Massacro Bucha, torture e 410 cadaveri. "Orrori anche in altri villaggi"

Zelensky: "Soldati russi macellai", ma colloqui continuano. Biden: "Crimini di guerra", la Russia: "Una messa in scena, non sono stati i nostri soldati". Testimone: razzie e violenze dei ceceni ubriachi. Procura generale: a Borodyanka più vittime. A Sud attacchi a Odessa e Mykolaiv. Cernihiv, ostaggi assieme ai morti. Mariupol, ancora bloccato il corridoio umanitario. Pronto l'assalto finale a Kharkiv

Roma, 4 aprile 2022 - Dopo l'orrore di Bucha, si scoprono atrocità in un altro villaggio della regione di Kiev, a Borodyanka. E nella zona di Cernihiv a nord. Mentre a sud continua il massacrante assedio di Mariupol, anche oggi senza corridoio umanitario.  "Troppo pericoloso" per la Croce Rossa internazionale.  Quanto successo vicino a Kiev è solo "la punta dell'iceberg", ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, proprio a Mariupol la situazione potrebbe essere anche "peggiore". Ed è botta e risposta tra Washington e Mosca, con il presidente Joe Biden che chiede un processo per crimini di guerra, e il Cremlino che risponde in maniera sarcastica: prima gli Usa dovrebbero pensare al bombardamento della Jugoslavia e all'occupazione dell'Iraq, senza dimenticare il nucleare sul Giappone. La Russia nega la paternità delle violenze sui civili. "Solo una messa in scena, i nostri militari non hanno fatto nulla di quello di cui sono stati accusati" sostiene l'ambasciatore di Mosca all'Onu, Vassily Nebenzia, parlando con i giornalisti. Tra le prove - dice Nebenzia - c'è un video del sindaco di Bucha che parla dopo il ritiro dei militari russi senza citare quegli orrori. 

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Sul campo di battaglia Odessa è sempre più tra i principali obiettivi delle forze armate russe, che vogliono sfondare su tutto il fronte sud-sudest dell'Ucraina. Nella notte le forze di Mosca hanno lanciato un missile contro una delle strutture del porto più strategico del Paese. L'attacco ha seguito di poche ore quello lanciato all'alba di domenica, quando era stata colpita una raffineria di petrolio, da cui era divampato un grande incendio. Fortunatamente parte dei missili lanciati erano stati intercettati dalla contraerea, e non c'erano state vittime.

All'alba di stamani, le truppe russe hanno ripreso con diversi attacchi missilistici su Mykolaiv. Il sindaco della città ha parlato anche di bombe a grappolo. 

Secondo lo Stato Maggiore delle Forze armate ucraine la Russia sta rafforzando le proprie truppe per l'offensiva nella parte orientale del Paese e si stanno "riorganizzando in alcune aree dell'Ucraina meridionale". L'esercito di Putin starebbe anche preparando l'assalto finale a Kharkiv. L'agenzia stampa ucraina Unian cita il portavoce del ministero della Difesa Oleksandr Motuzyanyk: "Il nemico sta rafforzando le truppe dei distretti militari occidentali e meridionali nei distretti operativi di Slobozhansky e Donetsk. Lo sta facendo sia trasferendo truppe da altri distretti militari sia coinvolgendo unità della riserva".

Una lettera firmata col sangue per chiedere la no-fly zone è stata indirizzata alla Corte europea dei diritti umani da un gruppo di militari dell'esercito ucraino di Odessa: "La debolezza dei leader degli Usa e dei Paesi Ue costa ogni giorno a militari e civili ucraini centinaia di vite".

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Sommario 

Il massacro di Bucha

Le immagini del massacro di civili a Bucha intanto scioccano l'Occidente e rilanciano l'ipotesi di nuove più incisive sanzioni contro la Russia, come ribadito oggi dall'alto rappresentante della Ue per la politica estera Josep Borrell. Zelensky definisce le forze russe "assassini, torturatori e stupratori". Mosca parla invece di una "messa in scena provocatoria" da parte di Kiev per "interrompere i colloqui di pace". Interviene anche Draghi affermando che "la Russia dovrà render conto di quanto accaduto". 

