Giovedì 12 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

Guerra Ucraina, Lavrov: “Invieremo a Kiev le nostre condizioni per la pace”. Dubbi di Mosca sui negoziati in Vaticano: “Irrealistico”

Via a maxi scambio prigionieri (anche civili). Il ministro degli Esteri russo scettico sulla possibilità di un incontro ospitato dalla Santa Sede: “Sarebbe poco elegante se due Paesi ortodossi discutessero su una piattaforma cattolica. Zelensky non è legittimato a firmare”. Kiev: “Svizzera disponibile per i colloqui”

Guerra Ucraina, Lavrov: “Invieremo a Kiev le nostre condizioni per la pace”. Dubbi di Mosca sui negoziati in Vaticano: “Irrealistico”

Roma, 23 maggio 2025 – La Russia è scettica sulla possibilità di negoziati di pace in Vaticano. Il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha bollato l’ipotesi come “irrealistica”, spiegando che la stessa Santa Sede si troverebbe “a disagio” ad accogliere le delegazioni di due paesi ortodossi. In realtà è stato direttamente papa Leone XIV a dirsi disponile e proprio oggi il segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, ha ribadito questa disponibilità. Secondo Kiev anche la Svizzera sarebbe pronta ad accogliere le parti. Intanto è iniziato il maxi scambio di prigionieri (mille per parte, tra cui anche un considerevole numero di civili), annunciato da Trump: durerà almeno tre giorni. 

RUSSIA-POLITICS
Il presidente russo Vladimir Putin con il ministro degli Esteri Sergei Lavrov (Afp via Ansa)

Notizie in diretta

17:48
Lavrov: "Russia invierà all'Ucraina la bozza dell'accordo"

La Russia invierà all'Ucraina le sue condizioni per un accordo di pace una volta completato l'ultimo scambio di prigionieri. "Non appena lo scambio di prigionieri di guerra sarà completato, saremo pronti a consegnare alla parte ucraina la bozza del documento che la parte russa sta attualmente finalizzando", ha dichiarato il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov.

 

13:56
Iniziato il maxi scambio di prigionieri: mille per parte

Russia e Ucraina hanno cominciato il maxi scambio di prigionieri (mille per parte) concordato nei negoziati di Istanbul, che proseguirà nei prossimi giorni. Ne danno notizia le agenzie russe. La Russia ha restituito all'Ucraina 270 prigionieri e 120 civili, ha affermato il Ministero della Difesa russo. In risposta, sono stati rimpatriati 270 militari russi e 120 civili, tra cui alcuni civili della regione di Kursk catturati dalle forze armate ucraine, riporta Sky News.  Lo scambio proseguirà nei prossimi giorni.  

13:03
Lavrova: "Zelensky non è legittimato a firmare un accordo"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "non ha la legittimità" per firmare un eventuale accordo di pace tra il suo Paese e la Russia. Mosca quindi non si sentirebbe garantita, e per trovare un firmatario "la migliore opzione" sarebbe quella che in Ucraina si svolgessero elezioni per scegliere un nuovo presidente. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Il mandato di Zelensky è scaduto nel maggio del 2024 senza che fossero indette nuove elezioni a causa della legge marziale in vigore nel Paese. Rispondendo a giornalisti che gli chiedevano se la Russia sarebbe pronta a firmare con Zelensky un trattato di pace, Lavrov, citato dalla Tass, ha risposto: "State mettendo il carro davanti ai buoi. Prima dobbiamo avere un trattato, e poi, quando è stato concordato, decideremo. Ma il presidente Zelensky, come il presidente Putin ha detto ripetutamente, non ha legittimità. Questo è riconosciuto anche in Ucraina". L'attuale Costituzione ucraina, ha aggiunto il ministro russo, sembra indicare come possibile firmatario che Mosca accetterebbe il presidente della Verkhovna Rada, il Parlamento monocamerale ucraino. "Ma forse la migliore opzione sarebbe quella di tenere elezioni", ha concluso Lavrov. 

12:24
Mosca: conquistato un altro villaggio nella regione di Kharkiv 

 

Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che le forze russe hanno conquistato un altro villaggio nel nord-est dell'Ucraina: quello di Radkovka, nella regione di Kharkiv. L'annuncio è stato dato il giorno dopo che il presidente Vladimir Putin ha detto che Mosca ha deciso di istituire una "zona cuscinetto di sicurezza" ai confini russi con l'Ucraina per porre fine ai bombardamenti delle forze di Kiev sulle regioni frontaliere russe. La regione ucraina di Kharkiv confina a nord con quella russa di Belgorod, tra le più colpite dai droni ucraini. 

12:23
Kiev: "Svizzera disponibile a ospitare gli incontri con Mosca"

 

"La Svizzera ha confermato la propria disponibilità a ospitare anche futuri incontri volti a raggiungere una soluzione pacifica" nel conflitto in Ucraina. Lo ha scritto su Telegram il capo dell'Ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, dopo un colloquio con il consigliere per la sicurezza nazionale della Svizzera, Gabriel Lüchinger con cui - sottolinea - "si è discusso anche del futuro del dialogo per una pace giusta: continuiamo a lavorare". 

