Guerra Ucraina, l'esperto: "Così Kiev diventerà un labirinto di tunnel, incubo per Putin"

John Spencer: "Ucraini avvantaggiati, la guerriglia urbana sarà una lenta agonia per i russi"

Roma, 5 marzo 2022 - “L’offensiva russa si trasformerà in una guerriglia urbana e gli ucraini saranno avvantaggiati. Per il Cremlino sarà come vivere un incubo, sarà una lentissima agonia”. John Spencer, veterano dell’Iraq, è il direttore degli Studi di guerra urbana al Modern War Institute di West Point, la più prestigiosa accademia militare d’America, ed è tra i massimi esperti al mondo dei conflitti che si muovono tra strade, piazze e vicoli.

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Che cosa succederà nei prossimi giorni?

“Kiev è l’obiettivo principale. I russi bombarderanno pesantemente la città, mentre il famoso convoglio lungo 60 chilometri si avvicinerà sempre di più. Taglieranno qualsiasi linea di supporto e poi penetreranno con i carri armati e la fanteria. Il loro obiettivo sarà quello di prendere subito gli uffici governativi e issare la bandiera russa. Scatterà il combattimento casa per casa e sarà un bagno di sangue”.

L’Ucraina può resistere?

“Se la Russia entra in un contesto di guerra urbana è l’Ucraina a essere avvantaggiata. Chi si difende ha la mano migliore: a Mosca serviranno almeno cinque soldati per ogni militare che Kiev sarà in grado di schierare. L’esercito ucraino potrà sfruttare tattiche di guerriglia per colpire i nemici che avanzano lentamente e nel frattempo il Cremlino dovrà gestire la pressione interna di cittadini e oligarchi per un tanto annunciato successo che non arriva. Gli ucraini saranno i vincitori finché saranno in grado di tenere Kiev”.

Come si può preparare l’Ucraina?

“L’esercito deve rafforzare le proprie difese giorno dopo giorno. Kiev deve diventare una fortezza. Non devono fermarsi mai, devono scavare più tunnel possibili; preparasi a sopravvivere ai bombardamenti e cercare di evacuare più civili che possono. Devono creare posti di blocco per rallentare l’avanzata dei nemici, rifugi sotterranei, che sono i migliori per sfuggire ai bombardamenti, o riadattare palazzi in cemento armato. I tunnel sono fondamentali, perché permettono di nascondersi al nemico e di muoversi all’interno della città”.

Perché la Russia sarà svantaggiata?

“Le città sono come spugne: assorbono i soldati. Ci vorranno centinaia di migliaia di militari per costringere Kiev alla resa e ancora di più per prenderne effettivamente il controllo. E ci vorrà anche parecchio tempo: per riprendere Mosul dall’Isis ci sono voluti 100mila soldati iracheni e nove mesi per avere la meglio su 5mila miliziani”.

Quindi quanto può resistere Kiev?

“Anche mesi, ma gli ucraini devono assolutamente superare il bombardamento iniziale. Finché ci sarà speranza e voglia di sopravvivere possono resistere. I rifornimenti di cibo e acqua saranno cruciali. Le scorte dovranno essere nascoste in molti palazzi diversi, per non rischiare di perderli tutti in un colpo, e sarà uno sforzo notevole. La Russia proverà a spezzare la loro fiducia in ogni modo”.

Per Mosca sarà un nuovo Afghanistan?

“Sarà peggio. I mujaheddin erano meno organizzati e preparati degli ucraini. Senza contare che il divario tecnologico ed economico era nettamente più marcato”.

Ma l’esercito ucraino è preparato per questo tipo di battaglia?

“Nessuno è mai preparato abbastanza, ma Kiev è pronta”.

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