Immagine satellitare di una fossa comune a Bucha (Ansa)
Immagine satellitare di una fossa comune a Bucha (Ansa)

Sono 410 i cadaveri rinvenuti nelle cittadine attorno a Kiev che sono oggetto di un'indagine su possibili crimini di guerra compiuti dalle forze russe. "Quattrocentodieci corpi di civili uccisi sono stati raccolti nel territorio della regione di Kiev" e "140 sono già stati esaminati dai procuratori e da altri specialisti", si afferma nella nota della procuratrice generale. Il sindaco di Bucha, la cittadina liberata che si trova a 37 chilometri a nord ovest di Kiev, ha riferito che 300 residenti sono stati uccisi dalle forze russe, mentre i combattenti ceceni avevano il controllo della zona. L'esercito ucraino ha trovato anche, sempre a Bucha, una camera di tortura usata dai soldati russi con i cadaveri di cinque civili piegati in avanti e con le mani legate dietro la schiena.

''Bambini con le mani legate dietro la schiena e un colpo di pistola sparato in testa. Stiamo parlando di bambini''.  "Donne stuprate e uccise, fatte a pezzi'', abbandonate per le strade. I primi soldati ucraini entrati in città hanno riferito delle atrocità: ''Hanno provato a dare fuoco ai cadaveri, volevano bruciarli per nascondere le prove dei crimini commessi''. Inoltre ''Le immagini che stanno circolando in queste ore sui media internazionali sono solo il 10 per cento dello scenario reale a Bucha", sottolineando che ritiene ci siano più di una fossa comune. 

Un altro testimone, Sergiy Prylucki, ha raccontato: "Quello che voi giornalisti state documentando non è avvenuto in questi ultimi giorni con la ritirata dei russi. Ma giorno dopo giorno, dal 24 febbraio". E continua: "Ho visto i carri armati ed altri veicoli russi entrare a Bucha, stazionare vicino alle nostre abitazioni; aerei bombardare le nostre case; i corpi dei miei concittadini morti nelle loro auto; ho raccolto le testimonianze di chi ha subito le razzie dei ceceni ubriachi nei negozi, le loro gozzoviglie nelle case e le torture e le uccisioni. Vicino a casa mia hanno torturato e ucciso in un summer camp per bambini chi si trovava lì. Hanno ucciso civili dentro le loro case. Hanno saccheggiato abitazioni private".

Le truppe russe avrebbero utilizzato il seminterrato di un sanatorio locale per bambini chiamato 'Radiant'. Una testimone, Alina, ha riferito all'inviato dell'Ansa: "In questo mese di occupazione i russi hanno preso alcune donne, sui trent'anni, e le hanno portate nel loro quartier generale qui a Bucha, facendole schiave. A loro serviva che cucinassero e facessero tutto ciò che veniva loro ordinato".

Fosse comuni a Bucha (Ansa)
Fosse comuni a Bucha (Ansa)

Fonti dei media ucraini hanno diffuso stamattina informazioni circa l'identità del presunto comandante delle truppe russe a Bucha, responsabili del massacro nella città appena liberata. Secondo gli attivisti di InformNapalm, l'unità militare 51460 sarebbe stata comandata dal Tenente Colonnello Omurbekov Asanbekovich, del quale si riportano anche i recapiti privati.

Borodyanka, "peggio di Bucha"

A Borodyanka ci sono più vittime, lo sostiene la procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova. Nel paese, anche questo nelle vicinanze di Kiev, la situazione persino peggiore di quella trovata a Bucha dopo il ritiro delle truppe russe. La Venediktova in tv ha affermato che il numero di vittime rinvenute a Borodyanka sarà il più elevato rispetto a qualsiasi altro posto, ma non ha fornito dati.  "Possiamo parlare della regione di Kiev perché ieri abbiamo avuto accesso a questi territori: possiamo dire che la situazione peggiore con le vittime civili è a Borodyanka. Io penso che parleremo di Borodyanka separatamente".  

Ostaggi assieme ai morti a Cernihiv

Orrore anche a nei sotterranei di una scuola del villaggio di Yahidne, nella regione di Cernihiv, dove, riferiscono i testimoni "gli occupanti russi hanno tenuto in ostaggio 150 persone, compresi donne e bambini. Chi moriva veniva lasciato lì accanto ai vivi, i vivi hanno patito fame, paura, dolore, disperazione". Lo rende noto il governatore dell'Oblast Viacheslav Chaus su Fb, postando anche delle foto. Il governatore denuncia anche le terribili condizioni igieniche per gli ostaggi, tenuti la maggior parte del tempo seduti al buio e al freddo. I media locali scrivono che i bambini hanno scritto l'inno ucraino sui muri.

