in Crimea, dove da giorni si susseguono esplosioni ed incendi nelle basi russe. 

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E giovedì 18 in Ucraina ci sarà un incontro trilaterale tra il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e quello ucraino Volodymir Zelensky. Lo comunica il portavoce delle Nazioni Unite, che ha precisato che Zelensky ha invitato Guterres a Leopoli giovedì per il trilaterale con Erdogan, poi il segretario generale delle Nazioni Unite si recherà venerdì al porto di Odessa e quindi andrà all'Istanbul Joint Coordination Center in Turchia.

L'allarme in serata da parte delle forze filorusse che controllano la centrale nucleare di Zaporizhzia, secondo cui gli ucraini avrebbero attaccato la centrale con armi pesanti. 

Sommario

Esplosioni nelle basi russe

Dopo il missile che ha colpito la base dei mercenari russi Wagner, nel Donbass, un incendio è scoppiato questa mattina in una base militare nella Crimea annessa alla Russia. Il rogo è divampato in un deposito temporaneo di munizioni di una base russa nel distretto settentrionale di Dzhankoy. E proprio le munizioni sono andate perdute, saltate in aria. Mosca parla di "un'azione di sabotaggio". Secondo il governatore della Crimea, Sergei Aksionov, due civili sono rimasti feriti. Poche ore dopo, a un centinaio di chilometri di distanza dal depositio di munizioni, ecco nuove esplosioni. Colpita una base militare russa vicino Sinferopoli. Lo riferisce Kyiv Independent. Il consigliere del capo dell'Ufficio di Zelensy, Mykhailo Podolyak dichiara che gli attacchi odierni rappresentano l'inizio della "demilitarizzazione" della Crimea che "continuerà fino alla completa liberazione dei territori ucraini". 

Un alto funzionario ucraino, parlando con il New York Times in condizione di anonimato, ha affermato che le esplosioni nella base militare in Crimea sono state provocate da un'unità militare ucraina d'élite che operava dietro le linee nemiche. Il NYT ricorda che il ministero della Difesa russo ha parlato di un "atto di sabotaggio". 

Carro armato russo a Donetsk
Carro armato russo a Donetsk

Super missili Sarmat

Mosca prosegue la sua campagna di armamento. Il ministero della Difesa russo ha firmato oggi, in occasione del forum Army 2022, un contratto per la consegna di missili balistici intercontinentali Sarmat. Lo riporta Interfax. "È stato firmato un contratto governativo per la produzione e la consegna del sistema missilistico strategico Sarmat", l'annuncio durante una cerimonia. Putin in giugno ha detto che i Sarmat saranno operativi in Russia entro fine anno e che daranno garanzie di sicurezza alla Russia "contro le attuali minacce" e faranno "riflettere coloro che ci stanno minacciando".

Zaporizhzia

Nel frattempo, continua l'allerta attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dalle forze russe. Il presidente francesce Emmanuel Macron ha lanciato un appello a Mosca perché ritiri le sue truppe. Ma c'è tensione soprattutto sulla visita degli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea): le Nazioni Unite sostengono di avere la capacità logistica e di sicurezza per fornire assistenza alla missione. Ma un diplomatico russo detta le condizioni, affermando che un'eventuale visita non deve passare attraverso Kiev poichè è troppo pericoloso. Mosca aveva affermato domenica che l'Aiea "non dovrebbe rinviare la visita" alla centrale e dovrebbe inviare una sua missione all'impianto "a fine agosto o inizio settembre".

Il capo dell'Amministrazione militare della regione, Oleksandr Starukh, riferisce in un'intervista tv che in caso di un'emergenza alla centrale dovrebbero essere evacuate almeno 400.000 persone. Starukh ha spiegato che la situazione a Enerhodar, la città che ospita la centrale, è considerata "pericolosa" e che il piano di evacuazione della città e della zona a rischio di contaminazione da radiazioni è attualmente in fase di adeguamento, tenendo conto dei recenti sviluppi militari.

In serata è arrivato poi un allarme da parte delle autorità filorusse che controllano Zaporizhzhia, che hanno accusato gli ucraini di aver attaccato la centrale nucleare con armi pesanti, con l'obiettivo di colpire l'impianto di raffreddamento. Lo riferisce la Tass, affermando che le forze di Kiev hanno sparato "decine di colpi con armi pesanti", che potrebbero provocare un "disastro peggiore di Chernobyl". "Il reattore della centrale nucleare di Zaporozhzhia deve essere raffreddato. Ma decine di colpi sono stati sparati da armi pesanti al sistema di raffreddamento. Non è protetto come lo è il reattore e i nostri nemici hanno la possibilità di danneggiarlo e ostacolare il corretto raffreddamento del reattore", ha detto in un'intervista Vladimir Rogov, membro del consiglio dell'amministrazione militare-civile della regione ucraina controllata dai russi. Per i russi le forze ucraine hanno sferrato diversi attacchi nell'area della centrale, utilizzando droni, artiglieria pesante e razzi. E quelli non respinti dalla difesa, colpiscono le infrastrutture e le vicinanze del deposito di scorie nucleari. La versione di Kiev è opposta: sono i russi a sparare verso le postazioni ucraine dalla centrale di Zaporizhzhia, utilizzandola come scudo. 

Epurazioni di Zelensky

Nuova epurazione dei servizi segreti ucraini da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha spostato o licenziato i capi di quattro dipartimenti regionali. Nel mirino sono finiti i responsabili delle regioni di Kiev, Ternopil e Leopoli. Lo riportano i media locali, citando il decreto presidenziale.

Attacco a Kharkiv

Razzi d'artiglieria russi di nuova generazione sono piovuti, in serata, su una zona residenziale di Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina: lo scrive il Kyiv Independent, citando l'ufficio del procuratore. Secondo le fonti, si tratterebbe di razzi sparati da un nuovo lanciatore multiplo 9A52-4 Tornado.

Energoatom sotto cyberattacco

L'agenzia pubblica ucraina per l'energia nucleare, Energoatom, ha denunciato un attacco informatico russo "senza precedenti" contro il suo sito ufficiale, specificando che il funzionamento del portale non era stato interrotto. "Il 16 agosto 2022, il piu' potente attacco informatico dall'inizio dell'invasione russa ha avuto luogo contro il sito web ufficiale di Energoatom", si legge in una nota su Telegram. Il sito "è stato attaccato dal territorio russo", si precisa nella nota.