Ucraina, Kiev: accelerano i negoziati per invio caccia e missili

Lo ha detto Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky. Ma il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius reputa che sia "fuori discussione"

Mykhailo Podolyak (Ansa)

Mykhailo Podolyak (Ansa)

Kiev, 28 gennaio 2023 - I negoziati per l'invio di caccia e missili a lungo raggio all'Ucraina "stanno accelerando". Lo ha detto all'emittente Freedom Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Kiev, dunque, sembra piuttosto ottimista che alla fine i Paesi alleati decideranno di oltrepassare anche questa 'linea rossa', dopo l'ok all'invio dei carri armati.

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"I nostri partner capiscono come si sta sviluppando la guerra", ha affermato Podolyak. Il consigliere presidenziale ha spiegato che gli aerei d'attacco servono soprattutto per "coprire le truppe e i veicoli blindati" che i membri della Nato forniscono all'esercito ucraino. "Allo stesso modo, per ridurre drasticamente lo strumento chiave dell'esercito russo, l'artiglieria, abbiamo bisogno di missili", ha concluso. L'Ucraina punta a ottenere 24 aerei da combattimento dai suoi alleati occidentali, nel primo pacchetto militare di questo tipo. Lo ha sottolineato, in un'intervista a El Pais, il portavoce dell'aeronautica di Kiev Yurii Ihnat. Anche se la priorità per l'Ucraina è ottenere gli F-16 americani, il Paese sta tuttavia prendendo in considerazione anche i caccia francesi Rafale e gli svedesi Gripen, ha affermato. Secondo il portavoce, l'Ucraina non potrà fare affidamento su questi velivoli sul campo di battaglia a breve termine. Oltre alle complicate trattative politiche per ottenere i caccia, ci vorranno almeno sei mesi per addestrare i piloti e le squadre di supporto a terra, ha spiegato.

Dopo il 'no' secco del cancelliere Olaf Scholz, anche il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha ribadito che Berlino non è disposto a mandare fighter jet in Ucraina. "Reputo che sia fuori discussione", ha detto in un'intervista con la Suddeutsche Zeitung. "Gli aerei da combattimento sono sistemi molto più complessi dei carri armati e hanno una portata e una potenza di fuoco completamente diverse. Ci avventureremmo in dimensioni da cui al momento metterei molto in guardia", ha aggiunto Pistorius.

Tuttavia, diversi funzionari e diplomatici hanno rivelato a Politico che vi è una certa apertura in Europa: molti governi non escludono più la possibilità di dare il via libera all'esportazione di caccia. "Oggi è impensabile, ma in 2-3 settimane potrebbe non esserlo più", ha detto un diplomatico. In prima linea, anche in questo caso, la Polonia, che esorta gli alleati ad essere "più audaci".

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