Mariupol, si combatte in strada

Mariupol è ancora una volta irraggiungibile, lo fanno sapere daI Comitato Internazionale della Croce Rossa: anche oggi non sono stati in grado di raggiungere la città portuale assediata ed evacuare i civili. Il sindaco Vadym Boytchenko ha denunciato bombardamenti incessanti: "Il 90% delle infrastrutture è distrutto". Il primo cittadino ha fatto sapere che in città ci sono ancora "130mila" persone bloccate "in condizioni disumane", e che non riescono a lasciare la città, dove si combatte strada per strada. Oggi ci sono stati già 8 attacchi aerei, riporta Unian basandosi su fonti delle forze armate ucraine. Sui social il battaglione Azov ha ricordato la tragedia di Mariupol postando foto della città distrutta: "Mariupol oggi: 40 giorni fa era una città bellissima. Gli occupanti hanno rubato la nostra primavera. Hanno bruciato, distrutto, depredato....Questo merita la morte e nessun perdono". Quello che è successo a Bucha, è solo "la punta dell'iceberg", a Mariupol la situazione è anche "peggiore", ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba alla stampa durante l'incontro con la collega britannica Liz Truss a Varsavia, assieme al capo della diplomazia polacca, Zbigniew Rau.

Bilancio vittime

Il bilancio delle vittime dall'inizio dell'invasione russa viene aggiornato dall'Onu: 1.417 morti e 2.038 feriti. Tra i morti si contano 293 uomini, 201 donne, 22 ragazze e 40 ragazzi, oltre a 59 bambini e 802 adulti di cui non si conosce il sesso. Feriti 92 bambini. Mentre le autorità ucraine denunciano 161 bambini uccisi e 264 rimasti. Secondo Save the Children in media ogni giorno 22 scuole sono state attaccate dall'inizio dell'invasione russa. Con la conseguenza che 5,5 milioni di bambini sono rimasti senza istruzione. Dal 24 febbraio 869 scuole (il 6% di tutte quelle presenti nel Paese) e 83 edifici scolastici sono rimasti completamente distrutti. Nella sola Kharkiv 50 scuole inagibili. A Mykolaib una scheggia di una bomba a grappolo ha colpito un'auto parcheggiata vicino a un asilo nido riducendola in cenere. 

Zelensky: soldati russi "macellai"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito i soldati russi dei "macellai", la stessa parola usata nei giorni scorsi dal presidente americano Joe Biden riferendosi al presidente russo Vladimir Putin. Per Zelensky le forze armate russe sono "assassini, torturatori, stupratori, saccheggiatori". Quindi si è rivolto alle madri dei soldati russi facendo riferimento a Bucha: "Anche se avete cresciuto dei saccheggiatori, come possono essere diventati anche dei macellai?... Hanno ucciso deliberatamente e con soddisfazione".

Zelensky: colloqui continuano

Nonostante le atrocità commesse, Zelensky ha affermato che si impegna a continuare i colloqui di pace con la Russia: "È difficile dire come, dopo tutto quello che è stato fatto, possiamo avere qualsiasi tipo di negoziato con la Russia. Questo è a livello personale. Ma come presidente, devo farlo. Ogni guerra deve finire", ha detto il presidente ucraino stamani.

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Biden: voglio un processo per crimini di guerra

Non ci sono prove di genoicidio secondo gli Usa, ma Joe Biden vuole un "processo per crimini di guerra". Il presidente degli Stati Uniti  ha inoltre affermato di voler infliggere "sanzioni aggiuntive" contro la Russia. Biden ha anche aggiunto che bisogna "continuare a fornire all'Ucraina le armi di cui ha bisogno". Washington si sta già muovendo tramite l'ambasciatore statunitense all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, che chiederà all'assemblea generale delle Nazioni Unite di sospendere la Russia dal consiglio per i diritti umani. L'Alto Commissario per i Diritti Umani, Michelle Bachelet, si è detta "inorridita" dalle immagini dei corpi trovati a Bucha e ha parlato di "possibili crimini di guerra". Tutta l'Europa reagire mettendo in campo nuove sanzioni contro Mosca. Anche l'Italia ha condannato la strage, il premier Mario Draghi ieri ha detto che la Russia dovrà render conto di quanto accaduto, e oggi il ministro degli esteri Luigi Di Maio ha assicurato che il governo non porrà veti su sanzioni al gas russo. E il 6 aprile è prevista una nuova riunione dei 27 ambasciatori dei Paesi Ue per un nuovo pacchetto di sanzioni europee contro Mosca.

Mosca: Crimini? Voi per Jugoslavia e Iraq, poi Giappone

Subito è arrivata la replica del Cremlino, in tono sarcastico: se gli americani vogliono investigare i crimini di guerra, "che comincino con i bombardamenti sulla Jugoslavia e l'occupazione dell'Iraq", le parole della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. "Non appena finiscono, possono passare ai bombardamenti nucleari sul Giappone", ha aggiunto Zakharova.

Strade minate a Borodyanka, regione di Kiev

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