Venerdì 19 Aprile 2024

Ucraina, Zelensky: "No vendita gas e carbone all'estero". Putin non risponde ai cittadini

Distrutto a Severodonetsk ospedale con croce rossa sul tetto. Fugge rabbino capo di Mosca. Mille prigionieri ucraini portati in Russia. Mosca, per la prima volta in 18 anni il presidente russo non farà la maratona telefonica per rispondere ai cittadini comuni

Roma, 8 giugno 2022 - Nuovo bilancio delle vittime russe quando si apre il giorno numero 105 della guerra in Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso in tv, ribadito poi su Telegram, ha detto che i morti sul fronte russo dall'inizio del conflitto sono oltre 31mila. Zelensky ha anche annunciato che l'Ucraina sospenderà tutte le esportazioni di gas e carbone, in vista di quello che secondo lui sarà "l'inverno più difficile di tutti a causa della guerra". "Tutta la produzione si concentrerà sulla soddisfazione della domanda interna", ha spiegato il presidente, e l'Ucraina pubblicherà un 'Libro dei carnefici', per raccogliere le prove sui crimini di guerra commessi durante dalla Russia sul suolo ucraino dall'avvio dell'invasione.

Grano bloccato in Ucraina, riaperto il porto di Berdyansk occupato dai russi

Dalla Russia invece arriva la notizia della fuga del rabbino capo di Mosca, Pinchas Goldschmidt. Il rabbino ha lasciato la Russia dopo aver subito forti pressioni per sostenere l'avvio dell'invasione dell'Ucraina e si era rifiutato di farlo. Così la decisione di abbandonare la capitale. E il Moscow Times sottolinea che dopo 18 anni non ci sarà la linea diretta tra il presidente Vladimir Putin e i russi: a maratona telefonica con la quale il presidente risponde alle domande dei cittadini comuni.   

I bombardamenti intanto vanno avanti: a Severodonetsk è stato colpito un ospedale con una croce rossa sul tetto. 

Una casa distrutta a Lysychansk, nella regione del Donbas (Ansa)
Una casa distrutta a Lysychansk, nella regione del Donbas (Ansa)

Sommario

Severodonetsk: bombardato ospedale con croce rossa sul tetto

Un altro ospedale è stato distrutto dalle bombe a a Rubizhne. Foto satellitari pubblicate dalla Cnn evidenziano un dettaglio sconcertante: sul tetto della struttura ospedaliera di Severodonetsk era stata dipinta una grande croce rossa. Nel sud di Rubizhne oltre all'ospedale sono stati rasi al suolo anche un'azienda farmaceutica e gli edifici circostanti.

"Nessuno si arrenderà a Severodonetsk. I russi vogliono catturare la città entro il 10 giugno. Si stanno svolgendo feroci battaglie, i nostri difensori stanno combattendo per ogni centimetro della città", ha dichiarato il capo militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai, citato dal Guardian. "I russi non controllano la strada Lysychansk-Bakhmut, ma sparano pesantemente. Noi non usiamo questa strada, è troppo pericolosa. Le truppe russe progettano nuovamente di attraversare il fiume Seversky Donets per creare una testa di ponte per l'offensiva", ha aggiunto.

Prigionieri Azovstal portati in Russia

Più di 1.000 prigionieri ucraini detenuti dall'esercito russo dopo la resa all'acciaieria Azovstal a Mariupol, sono stati trasferiti in Russia per indagini. "Più di 1.000 persone (uscite) da Azovstal sono state trasferite in Russia", ha detto una fonte. Secondo l'agenzia, "le forze dell'ordine stanno lavorando a stretto contatto" con i detenuti. La fonte ha aggiunto che le autorità hanno in programma di aumentare il numero di prigionieri trasferiti in Russia "al termine degli interrogatori"; e ha sottolineato che a Mosca ci sono già più di 100 detenuti, "tra i quali mercenari stranieri che si sono arresi a Mariupol". Secondo quanto riferito dal comando militare russo il 20 maggio scorso, dalle strutture delle acciaierie in cui si erano trincerati per più di due mesi uscirono più di 2.400 soldati ucraini, molti dei quali membri del battaglione nazionalista Azov. 

Zelensky: i temi del nuovo discorso

Bilancio delle vittime russe, le scorte di energia per l'inverno e l'annuncio di un libro choc. Questi alcuni dei temi affrontati da Zelensky nel suo nuovo discorso: "Più di 31mila soldari russi sono già morti in Ucraina. Dal 24 febbraio la Russia paga qualcosa come 300 vite al giorno per una guerra completamente insensata contro l'Ucraina - ha detto Zelensky -. Verrà il giorno che il numero delle perdite anche per la Russia supererà il limite dell'accettabile". Poi il passaggio sulle scorte energetiche del Paese: "Non venderemo i nostri gas e carbone all'estero - ha detto ancora Zelensky -. Tutta la produzione si concentrerà sulla soddisfazione della domanda interna". Il governo ucraino ha incaricato la compagnia statale Naftogaz di accumulare almeno 19 miliardi di metri cubi di gas negli impianti di stoccaggio sotterranei ucraini. L'Ucraina ha completato la sua scorsa stagione di riscaldamento con 9 miliardi di metri cubi di gas nei suoi depositi. Al 1 giugno il Paese disponeva di 10 miliardi di metri cubi.

Infine l'annuncio di un libro choc: "La prossima settimana verrà lanciata una pubblicazione speciale, 'The Book of Executioners', un sistema informativo per raccogliere la conferma dei dati sui criminali di guerra: i criminali dell'esercito russo". I pubblici ministeri ucraini affermano di aver registrato oltre 12.000 presunti crimini di guerra che coinvolgono più di 600 sospetti da quando Mosca ha iniziato la sua invasione il 24 febbraio.

Russia: la fuga del rabbino da Mosca

In dissenso con la guerra intrapresa e dopo essersi rifiutato di appoggiarla, il rabbino capo di Mosca Pinchas Goldschmidt è fuggito dalla Russia.  "Posso finalmente rendere noto a tutti - scrive la reporter Avital Chizhik-Goldschmidt sul suo account Twitter - che i miei suoceri sono stati messi sotto pressione dalle autorità per sostenere pubblicamente l'operazione specialè in Ucraina e si sono rifiutati di farlo. Sono fuggiti in Ungheria due settimane dopo l'invasione russa e ora sono in esilio dalla comunità che hanno amato e costruito e in cui hanno cresciuto i loro figli per oltre 33 anni.

Putin non risponde ai cittadini: prima volta in 18 anni

L'annuale Linea diretta con Vladimir Putin, la maratona telefonica con la quale il presidente russo risponde alle domande dei cittadini comuni per la prima volta dopo 18 anni non si terrà, lo scrive il Moscow Times. L'annuncio fatto dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, recita che la data dell'evento "non è stata ancora fissata". Doveva tenersi nell'ambito del Forum economico internazionale di San Pietroburgo del 15-18 giugno, ma non sarà così. Anche un altro regolare evento presidenziale, il discorso di Putin all'Assemblea federale russa, è stato rinviato in aprile, e senza una nuova data.