Ucraina, la difesa Ue non può intercettare i missili ipersonici russi Kinzhal

Le batterie intercettori di classe simile a SM-2 o Patriot accusano dei limiti contro i bersagli ipersonici

Un lanciarazzi russo BM-27 Uragan (Ansa)

Un lanciarazzi russo BM-27 Uragan (Ansa)

Roma, 28 marzo 2022 - Se la Russia, sulla spinta della guerra in Ucraina, decidesse di attaccare un Paese Ue, l'Europa sarebbe in grado di proteggersi dalla pioggia di missili di Mosca? La risposta è in teoria sì, grazie al progetto Twister, ma c'è un dubbio che potrebbe essere fatale. Twister, sviluppato dal consorzio MBDA, si basa su intercettori di classe simile ai SM-2 o ai Patriot americani, ma non è scontato che questo sistema possa essere efficace contro i nuovi missili ipersonici russi.

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Sommario

Troppo veloci

Il missile russo Kinzhal Kh-47M2 può raggiungere dodici volte la velocità del suono. Ma MBDA ha affermato che il sistema Twister può colpire obiettivi che volano a una velocità "superiore a Mach 5", lasciando il dubbio: quanto superiore? MBDA nel 2020 assicurava che i suoi intercettori possono colpire bersagli a un'altitudine massima di 100 chilometri, e quindi anche i Khinzal russi visti all'opera in Ucraina, che a quell'altezza arrivano per poi staccarsi dal razzo che li trasporta e scendere in picchiata a velocità ipersonica, ma è proprio qui il gap: SM-2 o i Patriot americani, anche i più recenti PAC 3, possono intercettare qualcosa che viaggia a velocità Mach 12?

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Il Pentagono

Il Pentagono pensa di no, e infatti ne ha messi a punto di nuovi, dopo essersi accorto che i Kinzhal rendevano obsolete le batterie Aegis Ashore presenti sulle navi militari Usa che pattugliano le coste europee. Quindi sono arrivati i nuovi intercettori SM-6, sviluppati proprio in risposta al programma ipersonico russo. Il problema è che se la Ue li vuole deve aspettare almeno fino al 2024, così non c'è che sperare in un upgrade che aggiorni il suo sistema anti aereo tanto da essere efficace contro i missili ipersonici (Ad esempio il sistema Patriot riceve aggiornamenti hardware e software di continuo). Anche oggi , l'ammiraglio Christopher W. Grady, vice capo dello stato maggiore congiunto del Pentagono, ribadiva che anche gli Stati Uniti devono dotarsi con urgenza di sistemi di difesa in grado rispondere alle "nuove minacce ipersoniche", come i missili balistici di nuova generazione costruiti da Cina e Russia. Infatti in servizio c'è lo Standard SM-6, che ha capacità ancora limitate di intercettare i bersagli ipersonici, e i test per valutarlo all'opera contro un bersaglio ipersonico che manovra è programmata per il 2024.

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