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Roma, 12 marzo 2022 - Morire per Kiev, la città martire, il luogo simbolo della resistenza del presidente Volodymyr Zelensky, asserragliato nella Fort Alamo ucraina in diretta tv. L’orgoglio del suo popolo che lo segue nell’estrema difesa stupisce e commuove il mondo. Come finirà? Lo chiediamo all’ammiraglio Giampaolo Di Paola, già presidente del Comitato militare europeo e ministro della difesa. Anche donne e bambini nei mirini. 007: "A Kharkiv i russi hanno l'ordine di sparare ai civili" Se i russi entrano nella città ora accerchiata che succede? "Sarà una Stalingrado ucraina, alla fine si combatterà strada per strada, casa per casa". Ucraina, morta con il suo bimbo la donna della foto simbolo del bombardamento di Mariupol Occuparla sarà dura. "I russi vogliono arrivare ai palazzi del governo, sono determinati. Useranno i mezzi corazzati per distruggere tutto ciò che potranno poi toccherà alla fanteria il lavoro sporco, cioè affrontare gli scontri sul terreno. Gli ucraini però sono altrettanto decisi a non cedere. Se ci sarà una battaglia sarà devastante". Ucraina, la ragazzina col fucile scuote il web. Così Kiev parla alle nostre coscienze Quanto conta l’orgoglio di questo popolo? "Tanto. Gli ucraini sono dotati di una forte identità e sono disposti a difendere fino in fondo il Paese da una aggressione brutale fatta da chi li considerava in qualche modo fratelli". È ipotizzabile una strage di civili? "Purtroppo sì. I civili sono destinati a pagare un prezzo molto alto, perchè i russi, come ho detto, useranno l’artiglieria semovente per proteggere la fanteria, spareranno su case ed edifici. C’è solo da sperare che siano disponibili molti rifugi". "La guerra pesa più della pandemia. Servono misure come per il Covid" Possibilità di fermare l’esercito di Putin a Kiev? "Non lo so, è una previsione difficile. È ipotizzabile che alla fine, nonostante una resistenza molto ...
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