Ucraina-Russia, media Usa: "Putin ha dato l'ordine di invadere". Biden resta a Washington

Il presidente Usa ha deciso di annullare un viaggio nella sua Wilmington e restare alla Casa Bianca per seguire gli sviluppi della crisi. Secondo l'intelligence i generali si stanno preparando. Altri scontri nel Donbass, più di 40mila profughi arrivati in Russia. Il numero uno del Cremlino a Macron: "Truppe via dalla Bielorussia dopo le esercitazioni". Harris: "Putin ha deciso". Johnson: "Mosca pianifica la più grande guerra in Europa dal 1945".

Roma, 20 febbraio 2022 - L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia è sempre più imminente: secondo l'intelligence Usa i generali russi avrebbero ricevuto l'ordine di invadere l'Ucraina, lo riportano la Cbs e il New York Times, mentre la Cnn sostiene che il 75% delle forze convenzionali di Mosca sarebbero in posizione per entrare nel Paese confinante. Alla Casa Bianca oggi si è svolto il consiglio di sicurezza nazionale per discutere le prossime mosse. Dopo il presidente ha deciso di non spostarsi questa sera, come previsto, per recarsi nella sua Wilmington, in Delaware, e rimarrà nello Studio Ovale a seguire gli sviluppi della crisi ucraina.

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Kama Harris, vicepresidente Usa, ha affermato che Putin "ha già deciso", riportando dopo 70 anni in Europa il rischio "concreto" di una guerra. Ma la diplomazia non si ferma: telefonata fiume tra il presidente russo e il leader francese Macron, si lavora ancora a un cessate il fuoco. "Fino all'ultimo", assicura il segretario di Stato americano Blinken. Nel frattempo, più di 40mila profughi sono arrivati in Russia dal Donbass, dove si continua a combattere. Due civili della Repubblica popolare di Lugansk (Lpr) sono stati uccisi nel tentativo delle forze armate ucraine di sfondare nel vicino villaggio di Pionerskoye, a 7km dal confine con la Russia, secondo quanto reso noto dal dipartimento della difesa della Lpr secondo cui le forze di Kiev supportate dall'artiglieria hanno attraversato il fiume Seversky Donets e hanno tentato di attaccare le postazioni della milizia popolare. "Ma l'attacco è stato respinto", afferma la milizia. 

Sommario

Ordine di invadere

David Martin,corrispondente della Cbs per la sicurezza nazionale, al programma "Face the Nation" ha affermato che la Cia è convinta che i comandanti russi abbiano già ricevuto gli ordini di procedere con un'invasione dell'Ucraina. E se non lo hanno ancora fatto è perché stanno studiando piani specifici sui settori di battaglia. Anche il New York Times afferma la stessa cosa, citando gli 007, ma non dà dettagli su quando l'attacco potrebbe partire. L'articolo però spiega anche che fino a quando i tank russi non  non avranno attraversato il confine, Putin potrebbe cambiare idea.

Il 75% forze russe

Il ritiro di truppe russe non convince la Cia, secondo un dirigente Usa vicino all'intelligence, citato dalla Cnn, Mosca avrebbe schierato quasi il 75% delle sue forze convenzionali in posizione contro l'Ucraina. La fonte ha riferito che a circa 60 km dal confine ucraino vi sarebbero 120 dei 160 gruppi tattici di battaglione (Btg) russi, pari al 75% delle principali unità da combattimento di Mosca. Inoltre contro Kiev sono stati mobilitati 35 dei 50 battaglioni per la difesa aerea,che comprendono 500 velivoli tra caccia e caccia bombardieri e 50 bombardieri medio-pesanti.

Riunione sicurezza alla Casa Bianca

"Gi ultimi sviluppi sul rafforzamento militare russo ai confini con l'Ucraina", e le ultime informazioni fornite dall'intelligence, sono stati il tema della riunione di oggi alla Casa Bianca del consiglio di sicurezza nazionale, convocato da Joe Biden. Intanto sempre oggi l'ambasciata americana ha comunicato agli americani in Russia di "dotarsi di piani di evacuazione" in caso di attacco russo all'Ucraina. 

Biden resta a Washington

Il presidente Joe Biden, dopo la riunione di sicurezza, ha deciso di annullare un viaggio programmato per stasera nella sua Wilmington, in Delaware, per rimanere a Washington per seguire gli sviluppi della crisi ucraina. La Casa Bianca ha reso noto: "Il presidente ha avuto un problema familiare che lo avrebbe portato a Wilmington stasera, ma non andrà più e rimarrà a Washington".

