Ucraina, Lavrov: "Occidente vuole soluzione finale alla questione russa"

L'intervista al ministro degli Esteri russo all'emittente statale. Il capo della diplomazia lancia pesanti accuse nei confronti dei Paesi della Nato

Mosca, 2 febbraio 2023 - L'Occidente persegue "la soluzione finale alla questione russa" e nel farlo vuole inferire alla Russia "una sconfitta strategica così che il Paese non potrà riprendersi a lungo". Lo ha detto Serghei Lavrov, in un'intervista concessa al giornalista Dmitry Kiselev, trasmessa alla tv di stato russa e a Ria Novosti. Il ministro degli Esteri russo ha toccato diversi temi, come le forniture di armi occidentali, il primo anniversario della guerra e le prospettive di pace.

Putin: "Russia di nuovo minacciata dai panzer tedeschi"

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov (Epa)
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov (Epa)

"Un tentativo di risolvere la questione russa"

Lavrov ha accusato l'Europa di voler spazzare via quella che lui chiama la "questione russa". Magari "non con le camere a gas", ma paragonando i Paesi del Vecchio continente ai nazisti e accusandoli nuovamente di rispondere agli ordini di Washington. Secondo il ministro, l'Occidente sta facendo di tutto "perché la Russia cessi di esistere come potenza". Parole durissime anche nei confronti di Ursula von der Leyen, che oggi si è recata in visita a Kiev in vista del vertice Ue-Ucraina: la "nota figura della Commissione europea" ha affermato che "il risultato della guerra dovrebbe essere la sconfitta della Russia", e far sì che la Federazione Russa non possa ripristinare la sua economia per molti decenni. "Cos'è questo? Non razzismo, non nazismo? Non un tentativo di risolvere la "questione russa"? Il ministro accusa l'Europa, inoltre, di voler trasformare la Georgia in un "fattore irritante" per la Russia, di guardare alla Moldova come "nuova Ucraina", oltre che di pesanti attacchi all'economia russa. Ma promette che Mosca uscirà "dall'attuale situazione geopolitica rafforzata e capace di difendersi in modo ancora più efficace".

"Consegne armi a Kiev avranno una risposta"

Per quanto riguarda le forniture di armi, Lavrov afferma: "vediamo come l'intera Nato sta facendo la guerra contro di noi e discorsi e incantesimi che 'non stiamo combattendo, ma solo armando' sono ridicoli". Mentre sta arrivando un nuovo pacchetto di aiuti militari Usa del valore di 2,2 miliardi di dollari che dovrebbe includere per la prima volta missili a lungo raggio, il Cremlino avverte che l'invio di questi razzi non può che aggravare l'escalation della guerra. "Maggiore è la gittata delle armi fornite al regime di Kiev, più avremmo bisogno di spingerle lontano dai territori che fanno parte del nostro paese", ha detto Lavrov, aggiungendo che Mosca vorrebbe vedere la fine della guerra, ma la "durata" del conflitto è meno importante del suo "esito".

Una sorpresa per l'anniversario dell'invasione

E Mosca promette che si farà notare per l'anniversario della guerra, tra l'altro con materiali sul coinvolgimento degli Stati Uniti nelle esplosioni del gasdotto Nord Stream. Il presidente Putin, inoltre, terrà un discorso a Camere riunite del Parlamento il 24 febbraio. Il Cremlino dice di voler "denazificare" il suo vicino, computando la sua offensiva nell'eredità della vittoria sovietica sui nazisti durante la seconda guerra mondiale, per la quale anche oggi è una data importante: Lavrov ha infatti concesso l'intervista nell'anniversario degli 80 anni della Battaglia di Stalingrado.