Roma, 22 maggio 2025 – Putin ha ribadito che la Russia intende creare una "zona cuscinetto lungo le frontiere" con l'Ucraina per prevenire gli attacchi sulle regioni di confine, mentre la notizia di nuovi negoziati tecnici tra Ucraina e Russia da tenersi in Vaticano già la settimana prossima, secondo il presidente finlandese Alexander Stubb o a metà giugno, come scrive il Wall Street Journal, è stata smentita oggi dal portavoce del Cremlino Peskov, secondo cui “non ci sono
accordi specifici sui prossimi negoziati” ma si lavora per realizzare rapidamente lo scambio di prigionieri secondo la formula "1000 per 1000". Intesa quest'ultima raggiunta durante l’incontro a Istanbul, come sottolinea il presidente ucraino Zelensky: “L'accordo sulla liberazione di 1.000 nostri connazionali dalla prigionia russa è stato pressoché l'unico vero risultato dell'incontro in Turchia".
Smentite dal Cremlino anche le parole del presidente Usa Trump, che in una telefonata ai leader europei aveva riferito che Putin non è pronto a porre fine alla guerra in quanto ritiene la vittoria militare ormai a portata di mano.
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La Russia ha ricevuto dall'Ucraina la lista dei soldati di cui chiede la liberazione nell'ambito di uno scambio di 1.000 prigionieri per parte concordato nell'incontro tra le delegazioni dei due Paesi a Istanbul il 16 maggio. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. In precedenza il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva annunciato che Kiev aveva ricevuto la lista fornita da Mosca.
Il presidente Vladimir Putin ha ribadito che la Russia intende creare una "zona cuscinetto lungo le frontiere" con l'Ucraina per prevenire gli attacchi sulle regioni di confine. "Una decisione è stata presa e le nostre forze armate stanno ora svolgendo il compito", ha affermato in una riunione di governo Putin, citato dalla Tass.
"Ho parlato con il presidente serbo Aleksandar Vucic. Abbiamo discusso di temi di attualità: la nostra integrazione europea e la cooperazione bilaterale", scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. "In particolare, si è parlato dell'interazione nel formato Ucraina - Europa sudorientale. Lo svilupperemo per renderlo ancora più efficace. Abbiamo concordato un programma e di restare in contatto".
Ucraina e Russia stanno lavorando per effettuare lo scambio di mille prigionieri così come stabilito a Istanbul. Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky su Telegram. "L'accordo sulla liberazione di 1.000 nostri connazionali dalla prigionia russa è stato pressoché l'unico vero risultato dell'incontro in Turchia", ha detto Zelensky. "Stiamo lavorando per garantire questo risultato. Ci sono state segnalazioni di contatti con i russi", aggiunge.

Due persone sono state uccise e altre due sono rimaste ferite in due attacchi russi avvenuti questa mattina in città della provincia di Donetsk, nell'Ucraina orientale. Lo ha riferito la procura della provincia in un post su Facebook. Una donna di 54 anni è stata uccisa e la figlia di 27 anni è rimasta ferita dal fuoco dell'artiglieria russa a Kostiantiniyvka, nelle prime ore di questa mattina. Poche ore dopo, un attacco di droni russi a Raihorodok è costato la vita a un uomo di 51 anni. Un altro uomo di 39 anni è rimasto ferito.
Il ministero della Difesa russo ha riferito di aver utilizzato un missile Iskander per distruggere due lanciatori di missili Patriot, un posto di comando e un radar nella regione ucraina di Dnipropetrovsk. Lo riportano le agenzie di stampa statali russe.
"Quello che sappiamo è in contrasto con quanto scritto nell'articolo". Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato quanto scritto dal Wall Street Journal, secondo il quale, dopo il colloquio telefonico con Vladimir Putin, Donald Trump avrebbe detto ai leader europei che il presidente russo non è pronto a porre fine al conflitto in Ucraina. "Sappiamo - ha commentato il portavoce, citato dall'agenzia Interfax - cosa ha detto Trump a Putin. Non sappiamo cosa Trump abbia detto agli europei dopo quella telefonata. Conosciamo la dichiarazione ufficiale del presidente Trump. Quello che sappiamo è in contrasto con quanto scritto nell'articolo".
Non ci sono accordi per lo svolgimento di negoziati sulla questione ucraina in Vaticano. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sottolineando che "non ci sono accordi specifici sui prossimi negoziati per la risoluzione del conflitto in Ucraina" ma si lavora per realizzare rapidamente lo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina secondo la formula "1000 per 1000". "Si tratta di una questione piuttosto laboriosa. Si sta lavorando per scambiare nomi specifici. Dato che stiamo parlando di mille per mille, ovviamente ci vuole del tempo" ha concluso Peskov.
I ministri delle finanze del G7 hanno concordato di continuare a sostenere l'Ucraina nella sua difesa contro l'invasione russa: lo ha affermato il ministro delle finanze tedesco Lars Klingbeil a margine di un incontro del G7 in Canada, come riporta Bloomberg. "È diventato chiaro che all'interno del formato G7 il sostegno continuerà senza modifiche", ha affermato Klingbeil. La dichiarazione finale è stata in stand by fino a ieri perché gli Usa si opponevano all'inclusione di "ulteriore sostegno" all'Ucraina ed erano riluttanti a definire "illegale" l'invasione russa dell'Ucraina su vasta scala, secondo Politico.
Quattro ufficiali dell'unità Akhmat delle forze speciali cecene sono morti ieri in seguito all'esplosione sull'auto nella quale si trovavano nel territorio occupato della regione ucraina di Kherson, tra gli insediamenti di Skadovsk e Antonivka: lo rende noto la Direzione generale dell'intelligence del ministero della Difesa di Kiev (Gur), come riporta Ukrainska Pravda. "Ci sarà una giusta punizione per ogni crimine di guerra commesso contro il popolo ucraino", afferma la Gur. I media ucraini riferiscono che ad una prima esplosione ne è seguita un'altra, causata dalla detonazione delle munizioni che si trovavano a bordo dell'auto.
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con un missile balistico Iskander-M e 128 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed, 112 dei quali sono stati abbattuti o neutralizzati dalle difese aeree ed elettroniche di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina. Settantaquattro velivoli senza pilota sono stati abbattuti, mentre 38 droni esca sono caduti in zone aperte dopo essere stati presi di mira dagli apparati di guerra elettronica ucraini. Nell'attacco sono state colpite le regioni di Dnipropetrovsk, Donetsk, Kharkiv e Mykolaiv.
Le forze russe hanno abbattuto nella notte 23 droni d'attacco ucraini diretti verso Mosca. Lo riferisce il sindaco della capitale russa, i cui principali aeroporti sono stati temporaneamente chiusi.
Secondo una ricostruzione del Wall Street Journal, nel corso di una telefonata Trump ha detto ai leader europei che il presidente russo Vladimir Putin non è pronto a porre fine alla guerra in Ucraina perché convinto che la vittoria militare sia ormai a portata di mano. Il quotidiano ha citato tre fonti a conoscenza della conversazione.
Nuovi negoziati tecnici tra Ucraina e Russia potrebbero tenersi in Vaticano già la settimana prossima, secondo il presidente finlandese Alexander Stubb, come riporta l'emittente Yle. Il presidente della Finlandia ha sottolineato che gli Stati Uniti non si sono tirati indietro dal loro ruolo di mediatore nella risoluzione delle azioni militari della Russia contro l'Ucraina. "Adesso ci sono più mediatori: prima, solo gli Stati Uniti svolgevano quel ruolo, ma ora anche l'Europa è coinvolta", ha osservato Stubb.