10:43
Parolin: "Vaticano disponibile a ospitare i colloqui ma non ci sono riscontri"

Non ci sono date per eventuali trattative di pace tra Russia e Ucraina da tenere in Vaticano. L'offerta della Santa Sede come luogo di negoziato è ancora valida ma non sono arrivati segnali di apertura su un possibile incontro nel mese di giugno. "Il Santo Padre ha espresso disponibilità a facilitare il dialogo tra le parti, ma non ho ricevuto riscontri in questo senso". E' quanto ha detto il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin a Repubblica

10:41
Merz al telefono con Xi: "Sostenga gli sforzi per la tregua"

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha avuto una telefonata con il presidente cinese Xi Jinping, al quale ha chiesto di sostenere gli sforzi europei per raggiungere una tregua in Ucraina. Lo ha riferito il portavoce Stefan Korenelius in una nota. Il Kanzler "ha riferito degli sforzi congiunti di Europa e Stati Uniti per raggiungere un cessate il fuoco anticipato. E ha chiesto di sostenere questi sforzi", si legge nel comunicato. 

10:15
Trump annuncia scambio di prigionieri Russia-Ucraina. "Potrebbe portare a qualcosa di enorme"

Russia e Ucraina hanno concluso un accordo per un "importante scambio di prigionieri" che "entrerà in vigore a breve". Lo annuncia su Truth Social, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Mosca e Kiev nei giorni scorsi hanno discusso la consegna di mille prigionieri ciascuno e ieri il Cremlino ha confermato di aver ricevuto la relativa lista. Trump si è congratulato con entrambe le parti per l'intesa che, a sua detta, "potrebbe portare a qualcosa di enorme", un chiaro riferimento ai negoziati in corso per un cessate il fuoco.

10:14
Vescovi Ue: "Il Papa vuole lavorare per una pace giusta"

 

"Non siamo entrati nei dettagli delle proposte concrete però ci siamo soffermati veramente sull'importanza di lavorare per una pace che sia una pace giusta, questo equilibrio tra pace e giustizia sembra una cosa molto importante nel suo pensiero". Lo hanno detto i vescovi della Comece, rispondendo in una conferenza stampa, alla domanda se nell'incontro di questa mattina con papa Leone XIV, si sia parlato di una possibile mediazione vaticana tra russi ed ucraini per porre fine al conflitto.

10:13
Cremlino: distrutti 112 droni ucraini, 24 diretti a Mosca

Il ministero della Difesa russo ha riferito di aver abbattuto 112 droni ucraini durante la notte, diretti in particolare sulla regione di Mosca. "Dalle 17:00 Gmt di giovedì, i sistemi di difesa aerea hanno distrutto e intercettato 112 droni ucraini, 24 dei quali volavano verso Mosca", ha dichiarato il ministero della Difesa russo in un comunicato, precisando che come conseguenza le operazioni di volo sono state interrotte in diversi aeroporti. Nella regione di Lipetsk, a circa 450 km a sud-est di Mosca, lo schianto di un drone in una zona industriale della città di Yelets ha causato un incendio, ferendo otto persone, come riferito dal governatore regionale, Igor Artamonov, su Telegram. Da mercoledì, gli attacchi con droni si sono intensificati da entrambe le parti: i droni ucraini hanno preso di mira in particolare la capitale russa, raramente colpita finora, e hanno ripetutamente paralizzato l'operatività dei suoi aeroporti. Il presidente russo Vladimir Putin ha respinto le richieste di un cessate il fuoco di 30 giorni avanzate da Kiev, Washington e dagli alleati europei. L'esercito russa ora controlla circa un quinto dell'Ucraina, compresa la penisola di Crimea, annessa nel 2014.

10:10
Lavrov: "Colloqui in Vaticano? Irrealistico"

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha definito "irrealistica" la possibilità di tenere colloqui di pace tra Russia e Ucraina in Vaticano, affermando che la Santa Sede "non si sentirebbe a suo agio nell'ospitare un incontro tra due Paesi ortodossi", ovvero la Federazione Russa e l'Ucraina.  "Non sarebbe molto elegante che dei Paesi ortodossi discutano su una piattaforma cattolica di questioni relative all'eliminazione delle cause profonde", ha detto Lavrov in un'intervista, liquidando di fatto l`ipotesi più volte evocata di un possibile incontro in Vaticano già la settimana prossima o metà giugno. Anche "per il Vaticano sarebbe scomodo". Lavrov ha inoltre sottolineato che non ci sono al momento le condizioni per avviare negoziati diretti con l'Ucraina, ribadendo la posizione del Cremlino secondo cui ogni processo diplomatico deve partire dal riconoscimento della "nuova realtà territoriale", riferimento all'annessione delle regioni ucraine occupate.

08:12
Zuppi (Cei): "Per pace in Ucraina serve un arbitro"

"Il piano di pace attraversa la guerra, non la evita, non fa finta che non ci sia, la risolve, deve entrarci dentro, con tutta la tragedia. Il compromesso è trovare quello che unisce, sempre al rialzo, non al ribasso. Nella pace c'è bisogno di tre pezzi, i due che fanno la guerra e il terzo, l'arbitro. Se il terzo non c'è, o si schiera soltanto, e non si schiera per la pace, è chiaro che viene a mancare qualcosa". Sono le parole del cardinale Matteo Zuppi al Festival dell'Economia di Trento in merito alla risoluzione del conflitto in Ucraina.