Roma, 8 marzo 2022 - Ci sono e combattono. Pronti a morire. Vengono da almeno 52 Paesi i volontari della Legione internazionale di difesa territoriale, la forza multinazionale chiamata da Zelensky a difendere l’Ucraina. I numeri sono piccoli, sinora tra 16 e 20mila uomini a fronte dei 290mila soldati dell’esercito ucraino e i 140mila della Guardia nazionale, ma non irrilevanti perché molti di loro sono veterani. Quasi la metà sono ucraini emigrati all’estero (Usa, Canada, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Gran Bretagna, Germania, Olanda, Israele ed anche Francia e Italia), ma ci sono pure molti non di etnia ucraina, come americani (1.500), britannici e poi polacchi, lituani, slovacchi, bielorussi, georgiani, albanesi, croati, ceceni, bosniaci, persino qualche messicano, sudcoreani, un centinaio di indiani, una settantina di giapponesi. Ucraina Russia: bombe nella notte su Kiev e Malyn Il reclutamento è fatto via ambasciate ucraine all’estero, è richiesta una esperienza nelle forze armate o nella polizia – in pratica, sapere usare armi – un passaporto, una dichiarazione di non avere precedenti penali significativi, un passaporto ed è fatta. Tra le ambasciate non c’è quella Ucraina in Italia (paese nel quale partecipare a conflitti all’estero è reato) ma c’è quella in Vaticano. Dato che non risultano preti cattolici combattenti o vogliosi di farlo, è, come dire, un lavoro di sponda per gli italiani che volessero violare le leggi del nostro paese e arruolarsi. È comunque possibile arruolarsi anche via mail. La lettera della first lady ucraina: "Dalla Russia omicidio di massa" Una volta in Ucraina i volontari vengono formalmente arruolati, firmando, e la paga è quella prevista per un ufficiale ucraino in tempo di guerra: 3.400 dollari al mese. I volontari sono organizzati in plotoni di 20/30 uomini, il più possibile omogenei come preparazione militare, con almeno qualcuno che parli russo o ucraino, e inviati ...
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