Giovedì 18 Aprile 2024

Kadyrov: siamo nel centro di Lysychansk. Il governatore: "Le case bruciano una a una"

Il leader ceceno su Telegram ha rivendicato i progressi sul campo di battaglia delle forze russe nella città chiave del Lugansk. Kiev smentisce, mentre i 007 britannici parlano di scarsi progressi di Mosca a sud

Case bruciate a Lysychansk (Ansa)

Case bruciate a Lysychansk (Ansa)

Roma, 2 luglio 2022 - Situazione drammatica a Lysychansk, anche se i contorni sono difficili da definire. Il leader ceceno Ramzan Kadyrov è tornato a farsi sentire per annunciare l'inizio di una grande offensiva nell'Ucraina orientale, e l'imminente caduta della città. Lysychansk è ormai completamente circondata dalle forze di Mosca e dai suoi alleati ceceni e filorussi che proprio oggi sono arrivati nel centro della città, secondo Kadyrov. Secondo il governatore del Lugansk Sergei Gaidai: "Le case private nei villaggi attaccati stanno bruciando una ad una. Con una così alta densità di bombardamenti, abbiamo solo il tempo di recuperare i feriti". Segnalati "incendi simultanei in diversi luoghi. Abbiamo a malapena il tempo di eliminare gli incendi su larga scala a Lysychansk".

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L'annuncio di Kadyrov

L'uomo forte di Vladimir Putin ha scritto su Telegram dopo aver sentito le ultime notizie dal fronte dal "caro fratello" Zamir Chalayev, comandante sul campo del reggimento speciale ceceno Akhmat. "Le forze ucraine non possono uscire dalla città, tutti i varchi sono bloccati. E' impossibile violare l'accerchiamento serratissimo, anche se ci proveranno con tutte le forze". Kadyrov ha anche aggiunto: "I topi nazionalisti vengono messi in un angolo, resta solo da dare gli ultimi ritocchi". E poco dopo ha aggiunto: "L'unità delle forze alleate sono nel centro di Lysychansk".

Anche le forze filorusse confermano a Interfax che Lysychansk è "completamente circondata". Ieri altri tre insediamenti vicino alla città sono finiti in mano ai russi. Anche una raffineria di petrolio a Lysychansk, lo scrive Ria Novosti.

La mappa dell'avanzata russa a Lysychansk
La mappa dell'avanzata russa a Lysychansk

Kiev smentisce

Ma da parte ucraina arrivano smentite: la Guardia nazionale di Kiev in tv ha affermato che la città orientale non è accerchiata ed è ancora sotto il loro controllo: "Negli ultimi giorni, come si evince dai rapporti dello Stato Maggiore, la situazione è stata più difficile nelle direzioni di Lysychansk, Bakhmutsk e nella regione di Kharkiv. Nella direzione di Sloviansk, il nemico sta cercando di condurre operazioni di assalto e di migliorare la posizione tattica", mentre continuano i bombardamenti e il lancio di missili. Anche l'intelligence britannica parla di "limitati progressi" delle forze russe nella zona di Lysychansk. Secondo il Ministero di Londra le forze russe sono progressivamente sempre più a corto di moderni missili di precisione e sono costrette a fare ricorso ad armi antinave o a missili di fabbricazione sovietica, più pericolosi per i civili.

Le truppe di Kadyrov

Gli uomini di Kadyrov, i temibili Kadyrovtsy, sono stati tra i protagonisti dell'operazione speciale di Putin fin dall'inizio dell'invazione, e rivendicando vendetta contro i reparti speciali ucraini come il Battaglione Azov, composto da mercenari e volontari di estrema destra, affrontati già nel 2014 nella guerra civile in Donbass. Le sanguinarie armate cecene sono entrate in azione prima a Nord, nella periferia di Kiev e da Chernihiv, zone dove sono state trovando fosse comuni di civili massacrati. Poi al cambio di strategia di Mosca, sono calati sul fronte sud orientale conquistando Mariupol, e quindi nella zona di Lugansk.  

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov su Telegram
Il leader ceceno Ramzan Kadyrov su Telegram

Ramzan Kadyrov, figlio dell'ex presidente ceceno Akhmad Kadyrov (insediato nel 2000 da Putin al termine della seconda guerra cecena e assassinato quattro anni dopo), è alla guida della Cecenia dal 2005. Su Kadyrov pesano da anni accuse di omicidi e torture, e non si è mai messo molti problemi davanti ai civili, infatti disse, quando il blitzkrieg russo procedeva lentamente: Putin "chiuda gli occhi di fronte a tutto e ci consenta di farla finita in un paio di giorni".