Notizie Ucraina, Russia: sale il rischio di guerra nucleare

Kiev: russi lanciano bombe al fosforo su Dnipropetrovsk. Assalto all'acciaieria Azovstal di Mariupol. Mosca pronta all'annessione di Kherson. Johnson: "Normalizzazione impossibile con Putin"

Kiev, 12 maggio 2022 - La Russia alza i toni sulla guerra in Ucraina, giunta al suo 77esimo giorno. E torna a minacciare il conflitto nucleare. "Riempire l'Ucraina di armi dei Paesi Nato, addestrare le sue truppe all'uso di equipaggiamenti occidentali, schierare mercenari e tenere esercitazioni ai confini aumenta la probabilità di un conflitto aperto e diretto tra Russia e Nato", dice il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, secondo quanto riportano Tass e Interfax. E aggiunge che "un simile conflitto ha sempre il rischio di trasformarsi in una guerra nucleare totale. Sarebbe uno scenario disastroso per tutti". 

Proprio oggi, il presidente e la premier della Finlandia, Sauli Niinisto e Sanna Marin, hanno comunicato con una nota congiunta di volere "senza indugio" l'adesione alla Nato. La decisione di Helsinki verrà comunicata domenica, in seguito al previsto dibattito parlamentare. E la Svezia potrebbe seguire a breve. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito l'avanzata della Nato una "minaccia". La risposta russa dipenderà dalla "vicinanza delle strutture dell'Alleanza ai confini". Sull'Ucraina Peskov ribadisce: se qualcuno deciderà di "interferire nell'operazione speciale militare" la risposta di Mosca "sarà risoluta". 

Se Mosca alza i toni, l'Occidente non abbassa la testa. "Nessuna normalizzazione con Vladimir Putin", è possibile dopo l'invasione russa del 24 febbraio, dice Boris Johnson. "Il Regno Unito è stato molto chiaro", al riguardo. "Per quanto mi sforzi - tagla corto - non vedo come sia possibile. Egli ha violato brutalmente i diritti umani, la legge internazionale, è colpevole dell'assalto barbaro a un Paese del tutto innocente, normalizzare le relazioni sarebbe ripetere l'errore del 2014".

Nel frattempo, filtrano alcune anticipazioni dell'intervista di Bruno Vespa a Volodymir Zelensky che andrà in onda questa sera a Porta a Porta. Il presidente ucraino si è detto "pronto a parlare con Putin, ma senza ultimatum".

La battaglia di Bilohorivka (Facebook/General Staff of the Armed Forces of Ukraine)
La battaglia di Bilohorivka (Facebook/General Staff of the Armed Forces of Ukraine)

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Sommario

Bombe a grappolo e al fosforo

Le truppe russe hanno bombardato per tutta la notte il distretto di Kryvyi Rih nella regione di Dnipropetrovsk, nel sudest dell'Ucraina, usando anche munizioni vietate al fosforo e a grappolo. La denuncia, riportata da Ukrinform, arriva via Telegram dal capo dell'amministrazione militare Oleksandr Vilkul. Un attacco in mattinata anche su Zelenodolsk, sempre nell'oblast di Dnipropetrovsk, con sistemi lanciarazzi multipli MLRS, spiega Vilkul precisando che un civile è rimasto ucciso e un altro è stato ferito.

La battaglia

Intanto la guerra non si ferma. I carri armati russi stringono l'assedio sulla martoriata acciaieria Azovstal di Mariupol, dove ormai restano solo i militari. I media riferiscono di potenti esplosioni a Mykolaiv, mentre Valdimir Putin punta all'annessione di Kherson. Ma Kiev resiste: il ministero della Difesa fa sapere che l'esercito ucraino ha fatto saltare con esplosivi due ponti sul fiume Siversky Donets per frenare l'avanzata delle forze russe nel Lugansk.  "La Russia è la minaccia più diretta all'ordine mondiale", dice la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen da Tokyo.

Azovstal, l'appello a Elon Musk

Il comandante dei marines ucraini che difendono Mariupol, Serhiy Volyna, si è rivolto su Twitter a Elon Musk per chiedere aiuto per l'evacuazione dall'acciaieria Azovstal. "Dicono che sei stato teletrasportato da un altro pianeta per insegnare alle persone a credere nell'impossibile... Aiutaci a uscire da Azovstal in un Paese terzo. Se non tu chi?", ha scritto l'ufficiale. Ieri le mogli di alcuni combattenti del battaglione Azov hanno incontrato Papa Francesco chiedendogli di intervenire per salvarli.

Draghi e il piano Marshall

Serve un "piano Marshall" per l'Ucraina. Il premier Mario Draghi lancia la proposta di un piano per la ricostruzione dei territori oggi ancora teatro "dell'invasione russa" dal palco dell'Atlantic Council, che gli consegna il premio per la "leadership". Bisogna fare "di tutto per la pace" ribadisce il premier al termine dei due giorni di visita negli Stati Uniti, assicurando che l'Italia è pronta a fare la sua parte.