Ucraina, ex capo della Wagner chiede asilo in Norvegia. Zelensky: Meloni presto a Kiev

Bilancio finale dell'attacco condominio di Dnipro: 45 morti, tra cui sei bambini. Il vicesegretario di Stato americano visita la capitale ucraina. Mosca: "Forze armate ampliate fino a 1,5 milioni di effettivi". Shoigu visita il battaglione Vostok

Roma, 17 gennaio 2023 - A tre giorni dall'attacco a Dnipro le autorità ucraine hanno fornito il bilancio definitivo delle vittime del missile russo ha distrutto un palazzo residenziale: 45 morti, tra cui anche 6 bambini (il più piccolo aveva appena 11 mesi). "Le operazioni di soccorso sono durate 69 ore: 39 persone sono state salvate, tra cui 6 bambini. I feriti sono 79, tra cui 16 minori. Di questi 28 sono stati ricoverati, 10 sono in gravi condizioni", ha detto il consigliere della presidenza ucraina, Kyrylo Timochenko su Telegram. Intanto è arrivata una delegazione statunitense a Kiev, con il vicegretario di Stato Wendy Sherman. I rapporti tra i due paesi si stringono sempre di più: domenica sera sono giunti negli Usa anche i primi soldati ucraini per imparare a usare i sistemi di difesa aerea Patriot. E potrebbe visitare a breve la capitale ucraina anche Giorgia Meloni, almeno secondo quanto detto dal presidente Volodymyr Zelensky, intervistato da Bruno Vespa. 

Nel frattempo il ministero della Difesa russo ha annunciato il potenziamento delle forze armate, che raggiungeranno 1,5 milioni nei prossimi tre anni, mentre il titolare del dicastero Serghei Shoigu ha visitato le truppe russe in Ucraina. Ma la notizia del giorno è la diserzione e la richiesta di asilo alla Norvegia da parte di un ex comandante della Wagner. L'uomo si sarebbe anche offerto di testimoniare contro il fondatore della brigata, l'oligarca Yevgeni Prigozhin.

Dnipro, 16 gennaio 2023 (Afp)
Dnipro, 16 gennaio 2023 (Afp)

Capo della Wagner chiede asilo in Norvegia

Un ex comandante della Brigata Wagner ha chiesto asilo in Norvegia. L'uomo, identificato come il 26enne Andriy Medvedev, ha spiegato di temere per la propria vita dopo aver rifiutato di rinnovare il suo servizio con il gruppo di mercenari che combatte per Mosca. Da qui la diserzione (avvenuta il 6 luglio scorso), la decisione di nascondersi (in Russia) e la fuga (in Norvegia). Nei mesi scorsi, in alcuni colloqui con il Guardian, Medvedev aveva raccontato che il suo battaglione era composto da ex detenuti, di fatto utilizzati come "carne da macello" per la loro inesperienza al fronte, ma anche che molti erano stati vittime di "esecuzioni sommarie" per aver disubbidito agli ordini. "Ho combattuto a Bakhmut, comandando la prima squadra di un plotone d'assalto", aveva detto.

Secondo Gulagu, un'organizzazione russa a tutela dei diritti umani, Medvedev ha attraversato clandestinamente il confine norvegese dalla Russia, nella regione di Murmansk, è stato intercettato dalla polizia e di frontiera e poi è stato trasferito a Oslo, in un centro per migranti. L'intenzione di Medvedev è quella di testimoniare contro Prigozhin, considerato uno degli uomini più vicini al presidente russo Vladimir Putin. Il gruppo Wagner, che sta svolgendo un ruolo chiave nell'offensiva russa nel Donbass, per rafforzare i suoi ranghi ha reclutato fino a 40.000 detenuti dalle carceri di tutto il Paese. 

Soldati ucraini negli Usa

Wendy Sherman, vicesegretaria di Stato americana, si è recata a Kiev per incontrare Volodymyr Zelensky. Sherman, accompagnata da una delegazione di funzionari statunitensi, ha assicurato il "fermo impegno" di Washington al presidente ucraino. Durante l'incontro si è parlato anche di assistenza per rafforzare la posizione di sicurezza dell'Ucraina, di miglioramenti alla sua economia e di modi per sviluppare una partnership commerciale bilaterale duratura con gli Stati Uniti.

Intanto i soldati ucraini sono arrivati negli Usa per imparare ad usare il sistema di difesa aerea americano Patriot. Il personale è giunto domenica sera a Fort Sill in Oklahoma per un addestramento nella scuola di artiglieria per la difesa aerea dell'esercito americano, ha reso noto il colonnello Curtis King, senza precisare quanti uomini seguiranno il corso, della durata di alcuni mesi. Tuttavia, il Pentagono aveva detto all'inizio del mese che sarebbero arrivati 90-100 militari ucraini. 

Shoigu visita le truppe russe

Il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu ha visitato le truppe russe in Ucraina e il centro di comando di Vostok. Durante l'ispezione "ha ascoltato un rapporto del comandante del gruppo, il tenente Rustam Muradov, sulla situazione attuale e sulle azioni delle sue truppe e di comandanti in altri settori", ha fatto sapere Mosca. Il Cremlino ha pubblicato anche un video che ritrae il ministro russo mentre parla con alcuni comandanti e poi consegna delle onorificenze ad alcuni militari. Il dicastero ha annunciato, inoltre, il potenziamento delle forze armate russe, che aumenterranno fino a 1,5 milioni di effettivi tra il 2023 e il 2026. I "profondi cambiamenti" riguarderanno soprattutto le capacità di combattimento della Marina, delle forze aerospaziali e quelle missilistiche.

Zelensky: "Meloni verrà presto a Kiev"

"Aspettiamo molto Giorgia. Non dico Giorgia Meloni perché durante il nostro primo colloquio lei mi ha detto: 'Volodymyr mi chiami per favore Giorgia...' e così abbiamo iniziato la conversazione con lei". Lo ha raccontato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Bruno Vespa, in un'intervista che sarà trasmessa stasera a Porta a Porta. "Io ho visto in lei un primo ministro estremamente concreto. Mi è assolutamente chiara la sua retorica", ha detto. Il leader ucraino, secondo le anticipazioni diffuse, ha ricordato che prima dell'insediamento di Meloni "nella società c'erano delle sensazioni diverse, perché Draghi sosteneva l'Ucraina e c'era chi divulgava informazioni che questo governo sarebbe stato più filorusso". Ma oggi il presidente vede "Giorgia filoitaliana e questa è la cosa più importante: che è proitaliana e sostiene l'Ucraina. E sostiene i valori comuni". "La aspetto molto in Ucraina in visita ufficiale", ha aggiunto. "Lei verrà presto, non posso comunicare la data, ma presto".