Medvedev: "Garanzie di Kiev per il cessate il fuoco preludio alla Terza Guerra Mondiale"

La bozza del documento ucraino che stila una lista di Paesi garanti per un futuro cessate il fuoco, fa innervosire il consigliere russo. Poi Kiev controbatte: "L'ambizione di aderire alla Nato è in Costituzione"

Dmitry Medvedev (Ansa)

Dmitry Medvedev (Ansa)

Roma, 13 settembre 2022 - Oggi la presidenza di Kiev ha diffuso una bozza delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, in cui ha indicato una lista di Paesi garanti, in caso di un possibile e futuro cessate il fuoco con la Russia. 

Tra questi Paesi garanti ci sono anche alcuni membri dell'Ue, compresa l'Italia, ma anche Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Canada e Turchia. Il documento, elaborato da un gruppo di esperti e intitolato 'Trattato di Kiev sulla sicurezza', è stato presentato dal capo dello staff del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, con l'ex segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen.

Si tratta però di un documento che ha fatto subito irritare Mosca, che già sta avendo delle difficoltà sul campo di battaglia. Tanto che il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev, l'ha definito "di fatto un prologo alla Terza Guerra Mondiale".

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"Naturalmente, nessuno darà alcuna garanzia ai nazisti ucraini, dopotutto è quasi come applicare l'Art. 5 del Trattato della Nato", ha aggiunto. "Se questi idioti continueranno a pompare senza freni il regime di Kiev con i tipi di armi più pericolosi - ha avvertito l'ex capo del Cremlino - prima o poi la campagna militare passerà a un altro livello".

"I confini visibili e la potenziale prevedibilità delle azioni delle parti in conflitto scompariranno da esso. Seguirà uno scenario militare che coinvolgerà nuovi partecipanti", ha proseguito Medvedev. "E poi i Paesi occidentali non potranno sedersi nelle loro case e appartamenti puliti, ridendo di come indeboliscono accuratamente la Russia per procura", ha minacciato ancora, citando un brano dell'Apocalisse: "Del resto si dice: 'Per queste tre piaghe, per il fuoco, il fumo e lo zolfo che uscivano dalla loro bocca, una terza parte del popolo morì'".

La risposta di Kiev

Il riferimento alla Nato di Medvedev ha portato Kiev a controbattere prontamente, dicendo che le garanzie di sicurezza presentate "non sostituiscono l'ambizione dell'Ucraina di aderire alla Nato". Nell'illustrare il documento sul suo sito, la presidenza di Kiev ricorda che questa ambizione è inserita nella Costituzione del Paese. Inoltre, sottolinea, "l'Ucraina ha avviato anche il cammino per diventare un membro dell'Ue. Come membro dell'Ue, l'Ucraina beneficerà delle clausole di difesa reciproca dell'Ue".

"Il pacchetto di garanzie include misure preventive di natura militare, finanziaria, infrastrutturale, tecnica e informativa per evitare una nuova aggressione, oltre che misure da prendere immediatamente in caso di una nuova violazione della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina", ha aggiunto la presidenza di Kiev.

Scholz chiede a Putin ritiro esercito

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un colloquio telefonico durato 90 minuti, ha invitato il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, a ritirare l'esercito dall'Ucraina e a cercare una soluzione diplomatica al conflitto. Stando a quanto indicato dal portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit, nella conversazione telefonica, il cancelliere ha esortato Putin, "vista la gravità della situazione militare e le conseguenze della guerra in  Ucraina, a trovare al più presto una soluzione diplomatica, basata su un cessate il fuoco, ritiro completo delle truppe russe e rispetto dell'integrità territoriale e della sovranità dell'Ucraina". Per la Germania, "ogni ulteriore passo per l'annessione alla Russia non rimarrebbe senza risposta e non sarebbe riconosciuto in nessun caso", ha spiegato Hebestreit in una nota. Durante il colloquio si è parlato anche della situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia e Scholz "chiesto di evitare qualsiasi escalation e di attuare immediatamente le misure raccomandate dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica", ha continuano il portavoce, aggiungendo che si è parlato anche della situazione alimentare, con l'invito a Putin a non violare l'accordo sui cereali ucraini. 

Nyt, controffensiva di Kharkiv coordinata da Usa e Gb

Alcuni funzionari americani hanno rivelato al New York Times che la controffensiva ucraina nella regione di Kharkiv è stata coordinata con le intelligence di Stati Uniti e Gran Bretagna, che hanno elaborato con Kiev un piano alternativo all'annunciata operazione a Kherson, che avrebbe causato enormi perdite.

"La strategia alla base dei rapidi progressi militari dell'Ucraina negli ultimi giorni ha iniziato a prendere forma mesi fa durante una serie di intense conversazioni tra funzionari ucraini e statunitensi sulla via da seguire nella guerra contro la Russia", è la ricostruzione del quotidiano, "i lavori sono iniziati subito dopo che il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha detto ai suoi generali di voler fare una mossa clamorosa per dimostrare che il suo Paese poteva respingere l'invasione russa. Sotto i suoi ordini, l'esercito ucraino aveva escogitato un piano per lanciare un ampio assalto attraverso il Sud per riconquistsare Kherson e isolare Mariupol dalle forze russe nell'Est".