Putin-Macron

Fulcro diplomatico della giornata odierna è stato il lungo colloquio telefonico tra il presidente francese Macron e Vladimir Putin. Una chiamata durata un'ora e 45 minuti al termine della quale l'Eliseo ha parlato di convergenza tra i due leader sulla necessità di "lavorare al cessate il fuoco". Putin ha sottolinaeato ancora una volta le sue "preoccupazioni" circa l'escalation della situazione nel Donbass. Che sarebbe dovuta, parole del presidente russo, alle "provocazioni di Kiev". Putin avrebbe ribadito al presidente francese che le sue truppe si ritireranno dalla Bielorussia dopo le esercitazioni. Macron ha poi telefonato al leader ucraino Volodymyr Zelensky che in un tweet subito dopo il collquio ha sottolineato il suo sostegno per un "l'introduzione immediata di un cessate il fuoco" in Donbass.

Insomma, Mosca si arma e per il momento resta alla finestra. Da un lato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un'intervista al Guardian online ribadisce che "non c'è alcun motivo per la Russia di attaccare nessuno". Il braccio destro di Putin esorta i partner occidentali a "tornare a essere ragionevoli". Dall'altro il ministro della Difesa bielorusso, Viktor Khrenin, citato dall'agenzia Interfax, rende noto che Russia e Bielorussia hanno formato una task force che combatterà, se necessario.

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Harris. Putin ha deciso

L'attacco ci sarà, gli Usa continuano a non nutrire dubbi. "Crediamo che Putin abbia preso la sua decisione. Punto", ribadisce la vicepresidente Kamala Harris, durante un briefing con la stampa sulla conferenza sulla Sicurezza di Monaco, riferendosi all'invasione dell'Ucraina. Secondo Harris, l'Europa dopo 70 anni è sull'orlo di una possibile "guerra", il rischio è "concreto". Secondo il segretario di Stato Usa Blinken siamo "sull'orlo dell'invasione".

La Russia - spiega in un'intervista alla Cnn - sta andando avanti con il suo ''playbook'', con i suoi schemi per invadere l'Ucraina. Ma la diplomazia ha ancora una possibilità di evitare la guerra. "Fino a quando i carri armati non avanzano realmente e gli aerei non volano - dice Blinken -, sfrutteremo ogni possibilità e ogni minuto che abbiamo per vedere se la diplomazia riesce a dissuadere Putin dal portare avanti questo obiettivo'' della guerra. Il segretario di Stato si è detto pronto a incontrare Putin "in qualsiasi momento".  

Gli Usa devono anche fare i conti con l'opinone pubblica: secondo sondaggio YouGov il 55% degli statunitensi è contrario all'invio di truppe americane per combattere la Russia in caso di aggressione all'Ucraina. Solo il 13% del campione ritiene invece che un simile intervento sarebbe una "buona idea".

Kamala e l'Italia. Tornando alla Harris, la numero due della Casa Bianca ha risposto anche a una domanda sulle riserve dell'Italia circa le sanzioni al settore energetico nella crisi ucraina.  "Questa è un'alleanza di Paesi dove ognuno ha le proprie priorità e le preoccupazioni su ciò che faremo e sull'impatto che potrà avere", sulle economie e sulla sicurezza, spiega la vicepresidente "Quindi non negherei all'Italia di avere le proprie preoccupazioni. Lo facciamo tutti, fa parte di questo processo". E aggiunge: "L'Italia è molto presente nei colloqui su come procedere per arrivare allo scopo di dissuadere la Russia dall'invadere".

L'Europa

Le prove suggeriscono che la Russia sta pianificando "la più grande guerra in Europa dal 1945", ha detto il primo ministro britannico, Boris Johnson. In un certo senso, "il piano è già iniziato", ha aggiunto il premier secondo il quale le truppe russe non stavano solo progettando di entrare in Ucraina da est, attraverso il Donbass, ma dalla Bielorussia e dall'area circostante a Kiev.

Per il presidente del Consiglio Ue, Michel: "Gli Alleati occidentali non possono continuare ad offrire per sempre ramoscelli d'ulivo mentre la Russia conduce test missilistici e ammassa le truppe lungo il confine con l'Ucraina". Nel caso di un attacco russo all'Ucraina, Michel vuole convocare immediatamente un consiglio dei capi di stato e di governo dell'Ue. In questa sede, ha spiegato, si accerterà che si sia tutti concordi sulle sanzioni da comminare a Mosca.